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03 febbraio 2009

Ministro Maroni:meno proclami e più fatti !

Il Ministro leghista degli Interni, Roberto Maroni ha dichiarato che il fatto di Nettuno non è ascrivibile a “razzismo” ma ad un degrado e disagio sociale.
Ha anche aggiunto che contro la immigrazione illegale che tanto allarme genera nei cittadini e disordine porta nelle nostre città, non bisogna essere “buonisti”, ma agire con “cattiveria”.
Naturalmente queste parole hanno fatto schizzare i “politicamente corretti”, tutti o quasi di sinistra, che hanno ricominciato a recitare il rosario del “buonista”, gridando, per l’ennesima volta, al razzismo, alla xenofobia, all’allarmismo, dimostrandosi, ancora una volta, estranei al sentimento popolare.
I Veltroni, le Bindi, le Finocchiaro e anche i Fini che non perdono occasione per propinarci il raffermo minestrone liturgico dell’antirazzismo in una nazione dove il razzismo non c’è, farebbero meglio a frequentare di più i bar che tanto spregiano, ascoltando il Popolo che vorrebbero rappresentare ed evitando gli elitari e snob salotti della borghesia rossa.
E’ ovvio che i sondaggi diano la Lega in crescita a scapito del “partito di centro, moderato e liberale”, interpretando infatti il partito di Bossi e Maroni la “pancia” dell’elettorato del Centro Destra, tanto più in una situazione in cui nel Centro Destra è scomparsa la Destra – affondata dalle esternazioni di Fini e dalle divisioni tra i troppi movimenti identitari nati dalla diaspora dall’MSI ed An – i cui valori sono stati fatti in gran parte propri dalla Lega.
Ma comprendere, interpretare e rappresentare a parole il sentimento popolare non basta, non basta più, almeno, per garantirsi una stabile, ampia base elettorale.
E’ necessario che ai proclami seguano i fatti ed è qui che la Lega ha, finora, mancato.
Dall’improvvido voto favorevole al trattato di Lisbona, alla rinuncia al reato penale di ingresso clandestino in Italia (punito solo con una ammenda), alla capitolazione su Alitalia e Malpensa, alla scomparsa di ogni riferimento alla legge che dovrebbe impedire la costruzione di nuove moschee, la Lega ci ha abituato a non prendere esempio da Napoleone che, nella descrizione del Manzoni, “di quel securo il fulmine, tenea dietro al baleno”, bensì ad essere come il cane che abbaia ma non morde.
Siamo indulgenti.
Era prioritario il federalismo fiscale.
Ma ormai il federalismo è passato in un ramo del parlamento con l’astensione persino del pci/pds/ds/pd.
Adesso la Lega faccia quello per cui è stata principalmente votata: legge e ordine.
I manifesti leghisti sono esemplari per chiarezza e immediatezza, esattamente come le parole dei suoi esponenti e il Ministro Maroni ieri non ha fatto eccezione.
Non si preoccupi degli abatini del politicamente corretto, non si curi dei loro urletti scandalizzati e delle raccolte di firme che vorranno promuovere tra gli “intellettuali”.
Sia “cattivo”, come il Popolo vuole che sia il suo ministro degli interni, per garantire ordine, sicurezza, benessere agli Italiani.

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3 commenti:

Nessie ha detto...

Temo proprio che anche questa volta, la Lega si fermerà alla solita politica degli annunci. Giusto per rastrellare un po' di elettori alle Europee.
Non bastano i manifesti duri e le fanfaluche verbali: Maroni ci dica quel che vuole fare a cose fatte. E non prima. E se non può farlo per via della Ue, ce lo dica chiaro e tondo che eviteremo di votare alle prossime elezioni per marciare su Bruxelles.

Eleonora ha detto...

Eh, i fatti. I fatti ce li sognamo. Sapevo che questo governo mi avrebbe delusa, ma non immaginavo quanto.

Massimo ha detto...

Un governo senza destra e con un'alluvione di socialisti non è in grado di soddisfare chi vorrebbe una nazione con la spina dorsale eretta.
L'unica "consolazione" è che con gli altri sarebbe molto, ma molto peggio. Almeno Berlusconi ogni tanto, con le sue esternazioni controcorrente, ci fornisce motivo di sorridere vedendo le isteriche reazioni della sinistra ... :-)