A leggere i resoconti delle motivazioni per la condanna in appello di Berlusconi per le presunte frodi fiscali Mediaset e collegandoli con la marea di teoremi e imputazioni che gli hanno rovesciato addosso in venti anni, Berlusconi non può essere altri che Superman.
Quale uomo normale, infatti riuscirebbe, avendo a disposizione come tutti i mortali solo ventiquattro ore al giorno, nello stesso tempo, a:
- fare il Premier, girando per il mondo, mediando tra capi di stato e ministri litigiosi;
- partecipare alle campagne elettorali in giro per l'Italia;
- dirigere il primo partito d'Italia passando ai raggi x candidati e parlamentari;
- al calar del sole trasformarsi in satiro con turbe adolescenziali tali da condizionarlo a palpeggiare minorenni;
- intervenire presso i commissariati per far rilasciare gli oggetti del suo piacere;
- passare le vacanze ora da Bush, ora da Putin in perfetta par condicio;
- decidere chi comprare e chi vendere nel Milan, quale allenatore assumere e quale formazione e con che modulo farla giocare;
e infine continuare, mentre fa tutte queste cose, a dirigere Mediaset, alterando fatture per "risparmiare" un pugno di milioni mentre nel contempo paga miliardi di tasse.
Solo Superman.
E Superman non lo si ferma, nè con una, ne con mille condanne e neppure con leggi liberticide che lo escludessero dal parlamento.
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