Vi sono dei giorni in cui gli argomenti che si vorrebbe commentare sono ben più di uno.
Allora non resta che adottare il brevettato metodo Watergate e, raccolti, proporli tutti … naturalmente sintetizzando al limite della brutalità e limitandoci oggi alle questioni connesse con la politica estera.
Cominciamo subito con la vicenda che ci fornisce il titolo del post.
Con la limpidezza tipica della giovane età, ha già detto tutto Riccardo di Thank You America.
Ma che ci stiamo anche a porre dei problemi per dei terroristi catturati mentre, si opponevano alle Forze Armate della Coalizione ?
Dobbiamo riconoscere a simili figuri quelle garanzie che a loro non passa neppure per l’anticamera del cervello di riconoscere a tutti quelli che vorrebbero assassinare e che hanno assassinato con gli atti vigliacchi di terrorismo ?
Un cittadino, prelevato da casa e detenuto in attesa di giudizio ha diritto a tutte le garanzie del caso.
Uno che spara alle Forze della Coalizione, che si oppone al ripristino della legalità e della libertà, che progetta e mette in atto crimini terroristi, ringrazi di essere alloggiato al Grand Hotel Guantanamo.
E si vergogni chi, sofisticheggiando sui metodi, mette in pericolo altre vite, dando spazio alla propaganda terrorista.
Il caso è molto simile al Grand Hotel Guantanamo.
Sappiamo che ci sono terroristi in libertà, infiltrati nelle nostre retrovie.
Sappiamo che, se riescono a sfuggire alla cattura, è perché hanno coperture, protezioni e anche un uso sfacciato delle nostre leggi (o una loro opinabile interpretazione) che consente loro di continuare a minacciare la nostra libertà e sicurezza.
Sappiamo che il primo dovere di uno Stato che si rispetti è garantire i cittadini onesti, da chi vuole danneggiarli.
Dobbiamo avere dei dubbi sulle operazioni della C.I.A. per spazzare via un po’ di erba cattiva dal nostro territorio e, magari, ricavare da simile feccia un po’ di informazioni per metterci tutti in condizioni di maggiore sicurezza ?
Solo persone malate dentro possono pensare di mettere sotto accusa la C.I.A. e i governi che l’hanno aiutata a garantire la nostra sicurezza e libertà.
Altro che “inchieste”: santi subito !
Con un bel contropiede, tipico del periodo “mondiale”, il Presidente George W Bush è volato in Iraq, per rafforzare il messaggio lanciato con l’eliminazione del criminale Al Zarquawi.
Un messaggio che non è diretto solo agli iracheni e ai terroristi, ma anche agli alleati infedeli, badogliani, che progettano di riprendere la politica del tenere un piede in due staffe.
Allora non resta che adottare il brevettato metodo Watergate e, raccolti, proporli tutti … naturalmente sintetizzando al limite della brutalità e limitandoci oggi alle questioni connesse con la politica estera.
Cominciamo subito con la vicenda che ci fornisce il titolo del post.
Con la limpidezza tipica della giovane età, ha già detto tutto Riccardo di Thank You America.
Ma che ci stiamo anche a porre dei problemi per dei terroristi catturati mentre, si opponevano alle Forze Armate della Coalizione ?
Dobbiamo riconoscere a simili figuri quelle garanzie che a loro non passa neppure per l’anticamera del cervello di riconoscere a tutti quelli che vorrebbero assassinare e che hanno assassinato con gli atti vigliacchi di terrorismo ?
Un cittadino, prelevato da casa e detenuto in attesa di giudizio ha diritto a tutte le garanzie del caso.
Uno che spara alle Forze della Coalizione, che si oppone al ripristino della legalità e della libertà, che progetta e mette in atto crimini terroristi, ringrazi di essere alloggiato al Grand Hotel Guantanamo.
E si vergogni chi, sofisticheggiando sui metodi, mette in pericolo altre vite, dando spazio alla propaganda terrorista.
Il caso è molto simile al Grand Hotel Guantanamo.
Sappiamo che ci sono terroristi in libertà, infiltrati nelle nostre retrovie.
Sappiamo che, se riescono a sfuggire alla cattura, è perché hanno coperture, protezioni e anche un uso sfacciato delle nostre leggi (o una loro opinabile interpretazione) che consente loro di continuare a minacciare la nostra libertà e sicurezza.
Sappiamo che il primo dovere di uno Stato che si rispetti è garantire i cittadini onesti, da chi vuole danneggiarli.
Dobbiamo avere dei dubbi sulle operazioni della C.I.A. per spazzare via un po’ di erba cattiva dal nostro territorio e, magari, ricavare da simile feccia un po’ di informazioni per metterci tutti in condizioni di maggiore sicurezza ?
Solo persone malate dentro possono pensare di mettere sotto accusa la C.I.A. e i governi che l’hanno aiutata a garantire la nostra sicurezza e libertà.
Altro che “inchieste”: santi subito !
Con un bel contropiede, tipico del periodo “mondiale”, il Presidente George W Bush è volato in Iraq, per rafforzare il messaggio lanciato con l’eliminazione del criminale Al Zarquawi.
Un messaggio che non è diretto solo agli iracheni e ai terroristi, ma anche agli alleati infedeli, badogliani, che progettano di riprendere la politica del tenere un piede in due staffe.
Il minuscolo governo nato per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere che - come giustamente osserva Giulio Tremonti - con la sua piccolezza rende grandi i problemi del paese, è avvisato.
D'Alema è il tipico esponente comunista, cresciuto alla scuola di partito e cerca di infinocchiarci con la teoria dell' "amico diverso" degli Stati Uniti.
Siamo amici, ma ...
Siamo amici, però ...
Siamo amici, se ...
Dimenticando che, sin dall'antichità, l'amicizia presuppone un sentimento non assoggetabile a "ma", "però" e "se" che rappresentano solo il desiderio di tenere il piede in due staffe, per troppa viltà nel dire "no".
E questo dimostra quanto scarso sia per la sinistra il valore delle loro idee.
Personalmente un "amico diverso" lo eviterei come la peste, perchè sarebbe sempre pronto a pugnalarmi alle spalle.
Amicus certus in re incerta cernitur.
7 commenti:
Un amico "diverso" è sempre meglio non averlo mai alle spalle ........ ^-^
bypassando ilcastello1 non si verifica il problema di cui ho parlato nel mio post.
Il finale di questo post contiene spunti molto interessanti.
L'accoppiamento di D'Alema a Badoglio, l'amico diverso, l'amicizia fatta con i se, i ma e i però, che nasconde sempre doppie finalità come quella del tenere il piede in due scarpe.
Mi viene in mente che sotto Badoglio abbiamo avuto i "Martiri di Cefalonia", che si sarebbero potuti salvare se fosse intervenuto con gli aiuti richiestigli senza opporre alcuna difficoltà che reputò "assolutamente insuperabile". Tra quei martiri: un membro della mia famiglia.
Concordo con il "buon" Marte...
Quella del governo
«nato per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere»
mi puzza un po' di catilinaria... e la chiusa non smentisce il sospetto.
Evidentemente gli "strateghi" anti-Bush non capiscono che Guantanamo e' un deterrente efficacissimo, ancor piu' di cio' che gli eserciti facevano fino ad un po' di tempo fa. E cioe': fucilare sul posto i civili in armi, come da Convenzione dell'Aja e di Ginevra... che valgono oggi come ieri esattamente come la scomunica di Stars. Temo che le guerre condotte in modo "umano" le si perda.
Intanto ieri si è diffusa la notizia che il successore del terrorista Zarquawi sarebbe già in sicurezza a Guantanamo ... forse che qualche verginbella della sinistra vorrebbe rimetterlo in libertà ?
Riprendo dei vari argomenti trattati quello relativo a D'Alema. Su tutti gli altri sono più che d'accordo.
Forse qualcuno non se ne è ancora accorto, ma Baffino sta cercando di veleggiare (e cincischiare) a vista, in attesa che in America cambi Amministrazione e vadano su i democratici. Dopodiché, con la sua ambizione smodata, userà il suo Ministero per creare un'asse privilegiata tra il novello Partito Democratico Italiano (che si farà) e i Democratici americani. E lui (antiamericanista da sempre) se la tirerà pure da "grande amico del popolo americano", giocando sulla proverbiale smemoratezza degli italiani da un lato, e dall'altro, sulla compiacenza dei mass media, sempre pronti a riverire le sue capriole trasformiste. Ci scommettiamo?
Le elezioni presidenziali Americane ci saranno nel novembre 2008 e la nuova Amministrazione (che comunque sarà nuova perchè Bush non potrà ricandidarsi) entrerà in funzione il 20 gennaio 2009.
Nessie, ci vuoi proprio così male per pensare che questa banda di improvvisatori stonati resterà al potere fino ad allora ? :-)
francamente, mi auguro di no.
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