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No alla deriva

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09 aprile 2008

La Destra riconcilia con la politica

Leggo sempre più frequentemente che questa sarebbe la più brutta campagna elettorale degli ultimi 15 anni.
A me, invece, ha restituito il piacere di fare politica senza misurare le parole per non urtare la suscettibilità dell’alleato liberalcentrino.
In tutti questi anni abbiamo perseguito – io sicuramente – insistentemente la politica di ricercare l’accordo con chi è contiguo.
Abbiamo cercato di costruire un Centro Destra che potesse essere la sintesi di tutte le istanze ideali di questa area.
Abbiamo promosso iniziative per cercare di amalgamare le diversità e far uscire delle risultanti espressioni di una sintesi comune.
Ci abbiamo provato pensando di riuscirci e, finalizzandolo a questo obiettivo, abbiamo rinunciato a proporre alcune delle nostre caratterizzazioni più marcate, sacrificandole a quello che ritenevamo potesse essere il bene comune della coalizione.
Siamo stati interpretati male.
Probabilmente questa disponibilità – che non si è mai manifestata con ugual calore dall’altra parte – è stata interpretata come una resa davanti alla modestia del moderatismo liberalcentrino, in ciò aiutata dal comportamento di chi avrebbe dovuto essere il leader della Destra e che, invece, si è comportato esattamente come lui aveva detto di non essere: una pecora pronta a tornare all’ovile di Berlusconi.
Il tentativo di creare questa grande forza di Centro Destra è fallito nel momento in cui sembrava potesse giungere al traguardo.
Ed è fallito, come abbiamo visto ieri, per il comportamento di Berlusconi, colui che doveva essere il valore aggiunto, che ha preferito l’uovo oggi (la vittoria elettorale) alla gallina domani.
Preso atto del comportamento, che viene reiterato anche in questi giorni nei comizi, nelle interviste sui giornali e in televisione, dobbiamo fare di necessità virtù.
Le tribù della Destra e del “partito di centro, moderato e liberale” prenderanno due strade diverse e non è più necessario moderare le proprie proposte per non incrinare i rapporti con chi non può essere considerato nostro fratello, ma da noi ben distinto e distante.
Ecco perché questa campagna elettorale, rispetto alle precedenti, mi è piaciuta.
Dai miei candidati ho riascoltato quei richiami ai Valori ed agli Ideali che per 15 anni erano stati accantonati o posposti ai libri contabili.
Il comizio di Piazza Maggiore de La Destra/Fiamma Tricolore è tornato ad essere un momento di rilevante cronaca cittadina.
La spartana organizzazione che poteva avere un partito nato da 4 mesi ha rispolverato antichi e mai sopiti ardori militanti, la battuta irriverente che scioglie la tensione, le canzoni dei venti anni.
E’ stata una bella campagna elettorale, perché condotta con lo spirito di chi, comunque vada, sa che la Destra Italiana è rinata, c’è e ci sarà in futuro.
Credo che i consensi in crescita per questa lista che ha trovato in Daniela Santanchè un capopopolo” brillante e combattivo, siano anche lo specchio di una percezione dei cittadini circa il piacere che abbiamo nello svolgere questa campagna elettorale.
Ben diverso dai toni grigi e parrucconi del “partito di centro, moderato e liberale che, mai come in questa occasione, dà ragione a Santanchè quanto equipara “moderato” con “modesto”.
Non posso sapere quale risultato otterremo.
C’è la speranza di un risultato di grande rilievo, ma anche la consapevolezza che gli italiani non sono “cuor di leone”, perché se lo fossero sarebbero il pdl e il pci/pds/ds/pd a dover arrancare per raggiungere il quorum di rappresentanza.
L’unica cosa che so è che abbiamo riconquistato il piacere di fare politica e non ci presteremo a rinunciarvi di nuovo, neppure per qualche poltrona da ministro.
La stagione dell’alleanza con il “partito di centro, moderato e liberale” è terminata, per me, definitivamente, per le politiche, come per ogni altra occasione elettorale.
Potranno esservi singole battaglie per le quali staremo dalla stessa parte (mi auguro che una sia quella per il boicottaggio delle olimpiadi di Pechino) ma funzionali a progetti politici diversi quando non opposti.


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2 commenti:

Ares ha detto...

Mai più con Berlusconi, titolavo ieri. E' da intendersi, anche per me, mai più con i liberali. Destra, solo destra, sempre destra.

Il Temporeggiatore ha detto...

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