A Bologna (ma non solo ...) ci sono zone espropriate ai cittadini.
Una di queste è Piazza Verdi, zona universitaria che sin dal 1968 gode di una sorta di extraterritorialità "violata" solo grazie a Francesco Cossiga, ministro degli interni (vero, Ministro degli Interni, non come Angelino Alfano che, già dal nome, è comunque un diminutivo, un "minore") quando nel marzo del 1977 la fece occupare convergendovi tutti i blindati provenienti da varie parti d'Italia soffocando la devastazione che aveva iniziato il "movimento" studentesco, antesignano degli attuali centro sociali, sempre e comunque rossi.
Il Leader della Lega Matteo Salvini voleva però chiudere la campagna elettorale della candidata sindaco del Centro Destra, Lucia Borgonzoni, in quella piazza, perchè noi bolognesi abbiamo il diritto a riappropriarcene, semmai sono le zecche rosse a dover sgombrare.
Invece di garantirgli il diritto al comizio, alla propaganda, alla manifestazione delle idee, delle opinioni, alla libera fruizione della piazza da parte dei cittadini elettori del Centro Destra e della Lega, la Questura, presumo per disposizione del ministrino Angelino, ha deciso di proibire alla Lega, a Fratelli d'Italia, a Forza Italia, alle liste civiche per la Borgonzoni, di manifestare.
Salvini ha dichiarato che verrà comunque a Bologna e si fanno varie ipotesi sul luogo, ma non è comunque accettabile che una zona della città sia interdetta perchè una manica di comunisti sfaccendati minaccia di occuparla per impedire ad altri di parlare.
Bologna deve essere liberata da questa costante limitazione alla libertà dei suoi cittadini.
Per questo domenica 5 giugno tornerò un po' prima dal fine settimana lungo e andrò a votare per Lucia Borgonzoni sindaco e per la Lega (ma andrebbe bene qualunque lista del Centro Destra che sostenga la Borgonzoni).
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1 commento:
L'agibilità politica è un diritto sacrosanto. Ma la solita ipoteca storica del cosiddetto "antifascismo", riduce il tutto "tu non hai diritto perché xenofobo, e bla, bla, bla...". L'invenzione del Nemico fa parte della solita strategia delle zecche rosse, purtroppo supportate dalle istituzioni.Speriamo in un ribaltamento del voto e sulla fine del Feudo rosso.
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