Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 giugno 2006

Il domani appartiene a noi, se ...

I commenti al precedente post L’Italia è condannata , mi inducono, a fornire risposte (pur se non dirette) con un secondo intervento (del resto la politica sta avviandosi al letargo estivo e fra un po’, oltre ai preannunciati post sul ruolo di aggregazioni come Il Castello e Tocque-ville funzionali alla mia personale proposta per il futuro del Centro Destra in Italia, riprenderò la serie dei “cult” e delle revisioni storiche come durante la scorsa estate).
Ovvio che i cattocomunisti sono imbaldanziti dopo la paura del 10 aprile e gli sfottò ci stanno: lo abbiamo fatto anche noi nel 2001 e lo avremmo rifatto oggi a parti invertite, lo torneremo a fare quando libereremo Palazzo Chigi dai cattacomunisti.
Non condivido l’interpretazione sulla sconfitta delle politiche e delle amministrative, ma l’avevo già scritto, in particolare sulle politiche terminate con una maggioranza parlamentare – e non popolare – della sinistra per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere.
Ma io non scrivo per i cattocomunisti, bensì per me stesso (il piacere di scrivere) e per esporre le mie idee agli elettori del Centro Destra.
Quindi mi interessa di più convincere, o rafforzare le convinzioni, o fornire elementi di discussione a chi sta dalla parte giusta della barricata che sprecare energie per riportare sulla retta via chi sbaglia: non ho la vocazione del missionario.
Anche perchè le votazioni degli ultimi anni (almeno dal 1996) dimostrano che non ci sono transumanze di elettori (tranne le clientele legate a qualche piccolo ras che lo seguono dovunque vada e che sono impermeabili a considerazioni di altro genere che non sia il voto clientelare) e quindi le sorti di un voto si risolvono nella sua regolarità e nella capacità di motivare gli elettori della propria parte politica a votare e non ad andare al mare, quindi di informare in modo corretto, fornendo elementi di giudizio che smentiscano la propaganda nemica.
Non è vero che i voti del Centro Destra sono “scomparsi”.
Emblematico il caso di Ragusa dove il no alle Riforme Costituzionali ha ottenuto il 70% mentre il ballottaggio per il sindaco ha visto vincente il candidato della Cdl con il 53%.
Gli elettori erano calati del 10% e le stesse persone hanno votato per il referendum e per il sindaco.
Questo dimostra che il consenso per la CdL è ben lungi dall’essersi volatilizzato, ma ha prevalso un, errato, sentimento di paura, prodotto dalla campagna terrorista della sinistra.
La paura da parte di un elettorato del Sud Italia – veggasi l’82,5% della Calabria per il no, quella Calabria dove esistono forestali con una densità maggiore degli alberi da proteggere – di perdere determinati privilegi (leggi:assistenzialismo) che perderanno comunque visto che, volenti o nolenti, l’Italia dovrà confrontarsi nel mondo e si confronterà purtroppo attraverso un apparato istituzionale che guarda al passato, ignora il presente e non costruisce nulla per il futuro, mentre era a portata di mano una Riforma – a costo zero, perchè semplice partita di giro nonostante gli astrusi conteggi di chi ci marcia nel permanere dello status quo – che avrebbe responsabilizzato gli enti locali, creando modelli (trainanti) da imitare.
E’ vero invece che con la pancia piena si è meno portati a sacrificare anche un solo giorno di riposo e che gli astensionisti siano del Centro Destra lo dimostra il voto del 9 e 10 aprile, quando con l’84% dei votanti, la sinistra si è fermata sotto il limite del 50% pur ammucchiando nelle sue file drogati (da compensare con l’aumento del limite per la cannabis), omosessuali (da compensare con i pacs), terroristi, sfasciavetrine e assassini (da compensare con posti in parlamento, amnistie e grazie) oltre ai soliti esponenti dell’Italia parassitaria, funzionarietti di partito e boiardi di stato, nonché i vari poteri forti e le lobbies corporative,
E nonostante i verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, se gli alleati di Silvio Berlusconi, Casini e Fini in primis, non avessero gettato la spugna prima di combattere, adesso non saremmo qui a subire gli sfottò dei cattocomunisti.
Ed è proprio questo il punto che mi induce a sostenere i due capisaldi:
leadership di Berlusconi e
rifiuto di ogni dialogo con la sinistra.
Perché rinunciare a Berlusconi significherebbe fare il più bel regalo alla sinistra che, infatti, da anni cerca di circuire le menti deboli e corruttibili del Centro Destra, facendo balenare immensi spazi … purchè contribuiscano a mandare in pensione Berlusconi.
Se ci tengono così tanto acchè noi si liquidi la leadership di Berlusconi, vuol dire che la temono e se la temono, vuol dire che Berlusconi deve restare Leader del Centro Destra, perché gli altri sono meno pericolosi.
E perché dialogare con la sinistra significa, senza alcuna utilità per l’Italia, disperdere un patrimonio umano che si è cementato nella comune battaglia di questi mesi, visto che le idee che caratterizzano il Centro Destra non possono che essere distanti e distinte da quelle dei cattocomunisti, al limite – e anche oltre – di una secessione ideologica che è nei fatti.
Se la sinistra vorrà fare delle “riforme”, a parte il fatto che dubito possa riuscirci, lo faccia ma con i suoi soli voti, il nostro dovere è restituire, con gli interessi, la stessa opposizione che la sinistra ha fatto al nostro Governo.
E qui si apre il discorso Udc e Casini vari.
Devono scegliere dove stare
.
Le aperture alla sinistra, il lancio di ciambelle di salvataggio, sono figli di una politica che si deve rifiutare perché basata sullo scambio di favori, indipendenti dalle Idealità e dai Valori che ci vedono inequivocabilmente in netta, totale e insanabile contrapposizione con la deriva morale, politica, civile ed economica rappresentata dai cattocomunisti.
Lontana ha confermato con un bel post questa impostazione e come lei ho visto anche con piacere il post di Mariniello e quello di Kagliostro .
Lo sconfittismo non ci appartiene, è contrario alla natura ottimista e positiva della persona di Destra.
Spero di non vedere mai, nella mia parte politica, scene ridicolmente kafkiane come quelle del 2001 con un regista che arringava la folla contro la nomenklatura di sinistra che stava a subire in silenzio come davanti ad un processo sommario di piazza.
Noi di Destra non abbiamo bisogno di andare dagli analisti, perché siamo saldi nelle nostre convinzioni e nei nostri Valori.
Possiamo perdere, come è capitato, capita e capiterà ancora, ma poiché noi non viviamo di, su e con la politica, possiamo continuare, senza compromessi la buona battaglia per un’Italia che risorga da questa involuzione cattocomunista.
Il domani appartiene a noi, se sapremo ignorare le sirene interessate della sinistra.
Il domani appartiene a noi, se sapremo recuperare il nostro programma, senza annacquarlo nei compromessi.
Il domani appartiene a noi, se sapremo agire e parlare con Valori e Ideali di Destra.
Il domani appartiene a noi, se sapremo continuare nella nostra battaglia, anche con gli strumenti che ci vengono offerti dalla Civiltà di oggi, ad esempio in Rete, senza nulla concedere al buonismo ed al politicamente corretto.

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mons, forse la domanda, da che parte stare la dovresti fare alla Lega più che a Casini.

Calderoli è stato eletto vice presidente del Senato mica a caso. A parole la Lega tuona contro il governo, ma sotto sa che se vuole ottenere qualcosa deve chiederlo all'attuale maggioranza e si sta già muovendo da un pezzo in questo senso.

Guarda, ne scrivono pure i tuoi colleghi di TV:
http://ilrumoredeimieiventi.blogspot.com/2006/06/il-carroccio-tornato-ad-essere-una.html

ai, ai, ai, Mons, vuoi vedere che alla fine sarà la tua amata Lega a farti lo scherzaccio peggiore?

marshall ha detto...

monsoreau,
bisognerà trovare una definizione anche per i cattolici, o cristiani, di destra. Io, pur se non praticante, sono tra quelli di destra; intendendosi come tale, semplicemente quella parte che non si riconosce e non si è mai riconosciuta nel comunismo. E, per esempio, anche un leghista può stare bene, e a tutto titolo, sotto la bandiera del cristiano.
Sto leggendo Socci, che conoscevo a malapena per averlo visto in tv anni fa. Mi ha fatto una buona impressione come tipo di cristiano nel quale mi potrei riconoscere senza dovermi creare problemi esistenziali. Credo sia possibile un sodalizio del gruppo ilcastello con Antonio Socci, anche perchè vedo, leggendo, che è in sintonia con il pensiero di Berlusconi.
A presto.

marshall ha detto...

E a Ragusa c'è il "clan" famigliare di mia moglie, una moltitudine, che sò essere per la maggior parte per Berlusconi. Sia ben chiaro: Berlusconi, e di riflesso Forza Italia.

marshall ha detto...

E' chiaro che li perderanno comunque, che abbiano o no voluto l'adeguamento della Costituzione alle nuove sfide globali, perchè "una mamma senza latte" non potrà più allattare figli.
Ho vissuto direttamente e personalmente questa mia teoria.
Anzichè continuare a subire passivamente le mutate condizioni di vita che la natura, volente o nolente, mi aveva imposto, ho reagito, con tenacia e con forza, dopo due anni di indifferenza a tutto...ed eccomi di nuovo...VIVO.
Nel momento in cui ho capito che nulla potevo contro il corso degli eventi naturali, ho accettato il cambiamento impostomi ed ho mutato il mio comportamento da passivo in attivo-comunque.
Così dovrebbe essere per gli italiani, una parte dei quali, fortunatamente per loro, lo è già.

marshall ha detto...

Se Casini e Fini dovessero rinunciare alla lotta politica e andare alla deriva, si aprirebbero scenari, checche ne dica la nostra sinistra parolaia, a dir poco da retrocessione. Se è questo che i nostri due leader vogliono, non hanno che da lasciarsi andare.

marshall ha detto...

Quando guardo la scenetta qui di fianco - il burattino e il burattinaio - e penso all'Italia di questi giorni, mi dico: Italia, come sei caduta in basso!

Massimo ha detto...

Intanto si vede subito chi tradisce: Casini annuncia il voto favorevole al decreto per il rifinanziamento della missione in Afghanistan e lancia il salavgente a prodi alal prima occasione utile per mandarlo sotto ...

Anonimo ha detto...

anonimo, vi manca di imbarcare pure la lega. voi sinistri fate veramente schifo, siete un pericolo per la democrazia e la libertà.
via il regime!
tek