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13 giugno 2006

Una candelina per Tocque-ville

Interrompo per un giorno il resoconto delle malefatte di una sinistra giunta al potere per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, nonchè delle mie proposte per liberarci di cotanti incapaci (ed è un eufemismo), per celebrare il primo anno di vita di Tocque-ville .
Non ero incline a farlo.
Non abbiamo neppure celebrato, il 24 maggio, il primo compleanno de Il Castello che si avvia a diventare un blog aggregatore per Castellani e bloggers di Centro Destra.
Ma poiché l’aria di festa fa bene ed essendo uno dei primi – la mia “iscrizione” risale al 27 marzo 2005 - ad aver aderito al progetto, prima ancora che fosse l'aggregatore che è diventato, partecipo al brindisi.
Rendendo omaggio a chi rende, quotidianamente possibile l’uscita di Tocque-ville: gli aggregatori, sulle cui scelte peraltro altri hanno scritto … altrove.
L’idea di Tocque-ville è innovativa e ha riempito un vuoto che chi frequenta la Rete da tempo, sentiva: un punto di riferimento per quell’area politica che, personalmente, ritengo debba essere delimitata al Centro Destra inteso come quella Coalizione che il 9 e 10 aprile scorso si è schierata con Berlusconi leader, nessuno escluso e tutti legittimati e con piena e pari dignità.
La “fondazione” di Tocque-ville è rievocata nei ricordi e nei post che si possono trovare da Robinik , Abr nelle interviste di Otimaster e sicuramente, per quando avrò pubblicato questo post che scrivo mentre l’Inghilterra sta vincendo la sua partita contro il Paraguay, anche il “sindaco” A.Man. su The Right Nation .
Ed era proprio “The Right Nation” la scelta che avevo espresso in occasione del referendum sul nome dell’aggregatore.
Perché c’erano quelle due parole: “Right” e “Nation” che mi sembrava allora e mi sembra oggi ancor di più, debbano caratterizzare l’iniziativa.
Invece, pur senza ottenere la maggioranza assoluta, vinse l’attuale denominazione, più anonima, perché un pensatore come Tocqueville può essere “tirato” un po’ di qua e un po’ di là, al punto che tutti si ritengono legittimati ad esserne gli interpreti autentici e patentati.
Ma tutto questo appartiene ad un dibattito da svolgersi, in altro luogo, magari dopo i festeggiamenti, nel corso della prossima estate, quando anche la politica va in vacanza e partiti e movimenti e associazioni si organizzano per la ripresa autunnale.
Oggi, quindi, limitiamoci ad alzare i calici e brindare a Tocque-ville che spegne la sua prima candelina, augurandole di spegnerne tante altre ancora, crescendo di sana ... costituzione e ancor più sani principi e … costumi.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

eh eh right e nation sono sparite in effetti

Van der Blogger ha detto...

auguri... comunque oggi da me ho scritto giusto 2 righe sulle amministrative appena concluse...

Saluti

Anonimo ha detto...

auguri a tutti e l'augurio più grande è che gli aggregatori non usino i paraocchi per aggregare ...

marshall ha detto...

monsoreau,
mi aggregherei anch'io, ma a me piace spaziare anche in altri campi non politici, e, quindi, non so se potrei essere totalmente al caso vostro.

Massimo ha detto...

Su Tocque-ville non ho "giurisdizione". Se vai però a guardare c'è anche la sezione "apolitica" dove vengono aggregati i post di argomenti vari. Se guardi al Castello, puoi vedere che, proprio in questi giorni, è aggregato il blog sui mondiali di calcio ... ;-)

Abr ha detto...

Complimenti a te per l'equilibrio la razionalità e nel contempo la passione del tuo post. Tutto veritiero, tutto approvabile.
ciao, Abr

Massimo ha detto...

Grazie ... Priore ;-)