Giulio Andreotti ebbe una brillantissima vita politica azzoppata definitivamente da due processi dai quali uscì pulito, ma troppo tardi per riprendere il filo della carriera.
Il giorno della sua morte, la cassazione decide che il tribunale di Milano è imparziale nei confronti di Silvio Berlusconi.
Il giorno della morte di Andreotti e della cassazione che lascia Berlusconi assoggettato ai magistrati di Milano, viene indagato un giornalista simpatizzante di Forza Nuova per un fotomontaggio di dileggio verso la Boldrini.
Se si digita "Silvio Berlusconi" su google o se si sfogliano gli archivi dei giornali e delle riviste nei tempi in cui Andreotti fu in auge (ma anche di oggi, perchè l'odio della sinistra non rispetta neppure la morte) , troveremmo decine di fotomontaggi ed espressioni offensive verso Berlusconi e Andreotti.
Nessuno perseguito.
Come può, un cittadino, trovare motivo di fiducia in questa "giustizia" ?
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