
Alla udienza preliminare per il processo contro Angelo Izzo per l’omicidio di Maria Carmela Linciano e della figlia 14enne Valentina Maiorano , il demone dal nome angelico, davanti alle urla e alla disperazione dei parenti delle sue nuove vittime, sorrideva.
SORRIDEVA !!!!
Sì, sorrideva compiaciuto e conscio di veder appagato il suo ego perverso.
Sorrideva compiaciuto e conscio che lui sarebbe vissuto con il ricordo del piacere provocatogli dall’infliggere nuove sofferenze.
Sorrideva compiaciuto e conscio che fra qualche anno, qualche giudice immemore, qualche psicologo in cerca di notorietà, gli offriranno una nuova opportunità di soddisfare la sua follia omicida.
Lo abbiamo visto tutti in televisione.
Ne abbiamo letto i resoconti sulla stampa.
SORRIDEVA !!!
E noi tutti, cittadini onesti, siamo impotenti davanti a tale manifestazione di arroganza, come lo siamo davanti a tutti i feroci criminali che, mal che loro vada, vivranno a spese nostre (vitto e alloggio assicurato) mentre le loro vittime giacciono sempre più nell’oblio.
E sappiamo tutti che quegli assassini un giorno torneranno a circolare liberamente tra noi, mentre alle loro vittime non è concesso tornare a vedere la luce del sole, i prati in fiore, la neve che cade d’inverno.
SORRIDEVA !!!!
Sì, sorrideva compiaciuto e conscio di veder appagato il suo ego perverso.
Sorrideva compiaciuto e conscio che lui sarebbe vissuto con il ricordo del piacere provocatogli dall’infliggere nuove sofferenze.
Sorrideva compiaciuto e conscio che fra qualche anno, qualche giudice immemore, qualche psicologo in cerca di notorietà, gli offriranno una nuova opportunità di soddisfare la sua follia omicida.
Lo abbiamo visto tutti in televisione.
Ne abbiamo letto i resoconti sulla stampa.
SORRIDEVA !!!
E noi tutti, cittadini onesti, siamo impotenti davanti a tale manifestazione di arroganza, come lo siamo davanti a tutti i feroci criminali che, mal che loro vada, vivranno a spese nostre (vitto e alloggio assicurato) mentre le loro vittime giacciono sempre più nell’oblio.
E sappiamo tutti che quegli assassini un giorno torneranno a circolare liberamente tra noi, mentre alle loro vittime non è concesso tornare a vedere la luce del sole, i prati in fiore, la neve che cade d’inverno.
E tutto questo perché il nostro ordinamento non prevede la pena di morte.
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