Con tutte le vicende che attirano i riflettori nella politica italiana, è notizia delle pagine interne l'esito della seconda riunione della consulta islamica voluta (purtroppo) dal ministro degli interni del Governo Berlusconi.
Come era facilmente prevedibile, ad offrire una mano, rischiamo di dover mollare tutto il braccio e anche più.
La pretesa di ottenere scuole da imam e un' ora di lezione sull'islam dimostra come l'arrendevolezza non paghi nei confronti di chi ha adottato la stessa politica di Arafat a Camp David: ogni volta che viene offerto qualcosa, si rilancia chiedendo di più.
Credo che la misura sia ormai colma e che sia necessario lanciare un segnale forte per fermare una deriva che porta a concedere ad una religione, che è ben poco rappresentativa della realtà nazionale e, soprattutto, è avulsa dal nostro contesto storico e tradizionale, spazi che non le competono e, per di più, a spese di tutti.
La consulta islamica si sta dimostrando quello che non poteva che essere: uno strumento di propaganda, di canalizzazione di continue richieste e di trasferimento di risorse a senso unico, senza avere nulla in cambio.
Il 9 e 10 aprile, oltre a scegliere il miglior governo per i prossimi cinque anni (e non può che essere la riconferma di Berlusconi) abbiamo anche l'opportunità di dare un forte segnale di "stop" alla politica dell'arrendevolezza verso l'islam, interno ed esterno, riequilibrando le forze all'interno della Casa delle Libertà, rafforzando quei partiti della Coalizione di Centro Destra che si sono distinti per aver saputo affrontare con coraggio e determinazione il problema islamico.
Ed ogni riferimento alla t shirt di Roberto Calderoli è precisamente voluto.
2 commenti:
Aveva ragione il Salon Voltaire: è la solita Chiesa che in Italia spadroneggia e si permette cose che altrove neanche pensa. E' la prova che la Chiesa non sarà mai contro l'Islam, ma i sottosviluppati della Destra clericale non lo capiscono (se no, che Destra sarebbe?).
Altro che amdare amcora più a destra.
Eliminare la Consulta islamica? Piuttosto eliminare le ingerenze dei Martino e degli altri cardinali. Sono uno scandalo europeo, ormai. Si risolve tutto eliminando qualsiasi lezione di religione a scuola: c'è solo in Italia
L'evidente limite dei pasdaran laicisti, peraltro più rumorosi che numerosi, è di dare sempre e comunque contro la Chiesa, qualunque cosa dica.
Sembra una replica in trentaduesimo della sinistra che spara a Berlusconi "a prescindere".
E la differenza tra quei pasdaran e chi non appartiene a quella ristretta consorteria è proprio nel valutare laicamente - non laicisticamente - le vicende nazionali.
E questo può portare a volta a far coincidere le posizioni con quelle della Chiesa, altre volte, come per l'ora di islamismo, a non farle coincidere.
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