Sto leggendo in questi giorni post affranti e sfiduciati sulla situazione politica.
Il panorama che quei commenti descrivono è a tinte fosche, dove una sinistra disunita, riesce a prevalere perché la Destra è ugualmente disunita, con in più la mancanza di quel collante che è il potere.
Il tiro incrociato non risparmia praticamente nessuno e se, come sempre, della sinistra me ne frego, guardo solo a casa nostra.
L’ultima miccia è stata accesa dall’accordo della Lega sulla riforma elettorale e il federalismo fiscale.
Ma sulla riforma elettorale è un “tutti contro tutti” perché ognuno cerca di ottenere la legge più utile per la propria formazione politica.
Che dire, allora, del Fini che si mette a firmare e sostenere un referendum abrogativo (non pago della sconfitta sul filo di lana di pochi anni fa ?).
Tra l’altro, nuovamente a braccetto con il perdente per eccellenza: Mariotto Segni ?
Anche Fini cerca il sistema più utile per se stesso, come Casini.
E sul federalismo, che è l’oggetto sociale primario della Lega, naturale che ovunque vi siano spiragli per ottenerne uno spizzico, la Lega abbia il diritto e il dovere di percorrerli.
Ma se andiamo a vedere i temi sostanziali, quelli rilevanti per l’elettorato e per la caratterizzazione di una Coalizione, vediamo che la coesione non manca a Destra.
Sulle tasse siamo tutti compatti: riduzione.
Sulla sicurezza, immigrazione, deriva morale (droga e omosessualità), siamo compattamente schierati.
Questi sono i temi fondanti della Coalizione di Centro Destra, una Coalizione ben più coesa di quanto non potrà mai essere la sinistra.
Qual è, allora, il “male oscuro” del Centro Destra ?
Non cero la mancanza di un partito unitario e neppure la mancanza di proposte e di idee.
E’ la leadership che, intempestivamente, Fini e Casini hanno, in modo diverso, minato puntando alla successione a Berlusconi.
Questa incrinatura impedisce di agire.
Le cronache parlano di Berlusconi non più come Leader del Centro Destra, ma solo di Forza Italia.
La guerra di logoramento di Fini e Casini è finalizzata ad aspettare l’invecchiamento di Berlusconi nella convinzione che siano loro i candidati alla successione.
La risposta, per rimettere in carreggiata il Centro Destra, non può che venire dalla base.
Berlusconi è il Leader di ieri, di oggi e di domani.
Lasciamolo lavorare, rinnovandogli la fiducia.
Le strategie non possono essere continuamente poste in discussione e messe in votazione dalle assemblee.
Vi sia un quadro generale di riferimento che escluda qualsiasi inciucio (per una legge o addirittura per un governo di “larghe intese”) e per il resto sia data la più totale fiducia a Berlusconi e nelle sue scelte.
La base faccia conoscere le proprie aspirazioni (e credo non si allontaneranno molto dal quadrilatero: sicurezza, immigrazione, tasse, deriva morale) ma il modo di perseguirle sia lasciato alle decisioni di Berlusconi.
A maggior ragione adesso che, pienamente assolto persino da una magistratura che non gli è certo amica, sarà caricato come una molla per perseguire la giusta rivincita.
E la sua rivincita, sarà anche la nostra rivincita.
Il panorama che quei commenti descrivono è a tinte fosche, dove una sinistra disunita, riesce a prevalere perché la Destra è ugualmente disunita, con in più la mancanza di quel collante che è il potere.
Il tiro incrociato non risparmia praticamente nessuno e se, come sempre, della sinistra me ne frego, guardo solo a casa nostra.
L’ultima miccia è stata accesa dall’accordo della Lega sulla riforma elettorale e il federalismo fiscale.
Ma sulla riforma elettorale è un “tutti contro tutti” perché ognuno cerca di ottenere la legge più utile per la propria formazione politica.
Che dire, allora, del Fini che si mette a firmare e sostenere un referendum abrogativo (non pago della sconfitta sul filo di lana di pochi anni fa ?).
Tra l’altro, nuovamente a braccetto con il perdente per eccellenza: Mariotto Segni ?
Anche Fini cerca il sistema più utile per se stesso, come Casini.
E sul federalismo, che è l’oggetto sociale primario della Lega, naturale che ovunque vi siano spiragli per ottenerne uno spizzico, la Lega abbia il diritto e il dovere di percorrerli.
Ma se andiamo a vedere i temi sostanziali, quelli rilevanti per l’elettorato e per la caratterizzazione di una Coalizione, vediamo che la coesione non manca a Destra.
Sulle tasse siamo tutti compatti: riduzione.
Sulla sicurezza, immigrazione, deriva morale (droga e omosessualità), siamo compattamente schierati.
Questi sono i temi fondanti della Coalizione di Centro Destra, una Coalizione ben più coesa di quanto non potrà mai essere la sinistra.
Qual è, allora, il “male oscuro” del Centro Destra ?
Non cero la mancanza di un partito unitario e neppure la mancanza di proposte e di idee.
E’ la leadership che, intempestivamente, Fini e Casini hanno, in modo diverso, minato puntando alla successione a Berlusconi.
Questa incrinatura impedisce di agire.
Le cronache parlano di Berlusconi non più come Leader del Centro Destra, ma solo di Forza Italia.
La guerra di logoramento di Fini e Casini è finalizzata ad aspettare l’invecchiamento di Berlusconi nella convinzione che siano loro i candidati alla successione.
La risposta, per rimettere in carreggiata il Centro Destra, non può che venire dalla base.
Berlusconi è il Leader di ieri, di oggi e di domani.
Lasciamolo lavorare, rinnovandogli la fiducia.
Le strategie non possono essere continuamente poste in discussione e messe in votazione dalle assemblee.
Vi sia un quadro generale di riferimento che escluda qualsiasi inciucio (per una legge o addirittura per un governo di “larghe intese”) e per il resto sia data la più totale fiducia a Berlusconi e nelle sue scelte.
La base faccia conoscere le proprie aspirazioni (e credo non si allontaneranno molto dal quadrilatero: sicurezza, immigrazione, tasse, deriva morale) ma il modo di perseguirle sia lasciato alle decisioni di Berlusconi.
A maggior ragione adesso che, pienamente assolto persino da una magistratura che non gli è certo amica, sarà caricato come una molla per perseguire la giusta rivincita.
E la sua rivincita, sarà anche la nostra rivincita.
9 commenti:
Sulla droga, le posizioni dei RL in seno a FI sono vagamente diverse. Per il resto sono daccordo sulla compattezza delle idee. Ma purtroppo quei due rosicano talmente tanto di non essere i leader, che non gliene può fregare di meno di rivincere se al comando c'è Silvio.
Comunque sono sforzi vani. Io una CDL guidata da Casini o Fini molto difficilmente la voterei. E andrei giù di scheda bianca o di qualche partito non allineato.
E non credo di essere il solo. Sono disgustato dalla sete di leadership di quei due.
Boh, io parteggio per Fini Premiere e non l'ho mai nascosto... Berlusconi a 70 anni ha ancora tanto da dire e da dare, ma potrebbe farlo come "presidente onorario-timoniere" e lasciare la dirigenza a gente più fresca...
Ciao...
Anche se "il peggiore dei nostri è comunque migliore del migliore dei loro", Casini l'ho conosciuto troppo bene per poterlo votare e Fini con le sue giravolte (voto agli immigrati, "male assoluto", no a Tremonti, voto referendario ..) è diventato inaffidabile. Oggi ti dice una cosa e domani fa un accordo esattamente oposto.
Quindi lasciamo lavorare Silvio, in attesa che nei prossimi dieci anni emerga un nuovo Leader come lui.
A parte la questione droga (RL conta meno di niente, come tutti i radicali sembra siano in tanti solo perchè urlano tanto ;-) d'accordo con Liberty.
Non sono così convinto della capacità di Berlusconi di andare molto più avanti di dove è arrivato.
Ha sicuramente ancora carisma da vendere, ma questo va bene in momenti precisi come elezioni o comunque quando ci siano svolte decisive da intraprendere; per il resto del tempo occorre anche avere la capacità di circondarsi di persone valide per il lavoro di tutti i giorni e lui in questo non ha certo brillato.
Molti si sono rivelati opportunisti al livello di quelli che ci sono adesso a sinistra, altri poco limpidi per usare un eufemismo, altri ancora si sono spacciati per grandi economisti e si sono solo rivelati dei Robin Hood alla rovescia.
Diciamoci la verità: è andato avanti per cinque anni lamentandosi sempre che l'opposizione non lo lasciava lavorare, eppure aveva quasi il 57% del parlamento! Lo so che sto bestemmiando, ma in proporzione sta lavorando di più Prodi con il suo 50,0001% e con i cialtroni di sinistra tra i piedi.
Ci ricordiamo di quando Berlusconi diceva che la sinistra aveva "occupato" la cultura impedendo alla destra di esprimersi? In 5 anni che cosa è successo? Ha fatto fuori molti dei nomi di sinistra, ha annichilito la rai, ma alla fine questa cultura di destra non si è vista, tanto che molti intellettuali cominciano a chiedersi se esista davvero.
Alex Turkish
Mi sembra che Alex Turkish voglia solo provocare. Tremonti, Martino, Lunardi, non mi sembrano mediocri, anzi, al contrario, sono tutte persone che si elevano ben al di sopra dei funzionarietti di partito e boiardi di stato di cui la sinistra è infarcita.
Sul "fatto" come si può dire che Prodi abbia fatto di più, quando i provvedimenti licenziati dal parlamento e le sedute sono la metà di quelli del corrispondente periodo di Berlusconi ?
E nei cinque anni di Berlusconi come si fa a sostenere che non abbia fatto nulla ?
36 riforme (tra le quali scuola, università, mercato del lavoro, giustizia, immigrazione).
Tre moduli di riduzione delle tasse per tutti (e i lavorato ri dipendenti che oggi festeggiano il primo maggio se ne sono dolorosamente accorti sin dalla busta paga di gennaio.
Attivazione di cantieri, progetti e lavori di pubblica utilità.
Ruolo primario in politica estera e militare (confermata dall'invito che Putin ha rivolto a Berlusconi e dalla visita che Berlusconi farà a Bush prima che questi incontri Prodi).
La Rai "annichilita" ma dove ?
La Rai sotto Berlusconi ha ripreso il primato nei TG e nella giornata e, soprattutto, ha raggiunto il pareggio di bilancio.
Quelli che tu chiami "intellettuali" di sinistra sono sono dei piccoli faziosi che non meritano di essere pagati con il denaro pubblico.
Ma soprattutto la rivoluzione di Berlusconi è data dal fatto che, oggi, definirsi di Destra non crea più timori, anzi sono fin troppi quelli che si riempiono la bocca con il definirisi di Destra anche senza averne, secondo me, titolo.
Una volta, a parte quelli che a sinistra e non solo continuano a definire "Fascisti", "omofobi", "xenofobi", "razzisti", nessuno si definiva di Destra. Al massimo c'erano i liberali che dicevano di essere al centro o alcuni democristiani che dicevano di essere al centro ma guardavano a sinistra.
Oggi non più.
Ed iniziative editoriali (Il Domenicale), saggi e persino romanzi (Veneziani e Buttafuoco) usciti dalle case editrici di nicchia per approdare alle case editrici maggiori.
Tutto questo nonostante Follini e Casini (che vediamo dove sono finiti) e nonostante l'ondivago Fini.
Tutto questo per merito di Berlusconi.
Hey, calmati, abbassa le frecce che non ho alcuna intenzione di provocare nè di denigrare a tutti i costi chi non la pensa come me.
Pur riconoscendo le qualità di Berlusconi non mi piace però chi fa di lui un semidio nascondendo sotto il tappeto quello che può dare fastidio.
Gli intellettuali a cui facevo riferimento e che si stanno interrogando sulla reale esistenza di una cultura di massa di destra sono liberali e di destra tra cui lo stesso Veneziani.
Che la Rai sia annichilita lo dimostra lo spostamento del 7% della pubblicità verso Mediaset, che ha comportato l'aumento delle relative azioni e il congruo guadagno da parte di Berlusconi quando ne ha venduto il 17% per 2.2 miliardi due anni fa (oltretutto ci ha pagato sopra delle tasse irrisorie grazie ad un decreto di Tremonti); considerando che la Rai è stata subito oggetto di un apposito decreto (il terzo se non ricordo male) con tutto quello che aveva di meglio da fare, posso essere libero di sospettare qualche suo interesse personale?
Tremonti: ricordiamoci di tutti i condoni che hanno dato a tutti la certezza che fare i furbi è meglio; soprattutto ricordiamo la sua "mitica" spalmatura delle tasse dirette: nella media le ha diminuite dello 0,5%, ma nella realtà ha provocato un enorme spostamento dalle classi medie a quelle più ricche (oltre che a quelle più povere che poteva essere accettabile); se le classi medie oggi si sentono più povere lo devono anche a quello e non solo per l'euro (su cui non ha comunque attuato nessun controllo perchè lo odia); per questo ti parlavo di Robin Hood alla rovescia e ti posso assicurare che è vero perchè controllo sempre le buste paga dei miei dipendenti.
Lunardi: ha fatto delle cose buone, ma non dimentico la sua frenesia in favore della tav Torino-Lione con i fatti della Val di Susa sapendo che la sua famiglia è padrone della Rocksoil che ne aveva avuto l'incarico della progettazione della parte francese; "dimenticandosi" poi di far partire i collegamenti con i tunnel svizzeri verso il nord (sono solo i 2/3 dei traffici italiani): per fortuna Prodi li ha avviati.
Ribadisco: non basta avere un grande carisma se poi chi lavora per lui è lasciato a fare i propri comodi; a lungo andare perde di credibilità.
Alex Turkish
E' difficile non pensare che uno faccia il furbo quanto ripete ossessivamente la propaganda nemica :-D
Prima di Berlusconi la cultura di Destra era rinchiusa in una riserva di nicchia con editori rispettabilissimi, ma minori. Adesso sono pubblicati dalle principali case editrici. Veneziani vuole e spera di più: questo è il giusto approccio per migliorarsi, ma guardando a quel che eravamo negli anni settanta abbiamo fatto passi da gigante.
Sfido chiunque a considerare una Rai "annichilita", un Rai in attivo di bilancio e che primeggia negli ascolti. Evidentemente Berlusconi che è un imprenditore del ramo ha saputo valorizzare ambedue le prinicpali reti italiane e questo va a suo merito.
Grazie ai condoni di Tremonti chi non avrebbe mai versato nulla nelle casse dello stato ha versato il suo obolo consentendo inoltre una riduzione reale per tutti. Ovvio che l'1% di un milione è una cifra superiore del 10% di 1000, ma resta il fatto che le percentuali di riduzione maggiori sono andate a beneficio proprio dei redditi più bassi (e se ne sono accorti già dal 27 gennaio 2007 con l'aumento delle tasse di Prodi).
Lunardi ha spinto la Tav perchè è una reale necessità per non essere tagliati fuori dallo sviluppo dei trasporti, così come il Mose e il ponte sullo stretto erano opere di grande impatto positivo per le economie e per l'ambiente. Sono state cancellate (assieme a gran parte delle opere programmate, appaltate, iniziate) perchè la sinistra ha preferito la demagogia ecomabientalista e pauperista e ha dirottato i fondi disponibili sulle clientele improduttive (vedi il rinnovo del contratto del pubblico impiego) ed a legiferare a favore delel coop e dei finanzieri d'assalto perchè possano, con i soldi dei loro azionisti, costruirsi un impero telefonico e una bella flotta aerea :-D.
D'accordo con te sul miglioramento della visibilità della cultura di destra e ne sono contento; ci si aspetterebbe però una ripartizione un pò più equilibrata fra destra e sinistra dopo questi cinque anni di governo: in fondo proveniamo da decenni di regime democristiano e non comunista.
Sulla rai: sono un imprenditore e so bene come si fa un bilancio e come "abbellirlo" o "intristirlo" per far vedere quello che si vuole; quello che conta sono le entrate vere che sono costituite primariamente dagli introiti pubblicitari e questi si sono spostati nel tempo verso Mediaset, quindi o i pubblicitari sono stupidi o la realtà è diversa da quella che pensi.
Tremonti: non parlavo dei redditi bassi che sono migliorati come giustamente dici, ma della classe media; spostare soldi dalla classe media a quella alta (che non sono gli imprenditori) significa abbassarne l'efficienza come insegna qualunque economista perchè i più ricchi li impiegano in azioni e fondi che non sono investimenti diretti.
Io che sono imprenditore ho visto ben poche agevolazioni; gli unici benefici mi sono arrivati da finanziamenti europei.
Tav: sono favorevole al suo impiego ma i benefici devono essere proporzionati ai costi ed è qui che casca l'asino.
Veniamo da 50 anni di regime consociativo, dove la spartizione (comunisti inclusi) era all'ordine del giorno e dove la Destra era completamente esclusa (veggasi case editrici di nicchia). Cinque anni sono troppo pochi per cambiare registro, la Thatcher ne ha impiegati 12 (più altri 6 con Major) in un paese come la Gran Bretagna ben più avanti di noi nella conoscenza della democrazia.
Sulla rai dimentichi che ha dei limiti alla pubblicità, derivante dall'utilizzo del canone. I pubblicitari comprano gli spazi in base agli ascolti e la Rai con Berlusconi è tornata in testa, a cominciare dal TG1.
Se i redditi medi sono quelli che vanno dai 25000 ai 75000 euro, allora si può facilmente vedere come siano stati favoriti da Berlusconi e pesantemente penalizzati sin dalal prima finanziaria di Prodi. Basta un pallottoliere :-)
Sono convinto che i benefici debbano essere superiori ai costi e, infatti, per la Tav, per il Mose, per il ponte sullo stretto lo sono,nell'immediato e, ancor più, in prospettiva per l'indotto e per il traffico che significa commercio, significa ricchezza.
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