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29 agosto 2020

Te lo do io il "negazionista"

Il gregge istigato dai mezzi di presunta informazione di regime, ha trovato i nuovi nemici.
Non soddisfatti dei Fascisti, dei Razzisti, dei Sovranisti (Nazionalisti) adesso ha individuato nei Negazionisti il nuovo bersaglio del loro infinito odio per chiunque abbia idee differenti.
L'errore di base è l'uso del termine, negazionista, che significa negare un fatto, un evento.
Non sono negazionisti neppure gli storici che offrono una diversa interpretazione dei fatti della seconda guerra mondiale, visto che non negano che si sia combattuta e che ci siano state delle atrocità.
Aggiungono però ai campi di concentramento nazionalsocialisti, anche la fossa di Katyn con tutti i massacri compiuti dai comunisti sovietici e i bombardamenti a tappeto su obiettivi civili degli Americani, fornendo quindi una differente interpretazione dei fatti storici avvenuti, quindi non negati, rispetto alla vulgata imposta dai vincitori.
Forse gli unici, autentici negazionisti sono gli atei che negano l'esistenza di un Dio.
Ai giorni nostri il termine "negazionista", con una accezione meramente negativa, viene quindi attribuito a chi si discosta dalla narrazione ufficiale relativa al virus cinese.
A ben vedere i maggiori negazionisti sono proprio coloro che non vogliono che si parli di "virus cinese", negando quindi le responsabilità della Cina comunista nella pandemia.
Diventa così "negazionista", con il supporto del 90% della stampa e del 100% di radio e televisioni asservite al potere, chi mette in dubbio la gestione dell'epidemia, chi accusa l'Oms dei ritardi, chi contesta l'uso indiscriminato della mascherina e la pioggia di divieti e restrizioni alla libertà individuale imposte dalla psicosi del virus.
Un super "negazionista" è Briatore che si è permesso di criticare la gestione del virus cinese da un'ottica imprenditoriale e il gregge degli odiatori a comando (sempre e solo di cattocomunisti si tratta) stanno inveendo sui social nei suoi confronti come già fecero contro Boris Johnson e Bolsonaro.
I "negazionisti" sarebbero persino quelli che ricordano come la mortalità sia molto bassa, il positivo non sia un malato e quanti più positivi asintomatici (quindi persone sane a tutti gli effetti) ci sono, tanto meno ne avremo nei prossimi mesi quando, inevitabilmente, il virus cinese si accoppierà con le influenze stagionali.
L'uso improprio del termine "negazionista" è frutto di una duplice tara dei tempi moderni.
Da un lato l'ignoranza elevata a sistema che scatena reazioni compulsive in base a semplici parole d'ordine, dall'altro una macchina della propaganda, con persuasori occulti professionisti pagati per manipolare le menti più deboli e ignoranti, che devono obbligatoriamente trovare sempre nuovi bersagli da additare all'odio della massa, per poter consentire ai loro padroni di continuare tranquillamente a complottare nell'ombra.
Perchè qualsiasi persona di media cultura capisce che gli odierni "negazionisti" non sono altro che persone libere, che non hanno venduto il cervello all'ammasso, che non reagiscono in base agli impulsi del gregge, vogliono verificare i fatti e darne una interpretazione personale basata sulla loro conoscenza, esperienza e coscienza.



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