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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

17 agosto 2020

Stanno preparando un nuovo colpetto di stato?

Il 20 e 21 settembre si dovrebbe votare non solo per il referendum costituzionale (#iovotoNO) ma anche per 7 regioni e 2 seggi al senato.
Solo il voto alle regionali è però in grado di incidere sul quadro politico.
Il referendum, infatti, vede tutti i partiti per il sì ma con un forte schieramento trasversale per il NO ad eccezione che nel movimento grillino.
Se vincesse il NO sarebbe un'ulteriore sconfitta dei grillini che, però, aggrappati come sono alla poltrona, farebbero un altro giro di valzer e si accoderebbero pur di non andare al voto politico, ormai ci siamo abituati a chi dice una cosa e poi ne fa un'altra (stupisce che ci sia ancora qualcuno che li difenda, oltre ai diretti interessati alle poltrone).
I due seggi del senato non cambierebbero la situazione numerica, qualunque fosse il risultato.
Le sette regioni, invece, possono cambiare eccome il panorama politico.
Se escludiamo la Valle d'Aosta la cui rappresentatività, anche in presenza di un partito etnico, travalica il panorama politico nazionale, solo il Veneto sembra non contendibile, con il Governatore leghista Zaia che, nonostante certi tentativi di attaccarlo e delegittimarlo, ha mostrato una grande capacità di governo ed i sondaggi indicano percentuali bulgare di consenso.
Ci sono poi cinque regioni nella quali potrebbe vincere chiunque.
Il problema per i cattocomunisti è che solo una è amministrata dal Centro Destra (Liguria) mentre ben quattro sono nelle loro grinfie (Toscana, Marche, Puglia e Campania).
E' quindi possibile che la sinistra perda nuovamente il confronto e i sondaggi indicano addirittura la possibilità di un cappotto a favore del Centro Destra.
Cambiare l'attuale rapporto di due contro quattro, anche in un tre contro tre, sarebbe un grave vulnus per i cattocomunisti che, in precedenza, hanno riconquistato solo l'Emilia Romagna con un Bonaccini che, alla prima uscita nazionale (Stasera Italia di sabato) ha dimostrato tutta la sua pochezza da funzionario di partito, venendo asfaltato senza appello dal senatore Bagnai.
Una ulteriore regione a favore del Centro Destra metterebbe ancora più in bilico la rappresentanza regionale per l'elezione del presidente della repubblica (già adesso a favore del Centro Destra) con il rischio (per i cattocomunisti) di mettere in dubbio l'elezione del loro candidato a successore di Mattarella.
Il tutto senza contare l'aspetto etico di una evidente maggioranza popolare contraria alle iniziative del governo Conte.
Non c'è molto tempo e, soprattutto, non ci sono molti argomenti che i cattocomunisti possano spendere, se non il consueto coro di insulti verso Salvini e la Meloni e il tentativo di dividere il Centro Destra.
A meno che non torni il babau del virus cinese.
In fondo Conte si è fatto prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre e adesso, confondendo i malati con i positivi, la stampa serva continua a dare i numeri dei maggiori contagi (tacendo su quanti clandestini infetti vengono scaricati nelle nostre regioni a causa di un ministro degli interni totalmente inetto da subire in un anno l'aumento del 148% degli sbarchi).
Temo che Conte approfitti di tale propaganda per rinviare ancora le elezioni, con il consenso dell'unione sovietica europea che contesta la rielezione in Bielorussia di Lukascenko (con l'80% dei voti, come se potessero essere stati tutti falsificati) e stigmatizza le repressioni delle manifestazioni di piazza, ma nulla ha detto della repressione delle manifestazioni di piazza, durate un anno, di Micron contro i giubbotti gialli (.lo stesso Micron che si erge a paladino della libertà ... in Bielorussia, però !).
Stiamo all'erta, perchè questi qui non hanno scrupoli e la violazione dei principi di libertà e democrazia sono condannati o accettati in base a chi li mette in pratica.
Se tornano utili a Bruxelles, vanno bene, se sono contrari alle consorterie affaristico finanziarie (ad esempio quelle dei vaccini) che comandano a Bruxelles, allora vanno condannate.
Salvini e la Meloni dovrebbero prepararsi anche a contestare, con ogni mezzo, anche chiamando alla rivlta di piazza in stile bielorusso o giubbotti gialli, un eventuale rinvio del voto di settembre.

1 commento:

Nessie ha detto...

"Zaia che, nonostante certi tentativi di attaccarlo e delegittimarlo, ha mostrato una grande capacità di governo ed i sondaggi indicano percentuali bulgare di consenso".

Non vorrei però che queste percentuali siano "bulgare" proprio perché, invece che da leghista, si comporta come un Bonaccini del Veneto.
Zaia ha fatto affibbiare multe per chi non porta le mascherine, minacce di TSO e le attuali ultime minacce sono quelle di trattare le comuni influenze come Covid, con relative vaccinazioni a tappeto.

Per il resto, il pericolo di colpetto di stato nel già diffuso golpe sanitario c'è. Ma per combatterlo, dico all'opposizione che bisogna differenziarsi e allertare l'elettorato.