I quotidiani e le trasmissioni di presunta informazione di radio e televisioni, sono pieni di fosche previsioni, che rappresentano però il sogno degli stessi partecipanti, tutti desiderosi di veder fallire il governo giallo-verde.
Leggerli, ascoltarli e vederli rosicare in televisione mi appaga.
Lo ha scritto anche Veneziani nel già citato La Lega dei Fratelli d'Italia quando scrive "c’è la soddisfazione nel vedere i perdenti, la sinistra squagliata,
l’establishment colto da lievi crisi di panico, i Papi, i Presidenti,
gli Illustrissimi che fanno l’opposizione… È un po’ il piacere sadico
che provammo con la vittoria di Trump, che fu sopratutto la sconfitta di
quell’America padrona, di quelle 4 o 5 famiglie che comandano, di quel
mondo liberal, radical, affetto da razzismo etico e culturale.".
E se Veneziani poi prosegue domandandosi se "basta la soddisfazione di vedere i perdenti per gioire dei vincenti al governo?" (la risposta, ovvia, è no, ma è comunque qualcosa di meglio rispetto a quello che avevamo prima) è impagabile la faccia che un ospite perenne (forse avrà un contratto da comparsa) di Sky Tg24 Economia mostra ogniqualvolta è presente.
Si tratta di tal Marattin (o forse Barattin, ma credo sia con la "M" e così lo scrivo di seguito), ora parlamentare del pci/pds/ds/pd, renziano inossidabile al di là di ogni evidenza e per cinque anni a Palazzo Chigi come consigliere economico dei vari presidenti che si sono succeduti (personalmente, visti i risultati, avrei detto a simili consiglieri: grazie, accomodatevi in panchina perchè so sbagliare da solo e non li avrei certo gratificati con il seggio parlamentare, ma forse è così che quel partito intende darsi la "bella morte").
Questo Marattin, dunque, quando era a Palazzo Chigi si presentava tronfio e ottimista sul futuro, accusando le opposizioni di essere menagrami e adesso non perde occasione per preconizzare lui sfaceli di ogni genere e si vede chiaramente che, ogni giorno, si reca in pellegrinaggio in qualche santuario per chiedere la grazia che vengano esaudite le sue gufate.
Al confronto, un onesto e concreto padano come il sottosegretario Galli, ha fatto la figura del concreto oste di trattoria, replicando con chiara semplicità, senza andare sopra le righe, senza isterie, come se si trattasse del Gigante buono della pubblicità che affrontava con grande tranquillità il perfido Jocondor.
Ecco, in simili circostanze sì che "basta la soddisfazione di vedere i perdenti".
Poi, certo, l'auspicio è che Salvini metta in pratica quel che afferma e sembra che i fatti seguano le parole.
E' accaduto con l'immigrazione, sta accadendo con la Famiglia e il ritorno di mamma e papà, vedremo a novembre se sarà così anche per la flat tax e la rottamazione della Fornero che, se avessero un impatto da subito, anche solo iniziale, rappresenterebbe una autentica soddisfazione, a prescindere dalla faccia di tutti i Marattin d'Italia e del mondo.
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