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10 novembre 2010

Fini svende l’identità nazionale

Come era facilmente prevedibile, quando dai solenni paroloni (“etica”, “legalità”, “identità nazionale”) si passa alle questioni concrete emerge la reale natura dell’operazione di potere, estranea ai principi del Centro Destra ed al volere degli elettori (e dei cittadini) che vede il protagonismo di Fini.
Per ben tre volte i finioti hanno votato, assieme a comunisti, radicali, neodemocristiani e dipietristi contro il trattato con la Libia che ha consentito di bloccare al 90% il flusso immigratorio.
Leggiamo tutti i quotidiani e i sondaggi che vengono sia commissionati e svolti con una parvenza di rigore scientifico, sia quelli liberi in internet e sappiamo tutti benissimo che la grande maggioranza degli Italiani NON VUOLE L’IMMIGRAZIONE.
All’interno degli elettori di Centro Destra tale percentuale sale pressochè alla totalità.
Chi ha votato contro un trattato che blocca quasi completamente gli sbarchi sul nostro territorio, ha votato contro la volontà popolare di chi lo ha eletto, soprattutto se si tratta di parlamentari che devono il loro seggio alle liste collegate a “Berlusconi Premier” vincenti anche per la politica di contrasto dell’immigrazione.
Ma non mi stupisco.
L’arroganza di questi neofiti del politicamente corretto è tale che apprezzo maggiormente la ruspante opposizione a Berlusconi di Di Pietro.
Ma il voto della pattuglia finiota ci fornisce almeno altre due informazioni.
La prima è che le parole che Fini pronuncia con innegabile abilità oratoria, sono destinate a restare vuota retorica, smentita dai suoi comportamenti.
Già Fini, in appena sette anni, ha compiuto una virata di centottanta gradi rispetto alle sue primigenie posizioni (sugli immigrati, sugli omosessuali, sul diritto alla vita, tanto per citarne tre e senza ritornare sul suo rinnegare le sue stesse radici politiche) e, quindi, ha una credibilità (politica e personale) ridotta a zero.
Solo domenica scorsa aveva battuto la grancassa della “identità nazionale” e invece, in neanche tre giorni, si presta a sostenere il meticciato, l’invasione extracomunitaria che non è altro che l’affossamento di ogni identità, non solo nazionale ma anche culturale, sociale, religiosa, politica, storica.
Facile, poi, la battuta per cui gli immigrati che torneranno ad occupare la nostra terra per colpa del voto finiota saranno ospitati a Montecarlo ...
Ma Fini con il voto di ieri ci fornisce anche una seconda, importante indicazione: da dove viene l’ispirazione della sua azione.
Non sfugge a nessuno, infatti, che la presenza sul nostro territorio di una massa quantitativamente rilevante, affamata, disposta a svolgere qualsiasi lavoro anche “sottoprezzo”, favorisce chi tende, mettendo l’un contro l’altro i più poveri (e non solo) , ad abbassare il costo del lavoro, regola matematica che si applica in presenza di una ridondante offerta di mano d’opera.
Gli immigrati, ricordiamocelo, non sono “risorse”, ma uno strumento per ridurre quel che i datori di lavoro pagano ai lavoratori.
E’ un modo, come un altro, per tenere sotto controllo il Popolo, per alterare gli equilibri politici con l’immissione di nuovi elettori estranei alla nostra comunità e quindi ignari di ciò che è bene per la società italiana.
Anche per questo è opportuno che si vada al più presto al voto per fare chiarezza e restituire al Popolo Sovrano l’indirizzo politico cui devono conformarsi i governanti.
E sull’immigrazione non c’è alcun dubbio che il Popolo NON VOGLIA la politica di accoglienza, ma quella di respingimento e non voglia concedere nè cittadinanza, nè voto.

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3 commenti:

Michele Grazia ha detto...

L'unico Fini rimasto decente è quello dei tortellini, per chi si accontenta.

Fini che vota con le sinistre: una volta sarebbe stato un fatto fantascientifico, oggi è il segno del crepuscolo degli dei.

D'accordo su tutto, Massimo.

johnny doe ha detto...

Questa sinistra con il pagliaccio di Fini è la vergogna della nazione,un presidente della camera fazioso come mai si è visto,un rincoglionito ormonale montato come una sveglia,e poi vengono a parlare di regole....meglio stracciare questa cosituzione a cui si appellano sempre e rispettano solo se fa loro comodo.

Massimo ha detto...

Benvenuto, Michele.
Credo che il comportamento del Fini politico danneggi anche il Fini dei tortellini, visto che molti di noi non vogliono più sentire quel nome ... ;-)

L'ultima ridotta della sinistra è il rispetto della "costituzione formale", per cui, anche se 37 deputati furono eletti sotto le insegne "Berlusconi presidente", contro l'immigrazione, contro le tasse, ritengono legittimo spendere il voto ottenuto per liquidare Berlusconi, per aprire agli immigrati e per aumentare le tasse.

Questo significa che abbiamo una costituzione non più rappresentativa della Sovranità Popolare che è l'unica fonte da cui discende l'esistenza di uno stato.