Bersani ci sbrana se accostiamo il suo
partito al caso Monte dei Paschi, una banca in cui comanda una
Fondazione i cui consiglieri sono nominati in grande maggioranza (14
su 16) dagli enti locali a guida comunista: 8 li nomina il comune di
Siena, 5 la regione Toscana e 1 la provincia di Siena.
In questa situazione è meglio
assecondare Bersani: il suo partito non ha nulla a che vedere con
Monte dei Paschi.
Ma è facile sbeffeggiare Bersani sul
Monte dei Paschi, le cui vicissitudini sono sotto gli occhi di tutti.
Che dire, però, della telefonata di
Fassino a Consorte ?
"Abbiamo una banca !".
Con il tentativo (abortito) di scalata
alla Banca Nazionale del Lavoro.
E che dire di quanto scrivevano i
giornali nell'ottobre 2005, quando alle "primarie" che
investirono Prodi per la campagna elettorale del 2006 elencavano i "grandi" manager che si erano messi disciplinatamente in fila per fare
la loro marchetta e votare Prodi ?
Bazoli e Passera, rispettivamente
presidente e amministratore delegato di Banca Intesa.
Profumo, amministratore delegato di
Unicredit.
Salza, presidente del San Paolo Imi.
Mancava Geronzi, Banca di
Roma/Capitalia, unico assente e, infatti, vinte le elezioni Unicredit
si pappò Banca di Roma, mentre Intesa e San Paolo Imi si fusero
dando vita all'attuale Intesa Sanpaolo.
E che dire dell'Abi a guida Mussari che
nella seconda metà del 2011 promosse vari documenti delle
organizzazioni dei datori di lavoro, proponendosi come il motore, più
ancora della Confindustria di Marcegaglia, per spingere a quel
cambiamento (altresì chiamato colpo di mano) che costrinse
Berlusconi alle dimissioni per metterci Monti al quale poi diedero
una mano le banche comprando, con i soldi dell'europa, i titoli di
stato italiani ?
Come Conan Doyle faceva dire a Sherlock
Holmes, una coincidenza è solo una coincidenza, due coincidenze
cominciano ad essere una probabilità.
E qui abbiamo più di due, recentissime, coincidenze.
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3 commenti:
Finanza rossa la trionferà (nei cessi pubblici della città) :-).
Quel che trovo ingiusto, è avermi spremuto e svuotato le casse, per andare a ripianare i debiti di un Partito-Banca e Banca-Partito, che non ho mai votato in vita mia.
Questo è il male del gigantismo pubblico, in cui lo stato interviene ovunque e si insinua pesantemente in ogni aspetto della nostra vita. Perchè se i comunisti vogliono impoverirsi per il loro partito e la loro banca, facciano pure, ma non chiedetemi i soldi per pagare le loro paturnie.
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/economia-finanza/844967/Banche-e-assicurazioni--la-lunga.html
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