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20 marzo 2025

La Meloni manda al manicomio i cattocomunisti

Per mesi i cattocomunisti, ad ogni flatulenza, chiedevano che la Meloni riferisse in parlamento.

Quando la Meloni si è presentata, martedì e mercoledì, i cattocomunisti ne sono usciti con le ossa rotte e in pieno delirio (n)eurale.

Ieri ho pubblicato le integrali comunicazioni e repliche della Meloni al Senato, perchè le versioni dei "professionisti dell'informazione" non sono affidabili, spesso un taglia e cuci per finalizzare il tutto alle marchette ideologiche cui sono quotidianamente chiamati, quindi è opportuno, avendone l'opportunità, ascoltare direttamente la fonte.

Oggi mi permetto di pubblicare il collegamento al sito del Senato con il testo integrale del Manifesto di Ventotene perchè ognuno legga se le frasi citate dalla Meloni e che hanno aperto le porte all'isterica reazione dei cattocomunisti, siano vere o false.

E poichè sono tutte vere, ognuno deve rispondere se la "sua" europa possa essere compatibile con le affermazioni quali "La rivoluzione europea ... dovrà essere socialista" (e ricordo che fino al 1989, quando si parlava di socialismo si mascherava il comunismo, cioè il socialismo reale dell'Unione Sovietica) oppure "La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio", che sono riassunte nello specchietto che pubblico e che è scansionato dalla copia odierna de La Verità.

Chiunque abbia l'onesta intellettuale di riconoscersi nella Civiltà Occidentale, nel modello di nazioni libere e democratiche che la Civiltà Occidentale ha implementato, non può che concordare con la Meloni nel respingere quella visione di europa, sovrapponibile al socialismo reale della defunta Unione Sovietica che non deve risorgere a Bruxelles.

La Meloni ha detto quel che tutti sappiamo e pensiamo e lo ha detto nel modo più semplice e concreto possibile: citando le parole stesse del Manifesto di Ventotene.

Ed è proprio questo che ha mandato al manicomio i cattocomunisti: l'impossibilità di replicare, perchè la Meloni ha ragione.

Per me ogni opinione è legittima, quindi ogni opinione, anche quelle cattocomuniste che sono quanto di più lontano dalle mie possa esistere, hanno diritto ad esistere, ad essere diffuse, conosciute, sostenute.

A condizione di reciprocità.

La Meloni non ha fatto altro che applicare questo semplice criterio per cui se viene organizzata una piazza cattocomunista per sbandierare il Manifesto di Ventotene, lei ha titolo e libertà per dare rappresentanza a tutti quelli che non condividono le idee di quel testo.

E infatti le reazioni che leggo su X sono di grande compattezza, anche da parte di coloro che, in tutti questi mesi, hanno criticato "da destra" la Meloni, accusandola di intelligenza con il nemico cattocomunista, ma adesso devono riconoscere che è stata capace di marcare la differenza, dimostrando che sa occupare quel ruolo molto meglio degli ultimi sei che l'hanno preceduta.

Ed anche chi la critica "da destra" perchè troppo morbida nel contrastare l'assolutismo europeista, perchè sostiene Zelensky, devono riconoscere che è di gran lunga meglio questo lento percorso di risanamento della nostra società con la Meloni che tornare a capofitto nell'inferno del politicamente corretto che avremmo con la Schlein o con chiunque dovesse ricoprire il ruolo che oggi è della Schlein e che fu di Draghi, Conte, Gentiloni, Renzi, Letta e Monti.

Ai cattocomunisti sono saltati i nervi perchè, davanti a delle argomentazioni fondate sul testo (che molti di loro non hanno neppure letto) non hanno la possibilità di replicare e, come sempre, quando uno è impossibilitato a rispondere perchè non ne ha le basi, reagisce rovesciando il tavolo della discussioni, si mette a frignare, sbatte i piedini per terra e i pugni sul banco del parlamento.

Anche ieri la Meloni ha dato piena rappresentanza a quella parte d'Italia che pur non venendo considerata dalla cappa intellettuale, politicamente corretta che si parla addosso sui giornali, in radio e televisione, è la spina dorsale produttiva della Nazione e chiede la Libertà di poter continuare ad esserlo, in Sicurezza.

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