Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

01 aprile 2010

Tanti auguri

Mentre la sinistra prosegue nella sua passione che non dura una sola settimana, ma mesi e anni, il Centro Destra festeggia la resurrezione, che poi è una conferma, del suo Leader Silvio Berlusconi.
Nonostante le “gufate” di Bersani & soci, il Premier non mostra segni di logoramento, declino o tramonto e, anzi, tutte le profezia in tal senso si sono ritorte contro gli impiegati del partito che fu di sede alle Botteghe Oscure (nomen omen).
A questo punto è evidente che solo Berlusconi potrà eliminare anzitempo Berlusconi, se non darà seguito alla posizione forte e condivisa dal Popolo Elettore per inseguire il consenso della sinistra che mai e poi mai riconoscerà alcun merito al Premier.
Quindi tanto vale rinunciare da subito ad ogni approccio bipartisan per perseguire quelle riforme di cui tanto si è parlato.
Riforme che non potranno essere di rilievo se le si concordasse con la sinistra, cosa che provocherebbe un inevitabile compromesso, magari con la rinuncia di molti punti qualificanti.
Non ceda dunque Berlusconi al narcisismo di vedersi elogiato sulla stampa di sinistra e si accontenti del consenso maggioritario del suo Popolo.
In questo un ruolo importante potrà averlo la Lega che già con i suoi due Governatori (Cota in Piemonte e Zaia in Veneto) sembra voler capeggiare la riscossa di chi è per la Vita contro chi non ha della Vita lo stesso concetto sacrale.
E non si dimentichi la Lega che ha mietuto consensi per la percezione della sua ostilità verso l'immigrazione, verso la criminalità e verso la degenerazione dei costumi che mettono in pericolo la solidità morale della Nazione.
Per ora è una percezione, ci aspettiamo che si trasformi in legge cogente.
Così come ci aspettiamo di avere una giustizia amministrata da personale imparziale e uno stato che ci sia amico e non gabelliere.
Tanti auguri, quindi, a Berlusconi, ai suoi Ministri ed ai suoi Governatori perchè sappiano tradurre in pratica, presto e bene, il sentimento profondo di quella maggioranza di Italiani che li hanno votati.
Buona Pasqua a tutti.

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31 marzo 2010

Prova di forza contro il soccorso rosso

Sarebbe troppo facile scrivere un post ridicolizzando i tentativi di Bersani di proiettare l'immagine di una “non vittoria”.
E' invece opportuno sollecitare il Governo, che ha ricevuto un rinnovato e forte mandato dal Popolo Sovrano, a proseguire sulla strada intrapresa senza farsi fuorviare dal soccorso rosso che si è già oggi manifestato con il rifiuto di Napolitano a firmare il ddl sul lavoro.
Napolitano ha esercitato un suo legittimo potere rimandando la legge alle camere, ma queste potranno ugualmente esercitare un loro legittimo potere rivotandola così come è e, in base all'art.74 (credo …) della costituzione nata dalla resistenza antifascista ...bla … bla … bla … la legge deve essere promulgata.
Oppure Napolitano si dimetta.
Non mi piacciono le prime dichiarazioni possibiliste di Sacconi, che dice di essere pronto alle modifiche per tener conto delle osservazioni di Napolitano.
In questo modo gli si concede un potere di veto che si trasforma in un autentico soccorso rosso nel momento in cui gli stessi dirigenti del pci/pds/ds/pd annaspano nel tunnel senza trovare l'uscita.
Non ho votato Lega perchè poi il Governo lanci ciambelle di salvataggio ad una opposizione che è riuscita persino a far sembrare un gigante Di Pietro che, invece di accampare scuse, ha dichiarato che le elezioni sono state vinte dal Centro Destra.
Il mio timore è che Berlusconi, persona generosa, dimentichi, nella soddisfazione del risultato, tutto quello che la sinistra gli ha fatto passare in questi mesi e tenda la mano a Bersani & soci.
Invece bisogna andare avanti come una panzerdivision e rivoltare come un calzino l'Italia delle consorterie, delle lobbies e dei poteri forti.
Diversamente, tra un anno o meno, saremo al punto di partenza con Napolitano che rallenta il processo riformatore, con Fini che si mette di traverso, con i media di sinistra che costruiscono storie sulle voci e con le toghe rosse che costruiscono teoremi dopo aver intercettato mezza Italia.

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30 marzo 2010

Premiata Ditta Berlusconi & Bossi

Il Centro Destra ha vinto.
Contro ogni pronostico.
Contro il partito delle toghe rosse.
Contro gli scandali architettati.
Contro i talebani dei continui “no”.
Contro persino lo scippo della lista a Roma.
Contro le quinte colonne interne.
Contro i laicisti anticlericali.
Contro nani e ballerine che, con i soldi di tutti, mettono in piedi trasmissioni faziose che fomentano solo l'odio.
Se un mese fa, prima dello scippo della lista pdl a Roma, mi avessero proposto l'odierno risultato, sarei stato insoddisfatto per l'elezione della Polverini.
Dopo la vicenda della lista romana, invece, riesco a provare piacere persino nel vedere la Polverini presidente del Lazio, anche perchè credo che lei stessa debba riconoscere che la sua elezioni è merito di Berlusconi (a un po' anche di Bossi) che l'ha sostenuta, mettendo in campo tutto il suo peso, mentre il suo originario mentore, Fini, al primo scoglio, si faceva di nebbia pronto a calare sulle ipotizzate spoglie di Berlusconi.
In Piemonte, invece, è stato Bossi a crederci sin dall'inizio, mettendo in campo uno degli uomini migliori della Lega.
In Veneto più di un elettore su tre vota Lega.
Lega che anche in Emilia supera il 10%, sfiorando il 14%.
Da non nascondere la vittoria del Centro Destra alle provinciali di L'Aquila a dimostrazione del buon lavoro svolto nel dopo terremoto: una smentita secca dei tentativi di infangare Bertolaso e, con lui, Berlusconi.
Berlusconi ha avuto ancora una volta ragione nell'impostare la campagna elettorale come un referendum sulla sua persona e sull'operato del governo.
Il Popolo Sovrano lo ha, per l'ennesima volta, assolto dalle accuse che, come ad ogni elezione, gli sono piovute addosso.
Grandi sconfitte le procure rosse, la sinistra viola (oggi di rabbia), i laicisti anticlericali e le loro quinte colonne all'interno del Centro Destra che hanno sposato la tesi dell'incapacità nella vicenda della lista scippata a Roma belando nel gregge, invece di combattere la buona battaglia per il diritto al voto.
E che questo aiuti anche a individuare quelli sui cui Berlusconi potrà fare affidamento, da chi, nascondendosi dietro forme leziose di inutile intellettualismo fine a se stesso, ha mostrato la sua "affidabilità" nei commenti sulla vicenda della lista romana del Pdl, sposando da subito e in toto la tesi della sinistra sulla "incapacità" dei dirigenti del Centro Destra.
Sconfitti anche tutti coloro che pensavano di partire da importanti regioni come Lazio e Piemonte per lanciare l'ennesimo attacco contro la Famiglia e la Vita.
Se guardiamo alle venti regioni italiane, adesso dieci sono amministrate dal Centro Destra: Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sardegna.
Sette amministrate dalla sinistra: Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Puglia, Basilicata.
Una (Sicilia), vinta dal Centro Destra che ha da anni una solida maggioranza, dipende dall'umore di Lombardo.
Due (Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige) sono particolari per la presenza di liste autonome come la Unione Valdotaine e la Svp.
Ma già da questo panorama, considerando popolazione, dimensione delle regioni e loro reddito, si può capire come il Centro Destra consolidi la sua maggioranza e la sua capacità di rappresentare il sentimento della maggioranza degli Italiani.
Berlusconi è ben lungi da quel tramonto, da quel declino che, ad ogni elezione, sognano i suoi vari oppositori: da Ochetto a Bersani.
Oppositori che questo 28 marzo 2010, come 16 anni fa nel 1994, hanno fatto la stessa figura dei pifferi di montagna: vennero per suonare e furono suonati.
Adesso Berlusconi, d'accordo con Bossi, deve dare attuazione ai programmi:
meno tasse,
blocco dell'immigrazione,
no alle derive morali,
riforma della giustizia,
basta con i programmi televisivi pagati da tutti ma faziosi fin nel midollo.
L'amore vince sempre sull'odio.

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29 marzo 2010

Avere,esprimere e diffondere una opinione non è reato

Mentre attendiamo l'arrivo di numeri solidi per poi commentare (domani) l'esito elettorale, mi piace porre in evidenza l'articolo odierno di Marcello Veneziani ne Il Giornale .
E' da un po' che nei miei post (ultimo qui ) pongo al primo posto la necessità di garantire la libertà di opinione.
La Libertà di esprimere il nostro pensiero, di esprimere una opinione è seriamente minacciata dal “politicamente corretto”.
Un sistema che vorrebbe non solo imporci come pensare, ma anche quali vocaboli usare.
Un sistema che vorrebbe costringerci ad accettare per normale quel che normale non è.
Un sistema che devasta il libero e civile confronto, scagliando anatemi contro chi non si adegua al pensiero debole delle lobbies.
Ben vengano, quindi, gli articoli come quelli di Veneziani che, ancora una volta, si dimostra il capofila degli Uomini di Cultura della Destra.
Avere, esprimere e diffondere una opinione non può essere un reato.

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28 marzo 2010

Il voto e poi continuare la buona battaglia

Meno di 24 ore e sapremo se la campagna d'odio contro Berlusconi e il Centro Destra ha avuto effetti anche politici e non solo nelle menti malate di chi spedisce buste esplosive o con proiettili o polverine strane, oppure se gli Italiani avranno opposto alla violenza lo scudo del voto e della rinnovata fiducia a Berlusconi.
In ogni caso, da domani sera il Governo avrà tre anni di tempo per sbaraccare tante incrostazioni che ingessano la nostra società.
Potrà essere facile o difficile a seconda del risultato che uscirà dalle urne, ma dovrà comunque essere fatto o, meglio, iniziato, perchè il tempo per costruire una Italia migliore sarà molto lungo.
Ogni elenco è sempre indicativo e mai esaustivo, perchè le priorità dipendono dalla sensibilità e dalla esperienza di ciascuno e anche dalle circostanze esterne.
Provo comunque a stilare un elenco di cinque temi che anteporrei agli altri.

Giustizia
Una rivoluzione totale nelle leggi, nei regolamenti della magistratura, nel reclutamento dei magistrati, nei rapporti tra potere politico e magistratura che riequilibri a favore del primo perchè trova la sua legittimazione non in un concorso, ma nella Sovranità Popolare.

Immigrazione
Valorizzazione delle nostre Radici e della Identità Nazionale, quindi allungamento dei tempi per la concessione della cittadinanza a chi non può conseguirla per ius sanguinis.
Ugualmente nessun elettorato attivo per chi non ha la cittadinanza e nessun elettorato passivo per chi non ha la nazionalità italiana.
Proseguimento della politica dei respingimenti e accertamenti a tappeto sugli immigrati già presenti in Italia.

Tasse
Abolizione completa dell'Ici, del canone rai, del bollo auto.
Riduzione delle aliquote Irpef per tendere ad una flat tax non superiore al 10%.
Risparmi ottenuti con l'abolizione delle elargizioni a categorie, giornali, nani e ballerine e con il far pagare i servizi di cui si usufruisce (spostare cioè la tassazione dall'individuo ai consumi).

Sicurezza
Certezza della pena e della sua durata fino al completo esaurimento della condanna.
Libertà per i cittadini di nazionalità italiana che siano incensurati di portare armi per difesa personale.
Allargamento delle previsioni della legittima difesa.

Moralità
Restaurazione dei principi che hanno informato la nostra società e la nostra civiltà fino agli anni sessanta del novecento.
La Vita come bene indisponibile dal concepimento alla morte.
La Famiglia, l'unica che possa essere tale con la unione di un Uomo e una Donna, come nucleo fondamentale e di base della società.

Sono le mie idee che non corrispondono completamente a quelle dei partiti in campo, ma ve ne sono alcuni che, più di altri, vi si avvicinano.
Per questo ho votato per il Centro Destra, scegliendo Lega.

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27 marzo 2010

I frutti dell'odio

Ho visto il video di uno scontro verbale tra Daniela Santanchè e Livia Turco (non credo sia necessario precisare quale sia l'immagine dell'una e quale dell'altra ...).
Questa ultima giocava in casa (rai3) e da studio (Santanchè era collegata in video).
Ad un certo punto la Turco si è trasformata in una Erinni (non che prima fosse tanto meglio della Bindi e della Bresso …) urlante e balbettante.
Davanti ad una Santanchè che, dopo aver cercato di replicare pensando di essere stata invitata ad una tribuna politica e non al mercato del pesce, faticava a restare seria davanti a simile, manifesta, tracotante impotenza, la Turco ha cominicato a ripetere ossessivamente che era stanca di sentir parlare di valori.
Le credo.
A sinistra neppure sanno cosa siano i Valori, l'Identità, le Radici, gli Ideali.
E lo vediamo e leggiamo tutti i giorni.
A sinistra sanno solo criticare (quando va bene), urlare (quando non sanno cosa dire), insultare (quando cercano di sopraffare la controparte), manipolare (basti pensare a Bersani -ministro nei governo più vampireschi che l'Italia ricordi – che accusa Berlusconi di aver aumentato le tasse) e, per l'appunto, tassare.
Così oggi abbiamo la notizia che sono arrivati i frutti di tanta rabbia, essendo tornati gli argomenti tipici del terrorismo, fomentato e aizzato da una campagna d'odio senza precedenti attuata contro il Centro Destra.
Una busta contenente una misteriosa polverina indirizzata a Berlusconi, cui non hanno fatto mancare anche una busta con un bossolo.
Una busta esplosiva, invece, è scoppiata tra le mani di un addetto postale ed era indirizzata alla sede della Lega.
Altre tre, ottime ragioni per votare Lega e per sostenere Berlusconi.

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26 marzo 2010

Una scelta di civiltà

Domenica si vota.
Il sottoscritto ha già dichiarato come voterà: Lega come lista e Anna Maria Bernini (pdl) come presidente della regione Emilia Romagna.
E' il voto che reputo migliore e più vicino alle mie idee nel panorama delle liste e dei candidati esistenti.
Inutile dire “se ci fosse” … non c'è e la scelta è questa volta sin troppo ristretta, appena due partiti: pdl e Lega come lista, e inesistente per la presidenza non essendoci altri candidati votabili.
Certo io ribadisco che il mio partito “ideale” sarebbe quello con le radici di An, con le idee che professa la Lega e con Berlusconi Leader … ma non si può avere tutto dalla … politica.
Piuttosto è opportuno ricordare il perchè di una scelta di campo, anche alle regionali, come se fossero politiche.
Innanzitutto perchè in Italia anche la minima chiamata alle urne trova chiosatori in chiave macropolitica, così un calo del Centro Destra verrebbe interpretato come un indebolimento del Governo e i nemici della stabilità, i nemici del Popolo, i “poteri forti”, eserciterebbero nuove pressioni su elementi infidi, che allignano anche all'interno del Centro Destra, per spingere ad un ribaltone.
Poi perchè Berlusconi si è impegnato in prima persona, è stato, come al solito, azzannato dalle procure e votare per il Centro Destra significa dargli più forza per combattere la buona battaglia per la rivoluzione della giustizia in Italia.
Quindi perchè gli altri sono di gran lunga peggio e li abbiamo già sperimentati e, nonostante tutto, Bersani ha la faccia tosta di accusare questo governo di aver aumentato le tasse !
Un governo che, viceversa, non ha messo le mani nelle nostre tasche e, anzi, ha cominciato ad abolire l'Ici sulle prime case.
E, poi, chi lo dice ?
Uno come Bersani che ha fatto parte dei governi maggiormente gabellieri che abbiamo avuto, quelli presideduti da Prodi, che hanno fatto del vampirismo e della delazione fiscale un marchio di fabbrica (la loro).
E qui veniamo ad un ennensimo “perchè votare Centro Destra”.
La sinistra ha ormai sposato le cause più assurde, a cominciare da quella del “politicamente corretto” che vorrebbe imporre a forza di leggi, decreti, imposizioni.
Quindi votare per il Centro Destra significa mantenere accesa la fiaccola della Libertà:
di parola,
di associazione,
di stampa,
di propaganda,
di pensarla e comportarsi diversamente dalla massa grigia ed opprimente
che, lobotomizzata di suo, vorrebbe estendere a tutti tale caratteristica perchè tutti si adeguino a criteri uguali (a quelli imposti da consorterie elitarie e snob).
Quindi, diversamente dal “pensiero debole” di cui sopra il voto al Centro Destra è un voto per la Libertà e per il futuro della nostra Civiltà.
Perchè solo se verranno respinti i disvalori che vorrebbero propinarci i tedofori della sinistra, potremo avere un futuro degno del nostro passato.
E l'esempio più eclatante lo abbiamo in questi giorni con il penoso rinvio di ogni decisione da parte della corte costituzionale sulle eccezioni relativi agli articoli del codice civile che prevedono (e vorrei vedere il contrario !) che il matrimonio esista solo tra un Uomo e una Donna.
Una Nazione sana, un Popolo forte, avrebbero espresso una corte che non avrebbe dovuto impiegare più di un minuto per respingere le pretese delle associazioni omosessuali, difendendo il Valore della Famiglia, l'unica che esista e l'unica ad essere il nucleo fondante di ogni società e di ogni civiltà.
Ecco il voto al Centro Destra, anche in questa occasione, non può che essere utile a spingere sulla retta via la nostra società, perchè non disperda quei Valori (Vita, Famiglia, Giustizia, Identità, Radici, Libertà) che hanno fatto grande la nostra Civiltà.
Il voto al Centro Destra è, alla fine dei conti, una scelta di civiltà.


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25 marzo 2010

Chiudere tutti i talk show politici in Rai

A Trani, in una regione cui appartiene uno dei più organizzati gruppi malavitosi: la Sacra Corona Unita, un gruppo di ben quattro pubblici ministeri si è occupato di indagare il Premier, prima di trasferire tutto a Roma, che ha contestato con vivacità, al telefono, il contenuto e la presenza in video, sulla televisione pubblica pagata con i soldi di tutti, di trasmissioni e personaggi faziosi e a lui ostili.
Sarebbe interessante sapere quanti magistrati - stante la gridata carenza di organici - si sono impegnati, negli anni, a cercare di azzannare ai garretti Berlusconi, invece di occuparsi di questioni importanti, apolitiche e prive della luce dei riflettori
Veniamo comunque al caso odierno, emerso, guarda che coincidenza !, a due settimane dal voto regionale.
Berlusconi ha contestato il contenuto di trasmissioni politiche della rete pubblica e ne ha chiesto la soppressione.
Sono d’accordo con Berlusconi.
Santoro, Floris, Dandini, Fazio e compagni hanno tutto il diritto di manifestare la loro ostilità al Premier ed al Centro Destra, ma non con i soldi di tutti.
Ben vengano, quindi, le trasmissioni di costoro (che però non possono tenere i piedi in due staffe, scelgano o le private o il pubblico) nelle televisioni private, a pagamento, ma il servizio pubblico deve significare imparzialità ed equidistanza.
Soprattutto il servizio pubblico non deve attizzare l’odio verso una parte degli italiani che pure contribuiscono a pagare i microfoni dai quali parlano i conduttori citati.
Perchè non è vero, come disse Santoro da Celentano che il microfono è “suo”, il microfono è nostro, di noi cittadini ed elettori che paghiamo il canone e che, in maggioranza, non solo non guardiamo quelle trasmissioni, ma le sentiamo come un insulto alle nostre scelte e, in fondo, una offesa al principio democratico della maggioranza.
Quindi Berlusconi, chiedendo la chiusura di simili programmi, non fa altro, per l’ennesima volta, che rappresentare il sentimento della maggioranza degli Italiani.
Di quella maggioranza che lo ha assolto da ogni teorema e che vuole resti a Palazzo Chigi, libero dagli inseguimenti giudiziali, per costruire quella Italia migliore che gli altri non sono neppure in grado di progettare.

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24 marzo 2010

Fini apre bocca e la Lega cresce

A cinque giorni dalle elezioni non è riuscito a trattenersi, forse ingastrito per il successo della manifestazione del Centro Destra, lui assente, di sabato 20 marzo.
Così prima ha buttato bastoni tra le ruote del Berlusconi che vorrebbe procedere in questa legislatura con l'introduzione dell'elezione diretta del Premier o del Presidente della repubblica.
Quindi rispolverando uno degli argomenti più estranei alla pancia degli elettori del Centro Destra: il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati.
Così Fini ha proposto la cittadinanza veloce per i bambini, già dimentico del fatto che i devastatori delle banlieu francesi e gli attentatori di Londra 2005 furono proprio immigrati di seconda e terza generazione.
Lui, no: l'esperienza (tragica) altrui non gli interessa a va avanti per la sua strada sostenendo idee che non hanno alcuna cittadinanza nel Centro Destra.
Così Fini fa propaganda per la Lega perchè finchè noi vedremo che il pdl parla con “lingua biforcuta” (Berlusconi pienamente condivisibile e Fini totalmente estraneo) sui temi sensibili (droga, omosessualità, vita, famiglia, giustizia e immigrati) non si può che apprezzare la solidità della Lega che parla bene e agisce nella strada giusta, anche se evidentemente ha bisogno di ulteriore forza per percorrerla più velocemente.
E' vero che non c'è alternativa (almeno in Emilia) ma più ci si avvicina alle elezioni, più sono convinto di votare Lega (magari mi sarebbe piaciuto dare un voto ideologicamente più marcato a Forza Nuova … ma non c'è la lista …) con preferenza, a Bologna, per Manes Bernardini, protagonista della vittoriosa battaglia contro la moschea nella mia città.
Esattamente l'opposto di ciò che vorrebbe Fini.

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23 marzo 2010

Perchè mai dovremmo dialogare con i comunisti ?

Ad ogni tornata elettorale di rilievo si ripete la stessa storia: chi è dietro cerca lo scontro, faccia a faccia, lanciando i dadi sul tavolo verde, per raccattare qualche punto.
A volte riesce, altre no.
Non riesce soprattutto quando il concorrente migliore, il purosangue, viene imbrigliato da regolamenti e formalismi come accadde nel 2006 contro Berlusconi.
Oggi è il primo travet del pci/pds/ds/pd, Bersani … di cui non ricordo neppure il nome di battesimo, a volere il dibattito con il Premier.
A ruota arrivano Casini e Di Pietro che pretenderebbero uguale trattamento e così comprendiamo come finirebbe: in caciara, con continue interruzioni e l'impossibilità per Berlusconi di esporre i risultati del suo governo e il programma per le regioni.
Berlusconi lo ha capito ed ha respinto l'ipotesi (senza neppure degnare di una occhiata il “guanto di sfida” di Di Pietro e Casini) motivandolo correttamente con l'impossibilità, davanti alle parole intinte nel livore che quotidianamente pronunciano quelli dell'opposizione, di un qualsivoglia spirito dialogante.
Berlusconi ha fatto benissimo, ma io aggiungo un'altra considerazione: a che pro aprire un dialogo con i comunisti ?
Cosa mai abbiamo in comune ?
Quali Valori di base possiamo condividere per costruire un utile dibattito sul futuro dell'Italia ?
Anche la recente e legittima esternazione della Cei ha sancito come i Valori morali che dovrebbero essere posti a fondamenta del nostro vivere civile, sono negletti e, anzi, contrastati a sinistra.
La Famiglia come istituzione di base di una società civile, l'unica Famiglia possibile quella tra un Uomo e una Donna, è messa in pericolo da una deriva che vorrebbe riconoscere una qualche legittimità alle unioni tra persone dello stesso sesso.
La Vita, dal concepimento alla morte naturale, è messa in pericolo da ardite tesi che vedono nella sua soppressione un “diritto” e persino una “conquista”.
E che dire dei torbidi interessi che vorrebbero ingrossare le entrate fiscali con il raddoppio delle trattenute sui risparmi ?
E di uno stato di polizia, con lo spionaggio legalizzato delle intercettazioni ?
E dei divieti ad esprimere, scrivere e diffondere liberamente i propri pensieri, le proprie idee se non sono state certificate da un sinedrio di “politicamente corretti” che pretenderebbero persino di obbligarci ad utilizzare alcune parole anziché altre ?
E la questione Identitaria che vede la sinistra auspicarne l'annacquamento e spingerne le Radici nell'oblio, nel malinteso nome di una società multiculturale e multietnica che, però, nessuno sa cosa realmente sia e a danno di chi dovrebbe essere realizzata (perchè se arrivano milioni di estranei alla nostra terra, chi ha diritto a vivere e prosperare su questa terra dovrebbe farsi da parte … ma questo non lo dicono !) ?
Quale senso, dunque, avrebbe un “dialogo” con costoro ?
Berlusconi sa tutto questo e sa che, anche queste elezioni, pur regionali, sono una scelta di campo tra la nostra Civiltà tradizionale e un qualcosa di non ben definito che, come un “blob” emerge dalle invettive di una opposizione sempre più livorosa e sempre meno nazionale.

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