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10 febbraio 2007

Io ricordo

Il 10 febbraio è la Giornata dedicata alla Memoria delle Vittime delle Foibe.
A cavallo della fine della seconda guerra mondiale, i comunisti slavi, nel silenzio complice di un Togliatti che, come durante i massacri compiuti da Stalin, seppe, vide e tacque, assassinarono migliaia di Italiani.
Italiani gettati vivi nelle cavità della montagna, chiamate appunto foibe e lasciati morire nel dolore delle ferite.
Una bestiale e inumana tortura che ha il suo equivalente solo nei crimini dei comunisti cambogiani e degli islamici fondamentalisti e saddamiti.
Un autentico, programmato, genocidio perpetrato nei confronti di migliaia di Italiani, per il solo fatto che erano Italiani.
Con l’unico scopo di eseguire una pulizia etnica e impossessarsi abusivamente dell’Istria e di Pola, terre Italiane, che nonostante i crimini comunisti, erano, sono e resteranno Italiane e che gli Italiani veri non potranno mai cessare di reclamare perché tornino sotto sovranità Italiana.
Che ciò accada fra un giorno, fra un anno o fra mille anni.
Il Governo Berlusconi ha tanti meriti.
Le riforme realizzate, l’aver instradato l’Italia verso un futuro da nazione libera (e non sarà la parentesi cattocomunista a farci dimenticare qual è la strada che riprenderemo fra un giorno o fra poco più di 4 anni, potrà solo ritardare un cammino inevitabile), me se anche non avesse realizzato quelle 36 riforme e quella politica estera che ci ha onorato, il Governo Berlusconi meriterebbe di essere considerato il miglior governo che l’Italia abbia avuto dal 1945 perché ha istituito quelle due giornate della memoria che i comunisti, con i loro caudatari oggi chiamati “cattolici adulti”, hanno sempre rifiutato.
Il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino (e del comunismo internazionale) e, appunto, il 10 febbraio, Memoria delle Vittime italiane delle Foibe, caduti sotto la ferocia comunista.
Sono ricorrenze che ci aiutano a ricordare che la distinzione tra Male e Bene esiste e deve essere rimarcata, soprattutto nei confronti di una ideologia, perversa ed aberrante, che ha provocato 100 milioni di morti nel mondo e che non ha eguale nella Storia dell’Umanità per depravazione e massacri.
Una Memoria che i comunisti, con i loro caudatari che contribuiscono ad eleggere comunisti alle cariche istituzionali ed a firmare proposte di legge che devastano il tessuto sociale e civile della nostra società, hanno sempre cercato di negare, sminuire, far cadere nell’oblio.
Non riuscendoci.
Una Memoria nei confronti della quale invocano quella stessa revisione, quella stessa storicizzazione che con caparbia ferocia negano nei confronti di altri eventi tragici della Storia Umana, addirittura predisponendo disegni di legge che imporrebbero il pensiero unico e la galera per chi esce dal coro.
Una Memoria che oggi e ogni 10 febbraio che verrà, reclama giustamente il suo posto nella Storia dell’Italia che, dall’Istria alla Valle d’Aosta, da Trento alla Sicilia è
una d’arme, di lingua, d’altare,
di memorie, di sangue e di cor
”.

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8 commenti:

marshall ha detto...

Massimo,
perchè scrivi sempre cose che mi strappano lacrime?
Perchè gente del genere che rinnega o fa di tutto per tenerci all'oscuro di quei fatti realmente accaduti, siede sui banchi del nostro governo??
Perchè c'è gente che fa come gli struzzi, nasconde la testa pur di non ammettere certe realtà e alla fine dà il proprio voto a quei personaggi che non ho alcun ritegno a definire gentaglia?

Se trovi una risposta a queste domande, dammela, ti prego!

Il Temporeggiatore ha detto...

Una preghiera per le vittime e un post per tener viva la Memoria.

Anonimo ha detto...

grazie per questo ricordo.
anna (nipote di una vittima delle foibe).

Anonimo ha detto...

Perchè il comunismo della menzogna sia sconfitto.

"State sbriciolando e offendendo il senso e lo spirito della resistenza democratica e repubblicana. State tradendo lo spirito della Costituzione.
Per noi questo è un cattivo giorno, un bruttissimo giorno. Noi non parteciperemo alla votazione di un provvedimento che ha questo senso e questo significato"
Franco Giordano, Camera dei Deputati, 6 marzo 2001

Giorno in cui venne approvata l'istituzione della Giornata della Memoria.

Anonimo ha detto...

Ps.
Mi correggo.

L'On Giordano pronunciò il voto contrario di Rif.Com. non in occasione dell'istituzione della Giornata del Ricordo (che fu invece istituita nel 2004) ma in durante il dibattito sulla PdL per il riconoscimento di sovvenzioni ai familiari degli infoibati presentata dal Deputato Di Bisceglie (DS).

Bacio

marshall ha detto...

Cara Monica,
nel mio commento ho usato parole un pò forti.
Se dopo averle scritte ho avuto qualche ripensamento, dopo che ho letto i tuoi due commenti il ripensamento è svanito. Ora sono di nuovo in pace con me stesso, non pentito per quanto scritto.

Grazie per le tue puntuali precisazioni.
Un abbraccio.
Marshall

Massimo ha detto...

Ieri l'autocritica di Napolitano.
Bene, ma non basta.
Non vorrei che per i comunisti l'autocritica fosse come la confessione per i "cattolici adulti".
Peccano/sbagliano, si confessano/fanno autocritica, pensano di essersi ripuliti e ricominciano a peccare/sbagliare.
Sarebbe stato molto più coerente se, dopo una vita passata a sbagliare, avesse annunciato, assieme all'autocritica, il suo ritiro immediato dalla politica, invitando gli epigoni comunisti a fare altrettanto, espiando così veramente le loro colpe.
Intanto ieri, sono state imbrattate lapidi a ricordo dei Martiri, si sono verificati tentativi di aggressione a chi ricordava e la sinistra estrema e radicale ha cercato imbarazzanti distinguo.

gabbianourlante ha detto...

si fa come i palestinesi? si chiede il "diritto al rientro" a loro ed ai discendenti: quanti saranno oggi?
ciao