Con un altro pezzo magistrale, Marcello Veneziani scova nelle migliori Radici del nostro Popolo una vicenda attualissima e che fornisce un insegnamento per il futuro.
Non ripeto quel che, meglio di me, Veneziani racconta, ma ne voglio trarre una morale.
Basta divisioni.
Forza Italia, come partito, è perso perchè ormai nelle mani di gente come Tajani che, pensando al suo futuro nel dopo Berlusconi, sta già dissodando il terreno per un seggio alla Casini o alla Lorenzin.
Ma il pci/pds/ds/pd, già in crisi di suo, non potrà certo dissanguarsi per dare spazio ai transfughi del Centro Destra e, d'altro canto, ho troppa considerazione di altri personaggi ancora in Forza Italia, per pensare che possano adeguarsi pur comprendendo benissimo che la loro apprezzabile lealtà al Cav viene utilizzata per finalità contrarie aggli interessi dell'Italia e degli Elettori del Centro Destra.
Quindi porte aperte agli ultimi "giapponesi" del Cav, nel quadro di quella che potrebbe essere una Federazione di partiti, movimenti e individui che faccia perno su Lega e Fratelli d'Italia: la Lega dei Fratelli d'Italia.
Una Federazione che possa coalizzare tutti coloro che si riconoscono in quello che il cattosinistrume con la bava verdastra alla bocca definisce "Sovranisti, Populisti, Identitari" quando è in buona e vuole mostrare il volto pacifinto, ma ai quali pensa come "Razzisti, Fascisti, Xenofobi, Omofobi", cui togliere ogni diritto, ogni lavoro, ogni possibilità di parole.
Come stanno cercando di fare nella rai pubblica contro Marcello Foa e contro chiunque possa essere designato con le idee professate da Foa.
Come se la rai fosse "cosa loro".
Allora per difenderci, per contrattaccare, per solidarizzare con i nostri simili aggrediti, licenziati, bannati, dobbiamo unirci, tutti: la Lega dei Fratelli d'Italia, ma anche della parte migliore di Forza Italia, di CasaPound, di Forza Nuova.
Una forza sicuramente consistente, forse non la maggioranza assoluta, forse solo quella relativa.
Ma uniti possiamo far risorgere la nostra Nazione dopo anni di sudditanza alle consorterie internazionaliste d'Europa e delle organizzazioni mondiali, economiche e non.
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