Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

09 aprile 2006

Five more years


Si vota.
Ci sarà tempo fino alle 15 di lunedì 10 per esprimere un voto che dia speranza all’Italia di andare avanti nell’ammodernamento dello stato e nel restituire la libertà ai cittadini.
Libertà dal dirigismo statale.
Libertà dall’oppressione fiscale.
Libertà dagli espropri clientelari.
Libertà dai balzelli odiosi sulla casa e sui morti.
Libertà dal retaggio di una ideologia infame ed assassina che ha portato solo miseria, terrore e morte
.
La sinistra è una piovra che, una volta che infila i suoi tentacoli in qualche struttura, si trasforma in una sanguisuga.
La sinistra l’abbiamo provata nel 1996-2001 e ci ha dato tasse, tasse e solo tasse: irap, eurotassa, rivalutazione degli estimi catastali, tassa sulla salute.
In cambio non abbiamo avuto nulla: non una riforma, non infrastrutture, non una politica estera di prestigio.
In cambio ci sono stati rifilati i co.co.co. e gli l.s.u. (lavoratori socialmente utili) e una pletora di organismi di “controllo”.
Le banche, però, hanno avuto le agevolazioni necessarie alle politiche di fusioni.
La fiat ha ottenuto l’agognata rottamazione che ha ritardato lo scoppio della crisi di idee e di progetto industriale della fabbrica torinese.
E mentre noi pagavamo, le banche registravano utili da urlo e riuscivano ad ottenere sgravi fiscali per le loro operazioni finanziarie che portavano alla distribuzione di lauti benefits ai manager aziendali.
E mentre noi pagavamo le grandi industrie, potevano ricominciare a fare una politica di grandi debiti.
E furono anni di “vacche grasse” mondiali.
Abbiamo anche avuto un Governo di Centro Destra.
Abbiamo avuto 36 riforme: scuola, università, lavoro, pensioni, riduzione delle tasse, abolizione delle tasse sulle successioni, aumento delle pensioni minime, riforma delle comunicazioni via con l’elenco ben noto, persino ai sinistri.
Abbiamo avuto, per la prima volta nella storia del dopo guerra, un Governo di legislatura che ha parlato con una voce sole nel panorama internazionale consentendo all’Italia di riconquistare prestigio e affidabilità con le missioni all’estero dei nostri militari e la stabilità dell’Alleanza con gli Stati Uniti.
Abbiamo avuto, per la prima volta nella storia del dopoguerra, un Governo che mai, mai, ha messo le mani nelle nostre tasche.
Adesso si vota e si sceglie.
Vogliamo far tornare al governo quelli che non aspettano altro che esercitare nuovamente il furto con destrezza aumentando le tasse, ripristinando quelle che Berlusconi ha cancellato e colpendo con odiosi balzelli la morte e la casa ?
Oppure vogliamo continuare sulla strada virtuosa della riduzione della presenza dello stato nella nostra vita e dell’ammodernamento della nostra società ?
Io voto per la mia libertà e per il merito: voto Berlusconi, voto Casa delle Libertà.


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io.

Anonimo ha detto...

forza Silvio,
facce ride five more years

Anonimo ha detto...

Meglio far ridere che far piangere con le tasse.