Il Ministro degli Interni Matteo Salvini, convinto come è delle sue buone ragioni, ha dichiarato di voler rinunciare all'immunità.
E' un errore, anzi un errore multiplo.
1) rinunciando all'immunità si consegna, inerme, nelle mani delle toghe;
2) rinunciando all'immunità si sottrae al mandato che gli abbiamo conferito con il voto, spostando la questione da politica, come è, a giuridica, andando a giocare in casa delle toghe;
3) rinunciando all'immunità rende vano un principio cardine della democrazia per cui nessuno deve e può essere perseguito per gli atti e le opinioni politiche espresse nel corso del suo mandato;
4) rinunciando all'immunità si sottomette ai magistrati invece di contestarne la tracimazione in politica;
ma, soprattutto, se rinunciasse all'immunità perderebbe e ci farebbe perdere l'occasione per dimostrare, con il voto del senato contrario alla sua incriminazione, per rendere evidente la tracimazione delle toghe in politica, della loro inaffidabilità e del loro assoluto distacco da ogni giustizia amministrata "in nome del Popolo".
A favore del processo a Salvini, infatti, voterebbe solo il catto sinistrume presente nel pci/pds/ds/pd e in leu e lo smacco delle toghe sarebbe reso evidente da una bocciatura della richiesta non per un pugno di voti, ma dall'80% dei rappresentanti del Popolo eletti il 3 marzo scorso.
Infatti oltre alla maggioranza governativa, Salvini potrebbe contare sui voti di Fratelli d'Italia e persino di Forza Italia, creando i presupposti per una controffensiva della Politica verso la magistratura, come non si era resa mai possibile negli ultimi 30 anni.
Anche sotto un profilo politico, quindi, Salvini NON dovrebbe rinunciare all'immunità, continuando la sua battaglia contro l'immigrazione.
Una battaglia non per ripartire i clandestini altrove ma sempre in Europa, ma una battaglia per bloccare i clandestini in Africa prima che partano per l'Europa.
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1 commento:
Credo che il tema della ripartizione in quote, sia stata trattata nell'incontro tra Orban e Salvini. E il primo ha grande chiarezza sul fatto che Europa non deve poter dire Paneuropa.
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