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No alla deriva

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22 giugno 2006

La prosperità è alle nostre spalle

Avete presente quegli articoli truculenti, che grondavano terrorismo economico e rappresentavano l’Italia di Berlusconi in preda alla più nera miseria ?
Se li avete presente, non vi domandate dove sono andati a finire ?
In naftalina, dite ?
La risposta è esatta, signora Longari !
E’ bastato il cambio di governo perché dai giornali scomparissero i terrorismi catastrofisti sulla nostra situazione economica.
Adesso ci sono gli articoli che cercano di giustificare, pur senza avere dati e numeri, un inasprimento fiscale, come è nella tradizione di una sinistra accattona e vendicativa che, per di più, ha raccattato la maggioranza parlamentare per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere.
Vi propongo ora un lancio ANSA di martedì 20 giugno 2006:

Istat: disoccupazione ai livelli piu' bassi dal '92
20/06/2006 - ora :10:34
ROMA - Disoccupazione in calo al 7,6% nel primo trimestre del 2006, rispetto allo stesso periodo del 2005. La variazione e' stata dello 0,6%. Lo ha reso noto l'Istat; le persone in cerca di lavoro sono 1.875.000. Secondo l'istituto di statistica il tasso di disoccupazione, al netto dei fattori stagionali, si attesta sul 7,4%, il livello piu' basso dal 1992. Nel primo trimestre dell'anno il numero degli occupati e' stato pari a 22.747.000, con un aumento di 374mila unita' rispetto al 2005. L'incremento, scrive l'Istat, e' dovuto principalmente all'occupazione straniera (+224mila) e all'apporto di ultracinquantenni. Per quel che riguarda il tasso di occupazione della popolazione tra i 15 e i 64 anni, il valore ha toccato quota 57,9%, sette decimi di punto in piu' rispetto al primo trimestre 2005. (Agr)

Non l’ho trovato nelle prime pagine di quei giornali dal terrosimo catastrofista facile.
Eh già, perché in sette righe ci si dice che a marzo 2006, cioè 9 giorni prima delle elezioni, la situazione occupazionale era la più florida dal 1992.
Indubbio merito di chi, per cinque anni, ha gestito situazioni non facili consentendo agli Italiani – e purtroppo anche agli itaglioni - di avere un lavoro. E l’aumento degli occupati si riverbera anche nell’aumento delle entrate fiscali, senza aver dovuto inseguire la chimera, parolaia e demagogica, della “lotta all’evasione fiscale”, formuletta che ormai fa il paio con la “repubblica nata dalla resistenza antiFascista … bla … bla … bla”.
E non finisce qui.
Come motivo di riflessione vi fornisco anche i dati di borsa, sempre inoppugnabili.
Ricordando che nel 1999, D’alema consule, cominciò ad esplodere la bolla speculativa, che nel frattempo abbiamo avuto l’11 settembre (2001), l’11 marzo (2004) e il 7 luglio (2005).
Ciononostante la fiducia degli investitori nel sistema Italia era tale che dal 2003, Berlusconi consule, la borsa italiana ricominciò a chiudere con il segno positivo fino al 9 aprile 2006 …
“In base ai dati diffusi dalla Borsa Italiana sui principali indicatori dello stato di salute dei mercati, aggiornati a fine marzo 2006, si rileva un andamento molto positivo della Borsa, soprattutto nel comparto azionario, con una crescita sia della capitalizzazione sia degli scambi … Nel mese di marzo il mercato azionario ha proseguito il trend di crescita in corso da novembre, infatti l’indice S&P/MIB ha chiuso il mese a 37.928 punti, crescendo dello 0,7% rispetto a febbraio e del 6,2% rispetto alla fine del 2005, raggiungendo anche quota 38.602, il massimo dalla sua introduzione. Il Mibtel, a fine mese, ha raggiunto i 29.309 punti (+1,8% rispetto a febbraio e +9,5% da fine 2005) mentre il MIB, quotando 28.562 punti (+1,3% rispetto a febbraio e +9,6% da fine 2005), si posiziona al di sopra della media europea; entrambi hanno raggiunto nel mese i valori più alti dal febbraio 2001 (rispettivamente 29.714 e 28.878).”
Poi il 9 aprile, una maggioranza nata per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere e così …
“Le statistiche relative all’andamento dei mercati nel mese di maggio confermano il sentimento generale affermatosi nelle ultime settimane tra gli investitori, in merito a un rallentamento dei corsi azionaririsultato mensile negativo per tutti gli indici azionari:
il Mibtel ha chiuso a 27.923 punti, perdendo il 5,09% rispetto ad aprile e mantenendo un +4,28% dalla fine del 2005;
il MIB si è fermato a 26.931 punti perdendo il 6,07% rispetto al mese precedente (+3,36% da fine 2005);
l’S&P/MIB ha chiuso a 36.450 punti con una perdita del 3,50% su aprile (+2,09% da fine 2005);
il Midex ha chiuso il mese a 35.352 punti con una perdita del 9,86% rispetto ad aprile (+11,8% da fine 2005);
l’AllStars ha concluso il mese a 15.473 punti perdendo l’8,42% rispetto ad aprile (+10,51% da fine 2005);
lo Star con 18.822 punti a fine mese ha perso rispetto ad aprile il 7,44% (+12,48% da fine 2005);
il TechStar ha concluso il mese a 11.479 con una perdita dell’11,90% (+11,99% da fine 2005);
il Mex a fine maggio si è attestato a 10.383 punti, perdendo il 4,04% rispetto alla fine di aprile (+8,44% da fine 2005).”

E l’ultimo dato al 21 giugno 2006 ...

SPMIB 35.500
MIBTEL 27.032
MIB30 35.310
STAR 17.613
TECHSTAR 10.791
MIB30-S 35.310
MIBTEL-S 27.032
Questa è la “felicità” cui hanno creduto gli itaglioni.
I numeri parlano chiaro: la prosperità ce la siamo lasciata alle spalle il 9 e 10 aprile.
Come diceva la pubblicità di una nota marca di birra ?
Meditate, gente, meditate …

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6 commenti:

marshall ha detto...

Per non aggravare il mio stato di salute, non mi posso arrabbiare, ma una cosa però la posso e la voglio dire a piena voce: COGLIO.. quelli che hanno creduto e dato il voto....
Ora se ne stanno cominciando ad accorgere, anche se non lo ammetteranno mai e poi mai.
In tema di borsa ho pochi competitor, non a caso il mio sito è eco.pol.finanza (economia, ecc.) e quindi confermo tutto quanto scritto nel post a tale proposito.
Dopo l'elezione di Napolitano, scrissi un articolo, mai finora messo in rete, con le mie previsioni che, ahimè, si stanno purtroppo avverando.
Conclusione: c'è una lenta uscita dal mercato azionario e la prova dimostrativa è l'annullamento delle IPO già programmate da lungo tempo.
A buon intenditor, poche parole!!!
A presto.

Massimo ha detto...

Sono dati di fatto. E gli indici di borsa sono quelli meno facili da manipolare, perchè in borsa il + è ancora un segno positivo e il - negativo.
L'occupazione, poi, è drsaticamente calata grazie ai provvedimenti del Governo Berlusconi. Ma a sinistra preferiscono avere masse di poveri, disoccupati e arrabbiati per soffiare sul fuoco con la loro abituale demagogia parolaia.

Anonimo ha detto...

Cos'altro potevamo aspettarci da questa sinistra? Questa è solo una dimostrazione della sua identità, mica altro. Mi sarei invece stupito dell'opposto.

Monsoreau, per quella secessione, ne possiamo sempre parlare...

Massimo ha detto...

La "mia" secessione è ideologica. A sinistra non vogliono essere governati da Berlusconi. Al Centro Destra rifiutiamo la sinistra. Allora quale scelta migliore di dividere attività e passività, nonchè - magari a sorteggio - il territorio e che ognuno possa essere governato da chi si sceglie ?
Scommettiamo che, dopo dieci anni, quelli governati da Berlusconi staranno meglio di quelli governati dai funzionarietti di partito e dai boiardi di stato ?

marshall ha detto...

monsoreau,
non solo scommetto, ma ci metto tutte due le mani sul fuoco se nella metà del paese governata da Berlusconi le cose non andranno più che meglio che nell'altra metà governata dai burocrati fatti di tante belle parole e pochi fatti.

marshall ha detto...

E tutto questo ribasso perchè??
Perchè i Comunisti Italiani (così hanno scritto nel simbolo del loro partito) hanno fatto intendere che, per non gravare sui soliti che pagano le tasse, tasseranno i ricchi, solo i ricchi.
E i ricchi di risposta hanno cominciato a riportare i capitali all'estero e hanno cominciato a vendere alla chetichella le loro azioni italiane.
A quanto dimostrano, i partiti della sinistra al governo, non hanno nessuna idea chiara nemmeno in questo campo. E se verranno a macare i capitali alle imprese, esse, alla lunga, chiuderanno, senza che nè il governo superindebitato, nè il sindacato nè le cooperative potranno farci niente perchè non se la sentiranno di rischiare capitali. Rischiare risparmi a fronte di che cosa?? Ma loro pensano: Che li investano i privati, "i ricchi", questi capitali che poi noi con provvedimenti ad ok in favore del popolo glieli sottrarremo!!
E questa è stata e sarà prossimamente la risposta dei "ricchi" e della "borsa".
Le bugie hanno le gambe corte. Non si facciano illudere che sarà possibile, per loro, abbindolare la gente ancora per il futuro sul fronte borsistico. Le perdite degli anni passati sono ancora lì che bruciano e scottano.
Nulla più i risparmiatori regaleranno alla borsa.
Quindi il governo è avvisato: deve farcela da solo.

(credo sia venuto un bel post che riporterò concettualmente sul mio blog).