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15 febbraio 2007

Artigli rossi sull'Italia

Degenerazioni morali,
terrorismo rosso,
piazzate antiamericane,
rapine fiscali,
non possono, non devono distogliere la nostra attenzione dal quadro generale di una società a sovranità limitata.
Il disegno di legge Gentiloni finalizzato esclusivamente a penalizzare Mediaset e ad ampliare la torta dei posti con ben tre consigli di amministrazione, significa un nuovo tentativo della sinistra di imporre una cappa uniforme nell’informazione, estromettendo o riducendo al silenzio tutte le voci che stonano nel coro.
Esattamente come l’omologo disegno di legge Mastella sulla (soppressione della) libertà di opinione, pensiero e parola, che vorrebbe mandare in galera chi, anche qui, stecca dal coro del “politically correct”.
E che dire dell’economia ?
In pochi mesi gli amici di Prodi hanno, frettolosamente, visti i rischi che un inaspettatamente risicato – e dubbio - risultato elettorale comporta, messo in piedi un colosso bancario come Intesa Sanpaolo dal quale partono altre iniziative nel tentativo di uniformare anche il mondo economico (già colpevole di suo per l’appoggio fornito alla sinistra in campagna elettorale).
Una cartina di tornasole è la “gara” per l’acquisizione di Alitalia.
Cinque “cordate” rimaste in gara.
Ma a contendersi il piatto sono: Bazoli/Passera, De Benedetti e Profumo.
Tutti rigorosamente in fila a votare la miss di sinistra nell’ottobre 2005.
E alla mente viene il periodo 1996-2001, un altro quinquennio piegato dalla sinistra al governo, quando fiorirono acquisizioni e fusioni, agevolate da un regime fiscale (poi condannato dall’europa) che consentì a questi stessi personaggi di innalzarsi su piccoli troni economici, senza peraltro aver il possesso delle azioni, ma solo in funzione di patti di sindacato con un mercato di favori reciproci che il suk arabo può solo imparare.
E la presenza massiccia in economia di soggetti connotati da una forte caratterizzazione ideologica non è un ulteriore limite alla libertà individuale, soprattutto se quelle posizioni dominanti sono ottenute grazie alla benevolenza degli amici al governo ?
Pensare anche ai “favori” ottenuti dalle coop con le sovietizzazioni di Bersani è solo un’altra prova della cappa di conformismo che rischia di soffocare l’Italia.
Allora diamoci una svegliata, perché mentre discutiamo sui massimi sistemi, la sinistra sta facendo man bassa del potere di base nell’economia, nell’informazione e propone ddl che hanno come finalità ultima la soppressione del dissenso espresso e pubblicizzato.
La sinistra ha blaterato per cinque anni sul “pericolo per la democrazia” rappresentato da Berlusconi, ma era un avvertimento derivante da ciò che la sinistra avrebbe fatto (e cerca di fare) trovandosi al posto di Berlusconi.
E’ la sinistra che allunga i suoi artigli rossi sull’Italia intera.

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5 commenti:

marshall ha detto...

Oggi è ancora possibile dissentire, è quello che facciamo noi, ma un domani chissà??
Di questo passo, stanno lentamente convogliando il paese verso il pensiero unico, il loro, ma una buona parte della popolazione sembra infischiarsene di questo evento che aleggia su di noi.

Anonimo ha detto...

Quoto in toto.
Io continuo a dire che ci sarà la guerra civile.

Nessie ha detto...

Artigli rossi, mi piace proprio. Ma io questi artigli, purtroppo, li vedo conficcati su tutta l'UE. Basta leggere sul sito della Magli. Forcolandia e le sua manette, è già qua. E se certi artigli non li sfodera la cosiddetta Unione (guarda caso, simile a Unione Repubbliche socialiste sovietiche e a Ue) li sfodera e ce le impone obtorto collo, l'Eurabia.

Anonimo ha detto...

Ottimo Massimo.

Centri il nocciolo della questione: dov'è l'opposizione ?
E' vero ciò che Berlusconi disse e cioè che l'attuale maggioranza imploderà senza bisogno di spallate, e i fatti recenti sono i primi sintomi, ma è anche necessario che la minoranza faccia sentire la sua voce e che nelle Aule faccia sentire la sua presenza.

Certo, la visibilità è limitata, merito dei media allineati. Ma non è politicamente corretto lasciare in mano alle contraddizioni dell'Unione il destino del Paese.
Anche col P.Democratico, il centrosinistra e la sinistra occupa un posto ampio sulla pubblica opinione.
Io credo sia stato superato il limite del silenzio.

Una manifestazione a Roma non può essere l'unico esempio di vita della destra.

Massimo ha detto...

Direi che abbiate tutti integrato il post con ottimi comemnti e che non ci sia altro da aggiungere, per iscritto, ma come sottolinea Monica, sia giunto il tempo di fare.