Gentiloni, Renzi, Padoan e tutto l'allegro governo che si regge sul voto dei voltagabbana perchè non ha mai avuto il voto del Popolo, prosegue incurante delle carrettate di concime che chiunque riesce, motivatamente, a gettargli addosso.
Così persino i referenti del soviet europeo, davanti ai quali si genuflettono in ogni momento, ci hanno confermato che la ripresa italiana è una balla colossale.
Solo perchè i referenti stessi hanno paura di Salvini e di Grillo, evitano di imporre all'Italia le forche caudine che hanno imposto alla Grecia e che Tsipras, chiacchierone inconcludente come Renzi, ha bellamente accettato.
Per ora, però, perchè appena saranno chiuse le urne presenteranno un conto molto salato.
Non si può negare fondamento all'invito rivolto dal commissario finlandese ai politici italiani di "dire la verità ai cittadini".
Renzi e Gentiloni, pur di accalappiare qualche voto tra i più sprovveduti, stanno elargendo soldi che non ci sono.
E nonostante un aumento del prodotto interno lordo trainato dalla ripresa generale dei mercati internazionali, aumenta anche il nostro debito pubblico, che ormai si è lasciato alle spalle quota duemila (miliardi di euro di debito) e viaggia allegramente verso il baratro dei tremila miliardi di euro.
E quelli non si fermano con le promesse e con qualche ulteriore spesa, tra gli aumenti all'esercito degli statali, le mancette agli imprenditori e l'allentamento dei vincoli sulle pensioni.
Intanto il soviet prepara la stangata post elettorale, con un giro di vite sulla nostra stessa libertà di ritirare i nostri soldi dalle banche, sotto attacco con la scusa dei crediti in sofferenza.
Però i nomi dei grandi debitori, quelli che hanno affossato le sette "sorelle" del credito (a cominciare del Monte dei Paschi di Siena) sono gelosamente custoditi.
Meglio, molto meglio, distogliere l'attenzione e parlare di calcio, magari per mettere l'inconcludente Veltroni al posto di Tavecchio e occupare così un'altra casella ?
E se il calcio non basta c'è sempre il mantra dell'antifascismo, rispolverando i reati di opinione per impedire che qualcuno, ragionando liberamente, possa far capire ad un numero sempre maggiore di persone che "il re è nudo".
Renzi e Gentiloni, pur di accalappiare qualche voto tra i più sprovveduti, stanno elargendo soldi che non ci sono.
E nonostante un aumento del prodotto interno lordo trainato dalla ripresa generale dei mercati internazionali, aumenta anche il nostro debito pubblico, che ormai si è lasciato alle spalle quota duemila (miliardi di euro di debito) e viaggia allegramente verso il baratro dei tremila miliardi di euro.
E quelli non si fermano con le promesse e con qualche ulteriore spesa, tra gli aumenti all'esercito degli statali, le mancette agli imprenditori e l'allentamento dei vincoli sulle pensioni.
Intanto il soviet prepara la stangata post elettorale, con un giro di vite sulla nostra stessa libertà di ritirare i nostri soldi dalle banche, sotto attacco con la scusa dei crediti in sofferenza.
Però i nomi dei grandi debitori, quelli che hanno affossato le sette "sorelle" del credito (a cominciare del Monte dei Paschi di Siena) sono gelosamente custoditi.
Meglio, molto meglio, distogliere l'attenzione e parlare di calcio, magari per mettere l'inconcludente Veltroni al posto di Tavecchio e occupare così un'altra casella ?
E se il calcio non basta c'è sempre il mantra dell'antifascismo, rispolverando i reati di opinione per impedire che qualcuno, ragionando liberamente, possa far capire ad un numero sempre maggiore di persone che "il re è nudo".
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