In Ungheria Viktor Orban ha nuovamente vinto le elezioni e per la terza volta consecutiva sarà Premier.
Una campagna elettorale contro l'immigrazione e contro le interferenze di Soros e delle consorterie affaristico finanziarie mondialiste.
Fino a ieri i media, continuando nella politica di disinformazione attuata anche con la Brexit e con le elezioni presidenziali americane, hanno puntato sulla grande affluenza per ipotizzare che Orban non riuscisse a conquistare la maggioranza assoluta.
Questa mattina, nei primi giornali radio e nella lettura della rassegna stampa, si accontentano di sperare che non raggiunga i due terzi dei seggi.
Dicono (ma non approfondiscono) che il secondo partito più votato è stato il Jobbik, di estrema destra, ancora più radicale di Orban, con oltre il 20%.
Un po' come se in Italia la Lega prendesse il 49% e Forza Nuova il 20%, lasciando i cattocomunisti sotto il 20.
Il 70% degli Ungheresi approva quindi, con diversi gradi di radicalizzazione, la politica sovranista e nazionalista del loro governo.
Guarda caso è una percentuale uguale alla somma, in Italia, del Centro Destra e dei grillini.
C'è voglia, nel mondo, di Libertà che si manifesta, in primo luogo, con il recupero della propria Identità e Sovranità Nazionale.
A casa mia, comando io, non l'unione sovietica europea e non accetto che qualcuno mi imponga di ospitare chi non voglio (breve nota a margine: hanno beccato uno "radicalizzato" a Trieste. Sarebbe un "italiano di origine algerina". La verità è che è uno della seconde generazione di immigrati. Meditiamoci.).
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