Da giorni una informazione (o presunta tale) a corto di argomenti tanto quanto i propri referenti politici cattocomunisti, riempie stampa, radio e telegiornali con il nulla del bonus da 600 euro a tre parlamentari.
Così si tace sugli altri problemi che abbiamo e che minacciano la nostra stessa esistenza come stato civile come,ad esempio, l'invasione dei clandestini.
Il governo cattocomunista vuole modificare i decreti sicurezza di Salvini, per consentire una ancora magiore invasione, capillarmente diffusa sull'intero territorio nazionale, facendo ingoiare a forza agli Italiani la presenza di centri di raccolta, insicuri sia sul piano criminale che su quello sanitario.
Sempre più clandestini risultano infetti e distribuirli significa rinfocolare la piaga cinese.
Senza considerare che non si devono imporre presenze sgradite alle popolazioni che non le vogliono e che sarebbero legittimate a reagire per bonificare il loro territorio.
Semmai siano i santarellini cattocomunisti a farsi carico, ospitandoli a casa loro, pagandone vitto, alloggio, cure, istruzione e i danni che dovessero provocare, dei loro amati clandestini.
Ma sono così cialtroni che pretendono di imporre la santità anche a noi poveri peccatori.
Il dibatito è però sbagliato alla fonte, perché il punto non è organizzare l'accoglienza, ma impedire che arrivino.
E su questo io sono da uova e da latte.
Blocco navale davanti all'Africa, metodo australiano stipando i clandestini in un'unica isola circondata dalla marina militare, affondando le navi ong, facendo sbarcare e immediatamente reimbarcando i clandestini su un tragheto di sola andata per la Libia.
Va tutto bene purché non mettano piede in Italia e si proceda a recuperare quelli già presenti per rispedirli a casa loro.
Il bonus di tre parlamentari per 1800 euro è solo fumo da buttare negli occhi dei babbei che si indignano e perdono di vista le cose importanti, sulle quali veramente fare la battaglia della vita, come l'invasione dei clandestini.
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