Il governo non ha fatto quasi niente.
A parte la sospensione del pagamento imu di giugno sulla prima casa e le due cambiali a scadenza fissa (31 agosto per l'abolizione della tassa imu sulla prima casa e 18 mesi per la riforma costituzionalelettorale) non c'è nulla.
Letta è subissato di richieste che richiederebbero un forziere capiente e ricolmo, che non c'è.
Paradossalmente questa è l'occasione unica per ribaltare cinquanta anni di invasione statalista nell'economia e nella vita di tutti noi.
Privatizzare i servizi.
Quindi tagliare i dipendenti pubblici che verrebbero privatizzati con i loro uffici e, quindi, efficientati.
Tagliare le elargizioni.
Non solo ai partiti, ma anche alla "cooperazione", ai giornali, al cinema ed al teatro.
Vendere, anche a spezzatino, la rai conseguendo un triplice vantaggio: abolire il canone, non essere più obbligati a ripianarne i debiti e incamerando denaro fresco.
Ridurre le tasse per restituire capacità economica ai cittadini e alle aziende private.
Tutto questo Letta non lo farà.
E mentre il pci/pds/ds/pd si preoccupa di trovare fonti di finanziamento (a carico generalizzato dei cittadini) il PdL, assente Berlusconi, si occupa di perdere quanti più voti possibile con le baggianate (eufemismo) dei Bondi e dei Galan.
Contrariamente a quel che dice lo smacchiatore di Bettola, ci vorrebbe "un uomo solo al comando".
Purchè non sia il furbetto fiorentino (e neppure qualche suo compagno di partito).
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