La stampa di regime riporta con note di severo biasimo la rilevazione che indica come gli Italiani che non credono alla shoa siano passati dal 2 al 16 per cento.
Scrivono di insulti alla Segre da parte di un vigile (ovviamente finito sotto sanzione) e riportano con grande rilievo le stelle di Davide disegnate accanto ai campanelli di alcuni cittadini.
La risposta, secondo loro è una ulteriore, massiccia dose di retorica e liturgia antifascista.
Secondo me, invece, è proprio l'indigestione di antifascismo che spinge alla reazione contraria.
Quando ero un ragazzino, non c'era tutta questa celebrazione antifascista e non si registravano atti antisemiti.
Credo proprio che lo tsunami di giorni della memoria, discorsi, cerimonie e la sovraesposizione degli "ultimi sopravvissuti", siano un boomerang.
Ma loro insistono, contenti loro, contenti tutti, ma non vengano poi a piangere sul latte versato.
2 commenti:
No, no, la risposta si limita ad essere un'altra overdose di retorica e memorie imposte, ma una vera e propria commissione di controllo (commissione Segre) in funzione di psicopolizia. Una sorta di Ceka del Pensiero Unico. E guai a chi pratica il cosiddetto "odio" on line. Odiare è consentito solo a sinistra.
PS: volevo dire "NON si limita".... Ho dimenticato il "non".
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