C’era una volta il buco nero.
Appassionante vuoto cosmico, temuto dai frequentari librari e cinematografici degli spazi interstellari.
Poco più di sei anni fa abbiamo imparato che la sinistra era esperta di altri buchi: quelli di bilancio.
Appassionante vuoto cosmico, temuto dai frequentari librari e cinematografici degli spazi interstellari.
Poco più di sei anni fa abbiamo imparato che la sinistra era esperta di altri buchi: quelli di bilancio.
Buchi rossi, invero.
Oggi scopriamo che la sinistra, oltre a riproporsi in ciò che è maestra: aprire voragini, più che buchi, nei conti pubblici e nelle tasche degli italiani, si diletta di altri buchi: quelli dei tossicomani.
Infatti un ministro – absit iniuria verbis ! – comunista, di cui non merita fare il nome, posto a capo di un ministero inutile e approntato ad hoc per poter dare un posto a tutti i partiti di una maggioranza nata per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, ha proposto di aprire “stanze del buco” presso le usl, per consentire ai poveri drogati, di continuare nel loro vizio, ma con tutte le garanzie di assistenza nel caso in cui avessero inaspettati effetti collaterali.
Si preoccupano forse che i drogati possano, per procacciarsi il denaro per perseverare nel loro vizio, rapinare, scippare, uccidere i cittadini onesti ?
No: si preoccupano di assicurarli di poter perseverare nel loro squallido vizio, a spese di tutti noi.
Ed ecco che si scende un altro gradino verso l’abiezione morale di una società che simili idee portano al disfacimento ed alla corruzione.
Sul finire della scorsa legislatura fu approvata una legge che inaspriva le sanzioni contro spacciatori e drogati (legge che, personalmente, trovo ancor troppo di manica larga).
Adesso, i 102 governativi di sinistra, si ingegnano in proposte estremiste pur di modificare l’impalcatura di uno stato moderno, civile e ordinato che il Centro Destra aveva cominciato a costruire.
La fuga dall’Iraq e le unioni degli omosessuali, prelievi forzosi dalle tasche dei cittadini e incentivazione del vizio della droga.
La società che ci propone la sinistra è tutt’altro che una società civile, serena, felice, seria.
E’ una società in piena crisi morale dove chi governa, che dovrebbe dare un indirizzo, una prospettiva, un progetto, invece rincorre le peggiori fughe dalla realtà.
Ho molti dubbi sul fatto che buona parte degli itaglioni che pur hanno votato la sinistra, condividano simili, scellerate idee.
Credo, piuttosto, che sia una folle corsa verso chi la spara più grossa (magari in vena) in preda ai fumi di quella famosa “ubris” di cui gli Autori della Roma classica ci hanno spesso narrato.
Una “ubris” che, però, rischiamo di pagare tutti noi, anzi soprattutto noi cittadini onesti.
Però … però … a questo punto il diavoletto si insinua nei miei pensieri.
Perché mai un comunista propone la stanza del buco ?
Presumibilmente per accontentare una fetta significativa del suo elettorato che si diletta con i buchi … del resto, se vota la banda del buco …
E allora il mio diavoletto, che cerco di ignorare con tutte le mie forze, mi sussurra all’orecchio: “ma che te frega ? Lascia che si buchino, anzi, ponti d’oro al nemico che fugge dalla realtà in overdose …”.
Se non fosse che le stanze del buco presso le usl costerebbero anche a me in termini di sperpero di denaro prelevato con le tasse … ma no, noi siamo generosi e ci impegneremo a salvare anche quelle vite sbandate impedendo che l'Italia divenga un paese che aiuta i propri cittadini a suicidarsi a spese di tutti.
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Oggi scopriamo che la sinistra, oltre a riproporsi in ciò che è maestra: aprire voragini, più che buchi, nei conti pubblici e nelle tasche degli italiani, si diletta di altri buchi: quelli dei tossicomani.
Infatti un ministro – absit iniuria verbis ! – comunista, di cui non merita fare il nome, posto a capo di un ministero inutile e approntato ad hoc per poter dare un posto a tutti i partiti di una maggioranza nata per (colpo di) mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere, ha proposto di aprire “stanze del buco” presso le usl, per consentire ai poveri drogati, di continuare nel loro vizio, ma con tutte le garanzie di assistenza nel caso in cui avessero inaspettati effetti collaterali.
Si preoccupano forse che i drogati possano, per procacciarsi il denaro per perseverare nel loro vizio, rapinare, scippare, uccidere i cittadini onesti ?
No: si preoccupano di assicurarli di poter perseverare nel loro squallido vizio, a spese di tutti noi.
Ed ecco che si scende un altro gradino verso l’abiezione morale di una società che simili idee portano al disfacimento ed alla corruzione.
Sul finire della scorsa legislatura fu approvata una legge che inaspriva le sanzioni contro spacciatori e drogati (legge che, personalmente, trovo ancor troppo di manica larga).
Adesso, i 102 governativi di sinistra, si ingegnano in proposte estremiste pur di modificare l’impalcatura di uno stato moderno, civile e ordinato che il Centro Destra aveva cominciato a costruire.
La fuga dall’Iraq e le unioni degli omosessuali, prelievi forzosi dalle tasche dei cittadini e incentivazione del vizio della droga.
La società che ci propone la sinistra è tutt’altro che una società civile, serena, felice, seria.
E’ una società in piena crisi morale dove chi governa, che dovrebbe dare un indirizzo, una prospettiva, un progetto, invece rincorre le peggiori fughe dalla realtà.
Ho molti dubbi sul fatto che buona parte degli itaglioni che pur hanno votato la sinistra, condividano simili, scellerate idee.
Credo, piuttosto, che sia una folle corsa verso chi la spara più grossa (magari in vena) in preda ai fumi di quella famosa “ubris” di cui gli Autori della Roma classica ci hanno spesso narrato.
Una “ubris” che, però, rischiamo di pagare tutti noi, anzi soprattutto noi cittadini onesti.
Però … però … a questo punto il diavoletto si insinua nei miei pensieri.
Perché mai un comunista propone la stanza del buco ?
Presumibilmente per accontentare una fetta significativa del suo elettorato che si diletta con i buchi … del resto, se vota la banda del buco …
E allora il mio diavoletto, che cerco di ignorare con tutte le mie forze, mi sussurra all’orecchio: “ma che te frega ? Lascia che si buchino, anzi, ponti d’oro al nemico che fugge dalla realtà in overdose …”.
Se non fosse che le stanze del buco presso le usl costerebbero anche a me in termini di sperpero di denaro prelevato con le tasse … ma no, noi siamo generosi e ci impegneremo a salvare anche quelle vite sbandate impedendo che l'Italia divenga un paese che aiuta i propri cittadini a suicidarsi a spese di tutti.
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28 commenti:
Che vuoi, credo che il tuo diavoletto sia anche quello di tanti ^-^
Ma non è finita!
Amato ha lanciato il progetto di dare la cittadinanza italiana a chi nasce sul suolo italiano (ius soli).
E' una catastrofe: in una generazione saremo sommersi da musulmani e in due l'Italia diventerà una repubblica islamica.
Bisogna fermarli in un modo o nell'altro. Ciao
Troppe cortesie per i drogati. Un paio di ceffoni ben assestati con repliche finchè necessario, sono decisamente meglio.
Personalmente non sono convinto della legge Fini sulla droga, in quanto sono liberale e secondo me ognuno ha il diritto di far ciò che vuole della propria vita. Per questo auspico la liberalizzazione delle droghe. Tutte.
Detto questo, non auspico affatto di pagare con le mie tasse i vizi degli altri. Inoltre non si capisce come permettere a tossici che allo stato attuale dovrebbero essere arrestati per possesso di stupefacenti, di bucarsi e andar via tranquilli, salvo poi arrestare uno che si fa una canna..
La sinistra fa sempre più ridere (anzi purtroppo non c'è un c___o da ridere). La sostanza del provvedimento è:
Formalmente non la liberalizziamo, così continua a prosperarci la malavita organizzata, però poi ognuno è libero di bucarsi nelle nostre stanze, con droga illegale, ma vi promettiamo che non vi facciamo nulla... Ci servono solo un pò di posti statali ove inserire neo dottori e infermieri a spese della comunità..
Che tristezza!
A Zurigo (mica Mosca o Stalingrado) da dieci anni un intero parco cittadino è stato trasformato in quella che tu chiami stanza del buco. Un parco, insomma, dove ai drogati è permesso drogarsi, dove viene loro fornita assistenza medica e siringhe.
A Zurigo, città particolarmente conservatrice ma squisitamente liberale, non ci sono politiche represseive verso la tossicodipendenza.
A Zurigo, negli ultimi dieci anni, i drogati sono diminuiti dell'ottanta per cento (80%). Mica pizza e fichi.
Le politiche repressive servono solamente a soddisfare i mal di pancia di qualche elettore un po' superficiale. Una politica che vuole affrontare con serietà la questione e cercare di risolverla dovrebbe iniziare a considerare la questione sociale più che penale.
Che liberta' puo' essere diventare tossicodipendenti, me lo spieghi? Secondo te la liberta' e' fare come si vuole? Ma allora liberalizziamo tutto, col tuo ragionamento.
Invece di spendere soldi per creare stanze del buco, creiamo centri di recupero, e' molto meglio.
Ricordo che su un altro blog quando vidi la frase di Prodi "dobbiamo avere il coraggio di stupire" commentai "vogliono essere stupefacenti: legalizzeranno le droghe". E' la prima volta che voglio essermi sbagliato.
A Zurigo i drogati sono diminuiti dell'80%.
Ammesso e non concesso che sia vero, evidentemente a Zurigo hanno lasciato che le droghe portassero a compimento il loro effetto mortale.
Se è questo che si intende con la liberalizzazione delle droghe, potrei anche essere d'accordo.
A parte il fatto che a sinistra liberalizzano solo cio' che fa comodo a loro. Liberalizziamo i sindacati, allora... scommettiamo che quelli rimangono come sono? E' piu' difficile creare una cultura in cui la gente preferisca crescere piuttosto che suicidarsi i fuggire la realta'. Di "libero" non ci vedo proprio niente, tant'e' che nelle societa' in cui vige questa mentalita' i suicidi sono piu' elevati che altrove. Sarei anch'io per la liberalizzazione, ma in uno Stato di Diritto che funziona, in cui se uno fa una strage perche' sotto l'effetto dell'alccol o di droghe venga severamente punito. Chi vuole ammazzarsi faccia pure, ma lo Stato serve per tutelare la convivenza civile, non per accudire un'idea di liberta' utopica e disordinata. certo che se si fa finta di non sapere da dove arriva la droga e non si capisce che anche questo fa parte di una strategia, si va poco lontano. Dilettanti allo sbaraglio.
Hanno promesso che ci avrebbero stupiti......e questo........è solo l'inizio.
La droga non è "questione sociale". E' un vizio. E in quanto viziosi i drogati devono solo essere raddrizzati, non coccolati.
Leo, non ne ho la sicurezza al 100% ma secondo ne quell'esperimento di Zurigo a cui ti riferisci è fallito da un pezzo. Controllo e poi so dire.
Lorenza.
Grisosotomo, lo Jus soli era nel programma di Prodi cosi' come una revisione della cittadinanza. Nessie ne aveva fatto un bel 3ad poco tempo fa.
Parlare di droga in termini liberalizzatori e quindi liberali a chi liberale è solo a parole non serve a nulla. Per loro la droga deve rimanere un indiscutibile appannaggio del crimine organizzato. Il drogato (salvo quando si chiama Lapo Elkann o è di buona famiglia come il figlio di Dell'Utri) rimane un rifiuto destinato alla totale marginalizzazione. Se poi gli fai notare che in Olanda i morti per overdose sono in media 50 all'anno contro i 600 dell'Italia (comunque molti meno rispetto ai numeri degli anni 80 o al picco di 1700 morti del '96) o con altri dati accertati ti rispondono con battute sarcastiche (tipo quella di Leo) per sopperire alla loro evidente mancanza di appigli argomentativi.
Uno che confonde l'anarchia con il liberalismo non può dare lezioni sull'essere liberale. Per la droga condivido Mons: è un vizio. E in quanto tale non è una libertà. Sui numeri vorrei vedere le fonti e i criteri con i quali vengono estrapolati. Mi sa tanto che, come sempre, si prendano i dati più comodi. Senza considerare il differente numero di abitanti delle due nazioni.
Pubblicati sull’autorevole rivista LANCET i risultati di 10 anni di Politica di Riduzione del Danno a Zurigo. La Svizzera è stata criticata in passato per la sua politica liberale in materia di droga, che avrebbe avuto come conseguenze sia l’attrarre nuovi consumatori di eroina, sia prolungare la permanenza nella dipendenza di persone eroinomani: i dati della ricerca sono in evidente contrasto.
L’indagine ha però evidenziato, attraverso la stima del trend relativo all’incidenza e alla prevalenza, che attraverso i vari interventi di riduzione del danno la popolazione dei consumatori di eroina problematici è diminuita progressivamente di circa il 4% ogni anno.
Secondo i dati citati nella ricerca, con una politica più liberale sull'uso di droghe pesanti, offrendo ai tossicodipendenti la possibilità di iniettarsi eroina ottenuta in farmacia dietro prestazione di una ricetta, di ricorrere ad alternative come il metadone e di utilizzare luoghi sicuri sotto il controllo medico dove non c'è pericolo di infezioni, le autorità sono riuscite a far calare dell'82% il numero dei nuovi eroinomani: nel 1991, nella sola Zurigo, ce ne furono furono 850, nel 2002 ce ne sono stati soltanto 150, rivela il rapporto.
La chiave della liberalizzazione, sostengono i ricercatori svizzeri, è stata di rendere l'eroina "meno alla moda" trasformando la sua immagine da una droga simbolo di ribellione a un problema medico.
"Alla fine l'eroina è diventata una droga per perdenti, la sua attrattiva tra i giovani si è progressivamente spenta", nota il prof. Carlos Nordt dell'Università psichiatrica di Zurigo.
L'autorevole pubblicazione scientifica sostiene l'apertura di safe houses, case dove i tossicodipendenti possano iniettarsi la droga sotto tutela medica, una proposta già raccomandata alla Commissione interni della camera dei Comuni qualche anno fa e recentemente giudicata valida dall'associazione dei capi della polizia britannica.
http://www.cesda.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=375
Autorevole per gli antiproibizionisti. Vedi, il difetto nelle statistiche sta nel fatto che, a seconda del periodo che prendi in esame e dei dati che vi metti, puoi estrapolare quello che a te conviene di più. Così vediamo che i proibizionisti fanno sembrare un paradiso la liberalizzazione della droga e gli antiproibizionisti un inferno.
Quello che invece a me interessa è:
1) la droga è un vizio
2) poichè è un vizio deve essere represso
3) i cittadini onesti non devono rimetterci per colpa dei drogati nè in quanto soggetti a rapine, furti scippi etc., nè in quanto contribuenti vedere i loro soldi volar via per coccolare dei viziosi.
4) ergo la droga va proibita e quelli che ne fanno uso vanno puniti e rieducati, senza favorirli nel loro vizio e senza dar l'impressione che i vizi e/o i capricci di chiunque troverebbero comodo asilo con i soldi di tutti.
Più brutalmente: non me ne frega nulla di far drogare qualcuno sotto tutela medica.
Mi interessa che il suo vizio non mi costi neanche una lira.
Anche la masturbazione è un vizio? Dobbiamo vietare anche quella? :-) Il vizio principale nel mondo occidentale (ma non solo) è rappresentato dall'alcool, il cui consumo è responsabile in Italia di un numero di morti stimato tra i 17 e i 40mila ogni anno. Cosa accadrebbe se lo vietassero? Pensate forse che diminuirebbero i morti e i consumatori?
Per Ares, l'italia ha 58 milioni di abitanti, l'Olanda 16 milioni e mezzo, fai i conti e noterai lo scarto tra le due nazioni. La differenza tra voi proibizionisti e noi antiproibizionisti è che noi prendiamo i dati che ci fanno comodo, voi nemmeno li prendete i dati, perché numeri che fanno comodo alle teorie proibizioniste non ce ne sono mai stati. La storia del probizionismo è sempre stata una sequela di fallimenti.
Di dati è piena internet. Recentemente i TG e i quotidiani hanno fatto lunghi servizi sul consumo di cocaina rilevato nelle acque e dall'Italia sono passati all'estero con l'indicazione di un aumento di drogati ovunque.
Del resto un range tra 17 e 40 mila come riportato sui presunti morti da alcool la dice lunga sulla affidabilità dei "numeri" riportati: è come se dicessi che le due coalizioni oggi hanno una percentuale di consenso che varia dal 40 al 60 ... :-D
Il punto è che un bicchiere di vino non fa male,anzi è consigliato ogni giorno.
Qualunque quantità di droga fa male, sempre.
La legge Fini sulal droga è stata approvata solo l'anno scorso e a me sembra ancora di manica troppo larga.
Fino ad allora c'era un eccesso di antiproibizionismo.
Partendo dal presupposto che sono i drogati a sbagliarte e che non dobbiamo essere noi cittadini onesti a pagare.
Questo è il punto: droga è male, vizio, quindi chi sbaglia, paghi.
Perchè dobbiamo spendere del nostro per farli drogare in sicurezza ? Noi dobbiamo agire per reprimere il fenomeno e lo si reprime con leggi punitive e rieducative, non andando incontro al loro vizio.
Il range così vasto sui morti per consumo di alcool parla comunque di una situazione emergenziale, che siano 17mila o 40 mila, sempre parecchi sono. Per quanto riguarda l'affermazione che gli spinelli facciano male sempre e comunque, basta solo ricordarne i numerosi impieghi terapeutici o l'ampio numero di consumatori: si calcola che in Italia ci siano circa 4 milioni di persone che hanno fatto uso di droghe leggere e molti fra questi ne fanno un uso abituale. Eppure non si registrano affatto morti legate al consumo di derivati della cannabis.
4 milioni di drogati: alla faccia ! Sarebbe da liberare un'isola e confinarli lì, senza possibilità di rifornirsi e con l'obbligo, per sopravvivere, di lavorare (che brutta parola, vero ?) fino alla guarigione.
Il range così vasto induce a ritenere che i numeri siano sparati a casaccio.
L'uso terapeutico della droga è derivante da prescrizione e limitato nel tempo o connesso a situazione patologiche.
I drogati di cui si tratta sono solo individui deboli che cercano nella droga una sciocca evasione dalle loro responsabilità.
Perchè dovremmo essere noi cittadini onesti a pagare le loro debolezze e i loro errori ?
Cifre sparate a casaccio come quelle di Burlesconi in campagna elettorale :-) ma non si può negare che le morti alcoolcorrelate siano moltissime e che l'alcool costituisca da sempre una piaga e un'emergenza sanitaria in cifre ben più consistenti di quelle rappresentate dalle altre droghe (perché l'alcool è comnunque una droga). Ciò non implica tuttavia che si debba vietare l'alcool, sarebbe fallimentare come è già stato dimostrato.
Tu ed io pagheremmo lo stesso gli errori dei tossici, con o senza un regime antiproibizionista. Il proibizionismo aumenta il consumo delle sostanze e la quantità di persone potenzialmente perseguibili, di conseguenza aumentano le operazioni di polizia e i relativi costi annessi.
Berlusconi in campagna elettorale ha fornito, unico, cifre esatte. Come è dimostrato dai sondaggi, l'unico dei quali che abbia avuto corrispondenza con la realtà era quello diffuso da Berlusconi.
L'alcool è un male solo se lo si assume in grandi quantità: un bicchiere di vino non fa male e non dà assuefazione. La droga è, comunque, un allucinogeno se assunto senza necessità terapeutiche. I drogati sono più pericolosi degli alcolizzati, come dimostrano scippi e rapine che vedono drogati e non alcolizzati tra i protagonisti.
La droga non è una libertà, è un vizio. Una società civile non può tollerare la diffusione di un vizio. I costi delle operazioni di Polizia sono finalizzati anche a eliminare criminalità: due piccioni con una fava. E visto che, comunque, un prezzo è da pagare, meglio pagarlo per ripulire la nostra società e non per nascondere lo sporco sotto il tappeto.
Il cavallo di battaglia del proibizionismo è che basta uno spinello per rimanere irrimediabilmente "contaminati". In tutto l'occidente ci sono ben 145 milioni di persone "contaminate" che fumano tranquillamente e tranquillamente portano avanti una vita del tutto normale.
Ho seri dubbi che chi ricorre a strumenti artificiali possa avere una vita "normale" e non, invece, una esistenza drogata ... per questo è necessario reprimere il fenomeno e non farlo percepire come "normale".
Mons, in tutta sincerità, si vede benissimo che tu di cannabis e spinelli non sai proprio niente.
L'uso di cannabis è diffuso tra professionisti, bancari, medici, studenti, professori, casalinghe. Forse non lo sai, ma probabilmente il tuo commercialista ogni tanto si fuma uno spinello, pure il tuo dentista e, perchè no, magari diversi tuoi famigliari,
In astrofisica, il buco nero attira, inghiotte e dissolve tutto senza lasciare tracce.
Poi, o prima, venne "La banda del buco", da te ricordata, grazioso film comico dove ci scappo pure il morto.
Ora avremo a che fare con questa banda ancor più famelica.
Dove andremo a finire???
"Mons ... si vede benissimo che tu di cannabis e spinelli non sai proprio niente"
E' un riconoscimento di cui ti sono grato :-D
Hai elencato una serie di categorie con cui ho quotidianamente a che fare e non mi sembra proprio che le cose stiano come racconti. Volete far credere che ci sia una ampia diffusione per annegare nella quantità la vergogna. Ma anche se in casa c'è molto sporco, il fatto che sia tanto non rende pulita la casa, anzi !
Marshall, a questo punto si potrebbe dire, alla toscana, che esiste anche la banca dei ... buchaioli ;-)
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