Ennesima figuraccia ieri alla camera, dove è stata respinta una mozione di sfiducia contro il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Sfiducia per incapacità nel gestire il ministero ?
No, anzi sotto la guida della Santanchè il nostro turismo ha recuperato integralmente e superato la movimentazione (di persone e di denaro in entrata nelle casse italiane) del pre covid.
Quindi un ottimo ministro, che sa quello che fa e quello che si deve fare per tutelare e aumentare l'offerta turistica nazionale, che tanto porta al pil complessivo.
Sfiducia perchè è indagata da qualche magistrato per vicende che nulla hanno a che vedere con la sua attività politica e ministeriale, quindi questioni strettamente private, con soggettive interpretazioni sulla loro reale natura penale e, soprattutto, appena all'inizio non essendovi neppure una sentenza di primo grado a supporto delle tesi colpevoliste.
E, comunque, essendo del tutto estranee all'attività politica e ministeriale, in qualunque modo vadano a finire, sono vicende che non devono e non possono intaccare il ruolo pubblico del Ministro, tale in funzione dei voti raccolti dalla Santanchè, dal suo partito e dalla sua coalizione.
In sostanza, siamo alle solite: si vuol sostituire la volontà di un magistrato alla volontà del Popolo.
Cosa inaccettabile e, giustamente, il Centro Destra, compatto, respinge costantemente le mozioni di sfiducia proposte dai cattocomunisti.
Comincio a pensare che un parlamento che si presta a discutere di simili mozioni di sfiducia, sia inutile e, anzi, dannoso.
E forse lo pensa anche il Presidente del Consiglio che, invece di perdere tempo a rispondere ai latrati dei cattocomunisti, dà lustro all'Italia nei consessi internazionali, diventando, sempre di più, il miglior ambasciatore della nostra Nazione in tutto il mondo grazie ai successi che ottiene.
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