Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

09 giugno 2006

SI’ per ridurre gli sprechi della politica

Abbiamo visto come la nuova Costituzione sottoposta a referendum confermativo il 25 e 26 giugno, aggiorna una carta vecchia e datata.
La sinistra si oppone al cambiamento.
Del resto quelli non ne hanno mai azzeccata una - ammettendo di aver sbagliato dopo una vita passata nell'errore e solo quando tutto era finito - e anche adesso fuggono dall’Iraq proprio quando giustizia è fatta con la liquidazione del capo terrorista Zarquawi (così crepino tutti i terroristi e chi li appoggia e li giustifica !).
Una coalizione di sinistra che è al governo per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere e dalla vecchia costituzione del 1948 ha beneficiato in termini di clientelismo e apparato.
E’ ovvio che la sinistra sia contraria al cambiamento, perché le modifiche apportate dal Governo Berlusconi, a partire dall’articolo 55, riducendo l’apparato burocratico, a cominciare dal numero dei parlamentari, oltre a far risparmiare miliardi allo stato (cioè a noi contribuenti) costringerà qualcuno a lavorare (per alcuni potrà persino essere la prima volta) invece di pavoneggiarsi e sbarcare il lunario con incarichi politici.
Dopo aver (a mio modo di vedere: erroneamente, ma in futuro si potrà rimediare) mantenuto inalterati i primi 54 articoli (proposta: e se il primo articolo fosse “Noi, popolo Italiano, allo scopo di perfezionare ulteriormente la nostra Unione, di garantire la giustizia, di assicurare la tranquillità all'interno, di provvedere alla comune difesa, di promuovere il benessere generale e di salvaguardare per noi stessi e per i nostri posteri il dono della libertà, decretiamo e stabiliamo questa Costituzione” invece del bla..bla…bla del nostro primo articolo ? ;-) la seconda parte viene ad essere profondamente innovata e adeguata alle esigenze di una nazione industrializzata del terzo millennio.
Nell'articolo 55 si comincia subito caratterizzando la costituzione con il senato federale, dando quindi ampio risalto alle peculiarità, spesso soffocate, delle varie comunità che compongono l’Italia e le cui caratteristiche sono una ricchezza se valorizzate, un peso se si cerca di soffocarle nel centralismo burocratico che tanto piace alla sinistra.
Ma è negli articoli successivi che si delinea il nuovo parlamento italiano.
Riducendo il numero dei parlamentari (da 630 a 500 i deputati e da 315 a 252 i senatori) con sistemi elettorali diversi tra Camera e Senato Federale.
L’altro punto importante nella modifica del titolo I della parte II è la diversificazione delle competenze per materia tra Camera e Senato Federale.
Dall’articolo 70 all’82, viene posta in atto questa autentica rivoluzione che ribalta completamente il bizantinismo del doppio voto sul medesimo provvedimento di legge.
Questo significa maggiore velocità nell’approvazione dei provvedimenti necessari alla legislazione del paese ma, anche, meno opportunità per i compromessi che, da un passaggio all’altro, divengono, per saziare gli appetiti delle lobbies, un autentico tsunami su quasi tutti i provvedimenti legislativi, che arrivano così stravolti - rispetto a come erano stati concepiti - alla promulgazione
A tutto questo la sinistra si oppone.
Si oppone al risparmio che deriva dalla riduzione di ben 193 parlamentari (pensate solo al risparmio in termini di indennità, diarie, portaborse, rimborsi spese ..).
Si oppone alla velocizzazione dei provvedimenti legislativi, perché prospera nel gonfiamento delle spese che, da un passaggio all’altro nelle due camere, fanno lievitari i bilanci a spese dei cittadini.
Ottimi motivi per votare SI’.

Entra ne

14 commenti:

Van der Blogger ha detto...

Non solo bisogna votare si, ma bisogna anche fare "propaganda" perchè specie qui al Sud, la gente vede la devolution come il male assoluto che ci farà sprofondare più in basso di come siamo rispetto al Nord.

Anonimo ha detto...

Non solo bisogna votare No, ma occorre smentire le tante imprecisioni (sono buono...) di questo post. PRIMO. Blateri di Senato 'federale', hai letto gli articoli relativi? No, altrimenti saresti già giunto alla conclusione che di federale non ha nulla. I senatori non sono nominati dalle Regioni. Il Senato si occupa incredibilmente di legiferare sulle leggi cornice. Il Senato non ha la fiducia ma può facilmente bloccare il governo. Cazzo ci sia di federale, lo sai solo te. SECONDO ti sei letto davvero gli articoli relativi alle competenze? Sai quante e quali difficoltà si sono avuto nella distinzione tra competenza statale e regionale dopo la - pessima - riforma 2001? Sai che introdurre lo stesso riparto tra Senato e Camera significa raddoppiare - come minimo - i conflitti di competenza? Suppongo che quanto la Corte Costituzionale sarà in panne dovendo dirimere migliaia di casi nei quali non sarà chiaro l'interesse preponderante - perchè le leggi, come sai (ma lo sai?) tendono ad essere un tantino complesse - chiamerà te di corsa. Tieniti libero. TERZO Hai letto che è stato abolito il bicameralismo perfetto, forse prima di esultare avresti dovuto leggerti la nuova dispiplina... sarebbe stata una delusione scoprire che è un bizantinismo appena inferiore, capace di "paralizzare il procedimento legislativo" (ti do tempo un giorno per scoprire che l'ha scritto... ma non è un comunista). E così via. Ma certo, io sono conservatore, e voi progressisti. Non sapete di cosa parlate, ma progressisti. Saluti.

Bender

Anonimo ha detto...

La cosa che mi spaventa di più di questi referendum è la disinformazione. La maggior parte della gente non sa un emerito belin di cosa sia la devolution e cosa ancora peggiore non conosce i principi sanciti dalla costituzione italiana. Per cui deduco che come quasi sempre accade coi referendum: un'alta percentuale non andrà a votare per mancanza di informazione sul significato del referendum, un'altra buona parte non ci andrà per menefreghismo o per protesta. Chi invece voterà, per la maggiore, lo farà a caso (il sì e il no se lo giocheranno a dadi), i pochissimi che voteranno con cognizione di causa (convinti di votare nel giusto) saranno purtroppo i soliti fanatici, propagandisti, invasati che caratterizzano gli schieramenti di sinistra e che pur di dare contro alla destra voterebbbero la propria madre al macello. Che schifo è diventata questa italia. E mi indigno di quanti asserivano con tanto di prepotenza di provare vergogna per Berlusconi in qualità di premier, quando all'estero teneva alto il valore dell'italia. Vergognarsi dovrebbero farlo ora per aver votato uno zoo di opportunisti, arrivisti, incompetenti, comunisti non nello spirito ma nell’odio e negli atteggiamenti repulsivi nei confronti della libertà e del diritto legittimo di espressione dei propri mezzi e delle proprie idee che non rispecchino le loro, e proprio per questo pericolosi, per l'italia e per il futuro di tutti gli italiani.
Sara

Massimo ha detto...

Bender l'ho già incontrato in un altro blog, sempre a ripetere la sua storiella: ecco chi fa propaganda.
Neppure negli Stati Uniti il Senato lo eleggono "gli Stati", ma i cittadini degli stati.
I conflitti dicompetenza sono esplosi con la pessima riforma del solo titolo V operata dalal sinistra. La nostra Costituzione chiarisce i limiti e ridurrà i conflitti. Poi chiunque può denunciare chiunque anche avendo torto marcio, solo per rallentare una azione e a questo può porre rimedio solo il senso civico (i.e.: quando sarà scomparso l'ultimo massimalista di sinistra :-).
Che un oppositore della riforma ammetta che la nuova Costituzione porta ad "un bizantinismo appena inferiore" è una esplicita ammissione che questa riforma migliora comunque (anche se lui afferma solo di un po') la situaizone precedente.
E' una ammissione che vale un commento positivo, visto il pulpito dal quale proviene ... :-D

Anonimo ha detto...

Esatto Sara, hanno votato uno zoo di bestie opportuniste e inconcludenti. Meglio per chi s'accorge ora d'aver fatto uno sbaglio.

marshall ha detto...

E' chiaro che voterò SI.
Perchè almeno non do corda agli sfaccendati, ai politici inutili e in sovrappiù e con tutto il loro seguito altrettanto inutile e lautamente ben retribuito e poi superpensionato con i soldi dello stato sempre più indebitato per far fronte anche a tutte queste spese di gente autoprivilegiatasi con leggi e leggine a loro favore (vedi superpensione dopo 20 mesi da parlamentare (è una cosa superindecente)).

Massimo ha detto...

L'efficacia di una riforma è direttamente proporzionale al realismo con la quale viene impostata. L'Italia ha una sua storia e il Senato federale, così come impostato rappresenta la valorizzazione del federalismo regionale tenendo conto della nostra storia. Certo è molto più valido, con l'elezione contemporanea ai consigli regionalki, del sistema tedesco che è di secondo grado.

Il fatto che si tagli fuori la corte costituzionale è un bene, perchè l'ultima parola spetta al governo, aumentando quindi le capacità decisionali che sono fondamentali in una democrazia moderna, superando il vecchio vizio dell'assemblearismo.

Insomma. Un po' diminuiranno (parole tue) i conflitti di competenza. Questa riforma migliora un po' la situazione precedente (sempre parole tue). Però voti contro. Forse non ti iace la riduzione dei parlamentari ? Forse non ti piacciono i maggiori poteri al Premier ? Forse non ti piace la nuova corte costizuionale che riduce l'interferenza dei magistrati nella poltica ? Legittimo, ma non lamentarti se ti si dice che difendi l'indifendibile, cioè il passato, cioè una carta datata, antiquata, da archiviare.

Anonimo ha detto...

Non capisco, se non per un matrimonio ideologico, quelli contrari alla riforma. La nuova Costituzione ci darà più autonomie locali, meno parlamentari romani, più vicinanza ai cittadini. E' perfetta?No, ma niente è perfetto. E' però un bel passo avanti rispetto all'esistente per la governabilità e l'efficenza amministrativa. Non mi sembra poco per l'Italia.

Massimo ha detto...

Hai scritto bene, Giuliano: matrimonio ideologico. Hanno l'intenzione (bisogna vedere se ci riusciranno) di smantellare tutte le riforme del Centro Destra per ritornare al passato, non capendo che il mondo si evolve e quelle riforme sono le più idonee per traghettare l'Italia dell'assistenzialismo nel terzo millennio. Ci fanno perdere solo tempo. Tempo e denaro.

Massimo ha detto...

Le tue sono affermazioni non provate e non dimostrabili. Una preventiva e pregiudiziale opposizione prima ancora che la riforma sia in vigore. Una visione ideologica, dunue, che contrasta con una realtà dove innegabilmente 800 parlamentari costano meno di 1000 e dove la possibilità di approvare una legge con un solo passaggio parlamentare riduce i tempi delle decisioni, quindi efficenta il sistema.
Senato elettivo: perchè, storicamente, come è stato in Italia negli ultimi 60 anni ? Non pensi che sarebbe più traumatico un passaggio al sistema di secondo livello tedesco ?
La svalutazione della corte è positiva perchè adesso tutto finisce in magistratura, mentre la politica deve riprendere il suo primato.
Se hai leto in precedenz avrai visto che, personalmente, ritengo che l'intera costituzione sarebbe stata da riscrivere ex novo e non innestare riforme sul corpo vecchio dell'esistente.
Per cui la risposta è già stata scritta: non riconosco la costituzione del 1948 come adeguata alle necessità di uno stato moderno e preferiscoil piuttosto di questa riforma al niente dell'immobilismo o al poco dei tuoi ritocchini.

Massimo ha detto...

Ma i miei "pregiudizi" sono in senso positivo, perchè, visto il fallimento del sistema esistente, almeno io non voglio conservare, ma tentare una strada per migliorare, riducendo i costi ed efficientando il sistema.
Il XXIV mi sembra troppo recente per esere del 1913 ma non ho voglia di verificare, per cui prendo per buono quel che scrivi. L'Italia non è l'America. Un sistema elettivo di secondo grado sai quanti mercanteggiamenti porterebbe ! Sarebbe il festival del mercimonio di voti. Un paese che ha ancora il 30% di elettori comunisti non è ancora maturo per rischiare di togliere il diritto di voto per un ramo del parlamento ai cittadini.

Il Temporeggiatore ha detto...

La riforma della costituzione è una vera riforma, perchè rimuove delle vecchie architetture che frenavano lo sviluppo. Magari se ne parlerà in prossimi post, ma i poteri al Premier e le sue funzioni sono un punto fondamentale della riforma che, sposandosi con la nuova legge elettorale, garantiscono una stabilità che abbiamo avuto solo con Berlusconi. La riforma è un importante investimento per il nostro futuro. Inviterei anche quelli di sinistra a riflettere prima di votare contro per partito preso. Il futuro dell'Italia è anche il loro futuro.

marshall ha detto...

Eleonora,
ti dirò di più.
Stando all'ultimo pensiero espresso da Prodi, egli si è circondato anche di ministri folkloristici.

Massimo ha detto...

Stars: ancora speri che tra loro ci sia qualche essere senziente ? :-D

Marshall: certo che il più folkloristico è Prodi stesso ... :-)