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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

12 aprile 2006

NO ad aperture bipartisan

In attesa della giusta verifica delle schede elettorali (basterebbe un voto assegnato al Centro Destra ogni 3 sezioni elettorali per ribaltare il risultato alla Camera) la situazione definitiva, con il voto degli italiani (minuscolo) che hanno votato all’estero per chi ha sempre ostacolato e negato il loro diritto di voto, vede la sinistra maggioranza anche là (Senato) dove ha avuto oltre un punto percentuale e oltre 300000 voti in meno.
Una maggioranza risicatissima che non potrà prescindere dal voto dei senatori a vita.
Considerando gli impegni di governo che coinvolgeranno anche senatori della coalizione comunista, ogni provvedimento che dovrà passare al senato sarà a rischio bocciatura.
E da qui dobbiamo partire per organizzare la resistenza e la rivincita.
Nessuna apertura a trattative, dialogo, contatti, accordi anche limitati con la sinistra.
No ad ogni approccio bipartisan.
Hanno la maggioranza ?Agiscano in base ad essa.
Eleggano, da soli, i presidenti delle camere e il presidente della rpubblica.
Si facciano le leggi e le approvino se trovano la maggioranza.
Nessun ricatto sia tollerato nel nome di un “interesse nazionale dalla sinistra sistematicamente calpestato nei precedenti cinque anni.
Al termine di una campagna elettorale durissima, senza esclusione di colpi, nella quale si è evidenziata una spaccatura nettissima del paese tra Italiani (noi) e italiani (loro), senza alcunché in comune, sarebbe un tradimento di chi ha votato Casa delle Libertà in un clima di profonda intimidazione e mistificazione orchestrata dai “poteri forti”, accettare di sedersi ad un tavolo per aiutare la sinistra a galleggiare.
Prima affonderà, meglio sarà.
Non varrà né il richiamo ad una politica estera comune (veggasi l’errore del 1998 di votare a favore del governo sul Kossovo), né il richiamo a provvedimenti economici imposti dall’europa, né appelli per la pace sociale.
Nulla dovrà distogliere i parlamentari della Casa delle Libertà da una opposizione totale, asfissiante, assoluta, con le medesime caratteristiche elevate all’ennesima potenza di quella attuata contro il Governo Berlusconi.
Non è il tempo degli abatini, non è il tempo dei compromessi.
E vedremo cosa accadrà quando la sinistra massimalista e comunista chiederà il ritiro immediato dall’Iraq.
Quando i radicali chiederanno i pacs e la liberalizzazione delle droghe.
Quando la sinistra comunista vorrà abrogare la legge Biagi.
Quando cercheranno di modificare una legge elettorale che è di interesse anche della sinistra massimalista.
Quando, provvedimento dopo provvedimento, il governicchio di Prodi (o di chi lo sostituirà presto) dovrà passare le forche caudine del voto al Senato.
Gli Italiani hanno apprezzato la grinta e la determinazione di Silvio Berlusconi, premiandolo con una affermazione di Forza Italia che si conferma il primo partito d’Italia e vanificando le speranze della sinistra di conquistare un ampia maggioranza.
La stessa grinta e determinazione deve caratterizzare, da oggi e per tutta le durata della legislatura (corta o regolare che sia), l’attività dei nostri parlamentari.
Rinunciare a tale grinta e determinazione sarebbe rinunciare a fare la Destra in Italia.

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Massimo,
il risultato all'estero è negativo solo perchè siamo andati in ordine sparso e non come CDL. Abbiamo sbagliato noi, così la sinistra con meno del 40% ha preso 4 senatori su 6. Prendiamocela con i nostri politici, più che con gli italiani. GM

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Massimo, sono DEL TUTTO d'accordo con te !

Secondo il mio parere Silvio ha toppato, dopo essere stati insultati e combattuti dai sinistri è vergognoso che ci si offra al nemico per aiutarlo, come fece Pannella.

Inoltre il fatto di offrire aiuto è un gravissimo errore politico: quando i sinistri affonderanno sotto il peso della loro irresponsabilità ed impopolarità, l'aver dato una mano equivale ad esserne parzialmente complici e quindi a disorientare l'elettorato indeciso; non parliamo poi di quell'esercito immenso che è il NOSTRO elettorato il quale si aspetta di amndare a casa questi debosciati il prima possibile !!!

Otimaster ha detto...

La lista Tremagglia ci è costata circa il 10% in ogni circoscrizione estera se fossimo stati uniti avremmo preso sei senatori su sei.
Purtroppo temo che, come già accaduto in passato, il senso della responsabilità della destra fara si che molti provvedimnenti passeranno al senato grazie al nostro voto.

Lo PseudoSauro ha detto...

Qualcuno mi puo' togliere una curiosita'? E' legittimo o no chiedere la riconta dei voti? E nel caso cio' avvenisse e il risultato cambiasse come dovremmo chiamare quella sceneggiata di pochi giorni fa? Dobbiamo chiamare l'ONU?

Le Barricate ha detto...

Per Pseudosauro: Sì, ma non solo, dovremmo anche mandarli in galera a calci in culo perchè mandanti dei brogli, Ciao.

Anonimo ha detto...

Pare che le scende contestate riguardassero soprattutto voti per l'Unione. Alla fine il vantaggio della sinistra sarà anche maggiore.

E vuoi vedere che ci scappa pure qualche regione al Senato?

Eleonora ha detto...

Io li lascerei affogare nella loro acqua. Mai ad una coalizzazione da entrambe le parti. Pseudo, si è legittimo e dovuto chiedere la riconta sulle schede contestate. Intanto ci siamo ripresi 1096 voti e ce n'erano stati attribuiti solo 96, dicono per uno sbaglio.

Massimo ha detto...

Non mi preoccuperei dei senatori "esteri", ognuno ha le sue attività lontano e non credo saranno molto presenti a Roma, dopo le prime sedute ...