Poichè sembra invalsa l’idea che il Presidente Bush legga i blog italiani, partecipo anch’io a questa letterina di Natale anticipate (o posticipata) e scrivo al Presidente degli Stati Uniti d’America, George W Bush.
Illustre Presidente, tu, come molte volte è stato scritto, sei il Capo riconosciuto dell’Occidente.
Ci hai guidato nella vittoriosa campagna contro Saddam e ci stai guidando nella ben più lunga guerra contro il terrorismo musulmano, la nuova sfida del Mondo Civile, dopo che è collassato il sistema comunista sovietico.
In questa guerra hai bisogno di alleati sinceri, non falsi e bugiardi, pronti a voltarti le spalle al primo momento di difficoltà.
Hai dalla tua parte sicuramente i Britannici, gli Australiani, probabilmente adesso riscuoti maggiori simpatie in Canada e in Germania.
Ma l’Italia di Berlusconi ha dimostrato di non essere da meno dei Britannici e degli Australiani.
L’italietta che tanti ricordavano pronta a “badogliare”, a tradire l’amico per schierarsi con il nemico, era stata sepolta da cinque anni di governo serio e affidabile.
Un governo, tra l’altro, i cui principi ispiratori sono molto affini a quelli della tua Amministrazione.
Perché, allora, sei tu venir meno mentre l’amico sta sostenendo una lunghissima battaglia per veder riconosciuto il diritto alla certezza del risultato elettorale ?
Permetti, caro Presidente, di ritenere prematura la tua telefonata a Romano Prodi messo a capo di una coalizione nella quale allignano i tuoi peggiori nemici in Occidente.
Dagli epigoni di quel comunismo che la tua Grande Nazione ha in modo determinante contribuito a sconfiggere, alle frange estremiste pacifinte e no global che hanno manifestato per mantenere al potere quel criminale di Saddam Hussein che, giustamente, tu hai catturato e posto sotto processo (quello stesso processo, con tutte le garanzie, che il Saddam ha sempre negato ai suoi oppositori).
I giochi non sono chiusi.
I ricorsi sono ancora in piedi.
Il tuo amico Silvio non ha gettato la spugna, anzi appare in grande forma e determinato a ridurre un eventuale governo di sinistra ad una brevissima parentesi che, soprattutto, non possa fare danni con provvedimenti che arretrino il paese dal percorso di trasformazione iniziato con il suo governo.
Ma, purtroppo, hai fatto quella telefonata, probabilmente mal consigliato.
Ma, per la verità, telefonasti anche a Zapatero, poi lo hai sistematicamente ignorato, il che, forse, per l'interessato, è anche peggio di una mancata telefonata …
Illustre Presidente, tu, come molte volte è stato scritto, sei il Capo riconosciuto dell’Occidente.
Ci hai guidato nella vittoriosa campagna contro Saddam e ci stai guidando nella ben più lunga guerra contro il terrorismo musulmano, la nuova sfida del Mondo Civile, dopo che è collassato il sistema comunista sovietico.
In questa guerra hai bisogno di alleati sinceri, non falsi e bugiardi, pronti a voltarti le spalle al primo momento di difficoltà.
Hai dalla tua parte sicuramente i Britannici, gli Australiani, probabilmente adesso riscuoti maggiori simpatie in Canada e in Germania.
Ma l’Italia di Berlusconi ha dimostrato di non essere da meno dei Britannici e degli Australiani.
L’italietta che tanti ricordavano pronta a “badogliare”, a tradire l’amico per schierarsi con il nemico, era stata sepolta da cinque anni di governo serio e affidabile.
Un governo, tra l’altro, i cui principi ispiratori sono molto affini a quelli della tua Amministrazione.
Perché, allora, sei tu venir meno mentre l’amico sta sostenendo una lunghissima battaglia per veder riconosciuto il diritto alla certezza del risultato elettorale ?
Permetti, caro Presidente, di ritenere prematura la tua telefonata a Romano Prodi messo a capo di una coalizione nella quale allignano i tuoi peggiori nemici in Occidente.
Dagli epigoni di quel comunismo che la tua Grande Nazione ha in modo determinante contribuito a sconfiggere, alle frange estremiste pacifinte e no global che hanno manifestato per mantenere al potere quel criminale di Saddam Hussein che, giustamente, tu hai catturato e posto sotto processo (quello stesso processo, con tutte le garanzie, che il Saddam ha sempre negato ai suoi oppositori).
I giochi non sono chiusi.
I ricorsi sono ancora in piedi.
Il tuo amico Silvio non ha gettato la spugna, anzi appare in grande forma e determinato a ridurre un eventuale governo di sinistra ad una brevissima parentesi che, soprattutto, non possa fare danni con provvedimenti che arretrino il paese dal percorso di trasformazione iniziato con il suo governo.
Ma, purtroppo, hai fatto quella telefonata, probabilmente mal consigliato.
Ma, per la verità, telefonasti anche a Zapatero, poi lo hai sistematicamente ignorato, il che, forse, per l'interessato, è anche peggio di una mancata telefonata …
11 commenti:
Sono d'accordo con quanto asserisci, ma la "mancata telefonata" di Bush, dopo che la Cassazione aveva emesso la sentenza favorevole all'Unione, rischiava di diventare un incidente diplomatico... e poi... una telefonata tardiva come quella di Bush, quale vera soddisfazione può procurare al "doppio Prodi Knorr"?.
My dear Monsoreau
but come you permett!!! I call where i want, and that are only my dicks (sono solo cazzi miei). I am very offess and now i bombard you. Condolezzaaaaa, Condolezzaaaa, where are you? Send some B-52 on the house of Monsoreau and bombard him. Ok
hai dimenticato di firmarti...
"tuo servo fedele"
Silvio who?
Bush farà come con Zapatero e onorerà Berlusconi come ha fatto con Aznar.
E Aznar, come Berlusconi, torneranno in sella (prima il secondo del primo).
Si chiama: cameratismo.
E' solo un atto dovuto e anche senso della responsabilità per evitare di creare tensioni nel nstro paese, Bush è uno statista serio non è come certi giornalai inglesi che non perdono occasione per ficacre il naso negli affari di casa nostra, sono certo che in cuor suo non vede l'ora che le cose tornino come prima e probabilmente senza tanta pubblicità farà pure qualche cosa per aiutare la provvidenza.
Mah, le tensioni ci sono già, da 12 anni.
A mio avviso Bush poteva risparmiarsi la telefonata, magari lasciando l'incombenza a qualche funzionario del Dipartimento di Stato.
Comunque spero che tratti Prodi o chi per lui come tratta Zapatero: come un appestato. :-D
a Bush non gliene freaga di chi sta al govenro tanto meno di Belusconi a lui frega soltanto creare relazioni per avere idioti di governo che loappoggino bella sua emoraggia guerrafondaia, per il resto sonosoltanto burattini.
quando silvio è voltato alla casa bianca per quel premio fantoccio, bush è stato accanto alui per il tempo diun fellatio presidenzialis è poi è scappato prima che il nanoparlasse per evitare che la sua immagine fosse troppoassociata dagli americani a quella di quel piccolo buffone da dittatura sudamiericano che parlava dacanti alal camere unite. stessa scappata che aveva to silvio volando da amico putin alal vigilia delle presidenziali americane, perchè non certo della vittoria del suo padrino d'olteoceano, aveva ben pensatodi scappare via per una settimana per no subire le critiche da parte dell'opinione pubblica qualora giorgino avesse perso.
e ora bush da buon politico si arruffiana la mortadella sperando di riceve l'appoggio di questo per le sue prossime guerre
L'anonimo qui sopra ha una visione "alta" della politica, evidente frutto di una subcultura pauperista e terzomondista che come porta votare contro i propri interessi in Italia, porta anche a sostenere, sempre contro i propri interessi, le posizioni dei terroristi e degli antioccidentali.
Per fortuna che chi può agire nel concreto per la difesa degli interessi della Civiltà nel mondo, non la pensa come lui.
L'anonimo di cui sopra prima dovrebbe completare le scuole elementari per acquisire una qualche padronanza dell'italiano e delle basilari regole sintattico/grammaticali che a quanto sembra gli suonano piuttosto misteriose; in secondo luogo dovrebbe farsi qualche annetto di scuola media, così, tanto per poter dire di aver preso in mano un libro. Al fine di questo processo dovrebbe affilarsi le dita per poter scrivere sulla tastiera senza digitare uno slang da primate o drammaticamente ma preferibilmente, impugnare una bella zappa e partire per i campi, come peraltro previsto dello stile maoista tutt'ora imperante nelle schere prodiane.
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