Un sonnolento lunedì dell'Angelo, senza quotidiani, ma con le solite chiacchiere radiotelevisive, dove i giornalisti cercano di orientarsi per accreditarsi con i nuovi padroni, se mai ci saranno, soprattutto in rai dove le grandi manovredi riposizionamento sono cominciate con i primi exit poll del 4 marzo.
Allora si sentono ipotesi che dicono come gli arroganti e boriosi "esperti" non abbiano ancora assimilato la lezione del voto di un mese fa.
Si tornano ad ascoltare parole per un governo "istituzionale" magari guidato da un parruccone che sicuramente ha votato per i perdenti e, quindi, non può rappresentare la nuova Italia sorta nelle urne.
Io vorrei tornare al voto a giugno.
Credo che il Centro Destra, al 37%, sia ad un passo dalla maggioranza assoluta, basta poco.
Ma se Salvini, la Meloni e Berlusconi decideranno per un governo, purché sia rispettato l'indirizzo programmatico che abbiamo votato im maggioranza sia pur relativa (meno tasse, via gli immigrati, più sicurezza, recupero della Sovranità e della Identità Nazionale) allora che sia un governo politico.
Se proprio necessario anche presieduto da Di Maio, ma solo per metà legislatura, l'altra metà tocca a Salvini.
Ma no, mai, un governo "istituzionale", che risponda a Bruxelles e sia presieduto da un parruccone appartenente alla gerontocrazia del vecchio e superato "arco costituzionale".
Sarebbe un affronto a tutti gli elettori che, in maggioranza (assoluta), hanno votato per un camniamento radicale.
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