Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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26 febbraio 2007

Tutto han perduto, fuorchè la poltrona

E anche quella non è poi così garantita.
Il rinvio di Prodi alle camere è il capolavoro dell’ipocrisia.
Che non ci sia una maggioranza politica lo si era capito sin dal giorno dopo l’annuncio dell’esito – dubbio – delle elezioni di aprile 2006.
Il “tirare a campare” di questi mesi ha prodotto solo quattro evidenti risultati:
1) una parte (peraltro determinante) di coloro che votarono a sinistra si è pentita e nelle dichiarazioni di voto dei sondaggi ha implicitamente ammesso di essere stata “coglione” nella scelta del 9 e 10 aprile;
2) l’Italia si è internazionalmente riposizionata nella palude degli stati burletta e inaffidabili dalla quale era uscita grazie a cinque anni di serio impegno del Governo Berlusconi;
3) la sinistra si dimostra, una volta di più, il partito delle tasse, primo e praticamente unico provvedimento – l’aumento delle tasse – pervicacemente portato avanti da Prodi e sodali;
4) la sinistra ha un conflitto di interessi pesantissimo con le consorterie del management pubblico e privato: banche con manager tutti disciplinatamente in fila per le primarie, coop, nomine negli enti e società ancora pubblici.

Il trasformismo è una malattia che in Italia dobbiamo ancora debellare, per cui non mi straccio le vesti più di tanto se un omuncolo eletto con i voti del Centro Destra prolunga l’agonia di Prodi, soprattutto se in tal modo si ottiene il risultato di:
1) liberarci di un essere che per cinque anni è stato la principale opposizione all’azione del Governo Berlusconi lanciandolo tra le gambe della sinistra;
2) votare l’ampliamento della base Americana di Vicenza dalla quale verrà molto del supporto di retrovia quando si deciderà di attaccare l’Iran;
3) continuare l’azione militare con regole “kombat” in Afghanistan;
4) rinunciare a tornare indietro sulla riforma delle pensioni;
5) realizzare la TAV
.
Personalmente considero nemica la sinistra e ciò che rappresenta.
Non c’è una sola proposta che mi veda dalla stessa parte della barricata della sinistra e questo è un fenomeno che risale agli inizi del mio interesse per la politica.
Ma se il disprezzo che ho sempre nutrito verso la sinistra democristiana viene confermato ampiamente dai contorsionismi di oggi dei “cattolici adulti” eredi di quei “cattolici per il sì” che si facevano eleggere come “indipendenti” (sic !) nelle liste del PCI e che oggi preferiscono rimbeccare il Papa e i Cardinali sulle unioni omosessuali quando, magari, 50 anni fa schiaffeggiavano in pubblico una signora che aveva osato mostrare un decolté … rilevante, mi dispiace dover dire che non posso più portare rispetto neppure per l’estrema sinistra.
Una sinistra estrema dalla quale mi divide tutto e di più, ma che pensavo avesse nella coerenza e nel senso dell’onore per le proprie posizioni, la propria storia, un “must” che conservava anche dopo la caduta della illusione comunista nell’Unione Sovietica.
Invece, anche per questi “duri e puri”, “senza se e senza ma”, conta più la poltrona della coerenza e del rigore morale, scoprendosi neodemocristiani, ad eccezione di due soli senatori che, adesso, rappresentano la cattiva coscienza di tutta la sinistra (chissà quanto resisteranno …).
E se dopo la battaglia di Pavia, il re Francesco I di Francia poteva scrivere, con un certo orgoglio, “tutto è perduto fuorché l’onore”, la sinistra italiana non può che mestamente affermare “tutto è perduto – soprattutto l’onore – fuorché la poltrona … che peraltro traballa assai”.

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4 commenti:

Van der Blogger ha detto...

Ciao Mons, beh Turigliatto non ha ancora deciso per la fiducia, Pallaro nemmeno... è tutto da giocare. Fermo restando che quanto hai detto lo condivido...

Se io fossi un elettore comunista o rifondarolo o verde, manderei tutti a quel paese...

Simo ha detto...

La chiappa rivoluzionaria deve riposare sul morbido. Non lo sapevi?
:-)

Anonimo ha detto...

In fianco al martello simbolo di masochismo la falce deve sentirsi sempre più sola (quest'ultima parola pronunciata alla romana s'intende).

Massimo ha detto...

La falce la usano sui nostri stipendi e le nostre pensioni ...