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01 giugno 2006

Sofri/Bompressi:con la grazia non si paga dazio

Il naufragio morale dell’Italia sinistra nata dai verbali degli scrutini sui quali gravano ombre e fondati sospetti sia per le circoscrizioni metropolitane che per quelle estere trova la sua certificazione nel comportamento del ministro apparentemente più moderato, Clemente Mastella, che, forse per onorare il suo nome, ha inviato al Quirinale il decreto di grazia per Ovidio Bompressi (firmato in tutta fretta !!!) e preannunciato analogo, infame, provvedimento per Adriano Sofri.
L’argomento lo abbiamo affrontato pochi giorni fa .
Allora la canea dei giustizialisti a corrente alternata, si era scagliata contro una, singola, libera uscita di Erika De Nardo, la ragazzina, ora giovane donna di 22 anni, che poco più di 5 anni fa aveva ucciso madre e fratello.
I commenti erano improntati a retorica scandalizzata, ad affermazioni apodittiche sul mancato pentimento della ragazza e, quindi, sulla necessità che restasse in prigione: condanna a 16 anni scontati, sempre in carcere con quella unica libera uscita, quasi sei.
Lo stesso tipo di giustizialismo a spanne riservato a Giulio Andreotti, Silvio Berlusconi, Cesare Previti, Stefano Ricucci.
Quando però gli stessi commentatori rivolgono la loro attenzione a due dei responsabili dell'assassinio del Commissario Luigi Calabresi, Ovidio Bompressi e Adriano Sofri, i toni cambiano.
Costoro sono redenti … anche se non hanno mai chiesto scusa e neppure riconosciuto il loro orrendo crimine, che è la punta dell’iceberg di una stagione (la loro) di odio e da “cattivi maestri” con il loro movimento di “Lotta Continua”.
E hanno sempre avuto trattamenti di ogni riguardo, con reiterati permessi (addirittura mi ricordo Sofri ossequiato alla stadio calcio, in tribuna) ed ogni possibilità di alleviare la loro detenzione.
Sofri, condannato a 22 anni, scontati meno di 8 !!!
Sofri e Bompressi sono già in libertà con la scusa delle loro condizioni di salute.
La stessa scusa che servì a Diliberto, il comunista “dalle mani grondanti sangue, per riportare in Italia Silvia Baraldini – condannata per terrorismo negli Stati Uniti – e che veniva dipinta come in fin di vita.
Anche quella è viva e vegeta e, purtroppo, libera.
Adesso Clemente Mastella che, con tutti i problemi della giustizia per i cittadini onesti, dalla lunghezza dei processi, alla necessità di far lavorare di più e meglio i magistrati, magari senza riflettori puntati e con controlli accurati come previsto dalla riforma Castelli che la sinistra – per l’appunto – vuole smantellare, come primo atto del suo ministero promuove la grazia di Bompressi e preannuncia quella per Sofri.
E’ quasi contemporanea la condanna a ben 18 mesi dei gioiellieri Maiocchi per aver eliminato un rapinatore.
Ma se degli assassini – tali perché condannati con sentenza passata in giudicato dopo ben 8 gradi di giudizio: mai nessuno ha avuto cotante garanzie ! – vengono graziati e rimessi a circolare tra le persone oneste, come si può riporre ancora fiducia nella giustizia di stato già fortemente compromessa dalla magistratura militante (a sinistra) ?
Non ci viene praticamente detto: meglio la “giustizia fai da te ?
A questo porta il perdonismo ideologico e spiace che sia Mastella – che sembrava un po’ più assennato dei suoi compagni di merende governative – ad aver preso una simile esecrabile iniziativa.
E in conclusione il nostro pensiero non può che andare al Commissario Luigi Calabresi, ucciso una seconda volta dalla grazia concessa e concedenda ai suoi assassini, e alla sua Famiglia la cui ferità non potrà mai rimaginarsi, come non si rimarginerà mai quella dell’Italia Civile e Onesta.
Perché il Commissario Calabresi è morto e nessuno può ridargli la libertà di circolare tra noi, come, con un tratto di penna, si concede ai suoi assassini e vedremo quanto realmente sono malati o per quanto tempo potranno circolare, liberi e felici.
Ogni giorno in cui Sofri e Bompressi calpesteranno la terra da uomini liberi, il Commissario Calabresi, sarà assassinato di nuovo.
E se gli uomini sinistri hanno fatto strame della giustizia terrena, confidiamo in quella Divina.

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20 commenti:

marshall ha detto...

Le conclusioni a cui mi portano la lettura di questo brano sono:
1) siamo governati da gente inaffidabile. Predicano la giustizia e poi se ne prendono gioco: Castelli era molto più rigoroso, e veniva criticato indecorosamente
2) predicano la giustizia e poi inculcano alla gente la convinzione che non c'è da riporre, in essa, granche speranza. Salvo che non sia un Berlusconi, al quale non danno tregua, e non gli lasciano vie di scampo.
3) i commentatori, i pacificatori e pacifisti grossolani, per me sono dei buontemponi berditempo che non hanno niente di meglio da fare: sfruttano queste occasioni per farsi invitare ai programmi, ai convegni per farsi elargire somme sostanziose. Ma sappiano i mass media, che si circondano di tali personaggi, che io non dedico più a loro e ai loro programmi, neanche un minuto del mio tempo, gli sponsor sono avvisati: perderanno audience.

Van der Blogger ha detto...

Ciò è un brutto presagio per questi anni (spero non 5)...

Anonimo ha detto...

A parte che il dibattito sulla responsabilità di Bompressi e Sofri è tutt'ora aperta (e basta farsi un giro per Tocque Ville per scoprirlo). A parte che, essendo da sempre proclamati innocenti è ben difficile chiedere perdono. A parte che lo stesso Berlusconi si è detto favorevole alla grazia. A parte che la grazia la voleva concedere già Ciampi. Anche la famiglia Calabresi si è detta d'accordo per la grazia.
Ormai ci sei rimasto solo tu a volervi in galera.

Anonimo ha detto...

(Adnkronos) - "A questo punto, avendo approfondito e seguito il caso in tutte le sue implicazioni, auspico che quanto prima si possa ottenere la stessa iniziativa nei confronti di Adriano Sofri". Cosi' Enrico La Loggia, di Forza Italia, commenta la decisione di concedere la grazia ad Ovidio Bompressi.

Massimo ha detto...

Su TV ho già risposto nell'altro post.
Sul fatto che si proclamino innocanti, beh se dopo ben 8 gradi di giudizio, con la magistratura che ci troviamo sul groppone quei due sono stati condannati, non credo possano esistere dubbi sulla loro colpevolezza.
Sul fatto che Berlusconi e La Loggia auspichino la grazia, lo considero un errore tattico e politico.
Sulla famiglia Calabresi d'accordo, mi sembra una forzatura, forse dovuta alla presenza del loro avvocato storico come sottosegretario alla giustizia (piccola piccola di Mastella).
E infine non è vero che io li vorrei in galera: a quei due ho sempre detto che avrei comminato la pena di morte ... :-D

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

A Destra ci esprimiamo sempre su sentenze passate in giudicato, non come fanno i furbetti del girotondino che parlano sempre di sentenze di Corte d' assise.

Sori e Bompressi sono ASSASSINI ingiustamente liberati.
Presto liberi Riina e Provenzano ????

il Castello ha detto...

Bene, non ce ne fosse abbastanza dei compagni di lotta di questi disgraziati, adesso ci si mettono anche i libberali. Va bene: Sofri e la sua ghenga sono innocenti. Allora sono tali tutti gli altri che a vario titolo si proclamano innocenti per reati vari. Nessuno di loro chiede la grazia in quanto sarebbe un'ammissione di colpevolezza, ma gliela si concede lo stesso. Va bene cosi'? Se no stanno tutti dentro a scontare pene che nella fattispecie sono semplicemente irrisorie e derisorie delle vittime e dello stato di diritto. Qui ci vuole una dittatura: non si puo' andare avanti in questo modo. Questi sono pazzi da legare.

Anonimo ha detto...

Veramente siamo in tanti a volere Sofri e Bompressi in galera...

Ares ha detto...

Probabilmente cercheranno, dopo che saranno miracolosamente guariti dalle loro malattie immaginarie, di seguire la strada del loro antico compagno di lotta Sergio D'Elia che, condannato a 30 anni per l'uccisione di un agente di Polizia (Fausto Dionisi) nel 1978 è stato ora eletto in parlamento con la lista di Pannella.
1978 + 30 = 2008.
Siamo al 2 giugno 2006. Doveva essere in galera e invece è in parlamento.
Ogni ulteriore commento è inutile.

Anonimo ha detto...

Guardate, la cosa che ci lascia un po' stupiti e increduli (a noi liberali) è la totale superficialità con la quale si parla della questione Sofri.

Entrare ogni tanto nel merito delle questioni, non generalizzare, non ragionare per luoghi comuni, ogni tanto fa bene. Quello che invece leggo qui sa tanto, troppo, di giustizia sommaria. Sa tanto di Far West, con linciaggio per far prima. Magari a qualcuno piace, ma non è civiltà, non è libertà, è in realtà abbastanza medioevale.

(si, si, lo so Mons, che tanto mi risponderai che quelli del far west si che erano tempi, uomini veri, valori chiari, gusti puliti, ecc ecc. e che per te con Sofri e Bompressi bastava solo un po' di corda e sapone. Guarda, ti ho pure risparmiato la fatica di rispondermi, contento?).

Massimo ha detto...

Non so chi sia l'ultimo anonimo per parlare a nome dei liberali, ma la tecnica è quella dei comunisti: lanciare una accusa (in questo cao la "superficialità" della tesi contraria alla liberazione di due delinquenti) senza però argomentare.
Lascio ovviamente a chi legge arguire dove sia la superficialità.
Resta il fatto che Bompressi e Sofri sono stati condannati, quest'ultimo dopo ben 8 processi, con sentenza passata in giudicato da una magistratura che pende senza ritegno a sinistra. Liberarli è un'offesa a chi è morto e un invito a delinquere.
Se poi ci aggiungiamo quel che è stato segnalato (un assassino di poliziotti in parlamento) allora pensiamo che, sì, siamo nel Far West, sperando che emerga un Wyatt Earp che possa, magari in una sfida all'OK Corral di Montecitorio, fare giustizia, quella vera e definitiva.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, intanto non è vero che la famiglia Calabresi si sia dichiarata a favore della grazia, intendo, la vedova Calabresi aveva detto che questo era subordinato alle scuse e al pentimento di Sofri. A parte questo però, anche fosse stato come dici tu, rimane il fatto che il condannato Sofri, che ha avuto almeno 8 gradi di giudizio incluso quello della corte europea, alla faccia!, rifiutandosi di chiedere la grazia invocando la sua innocenza non riconosce lo stato italiano non riconoscendone le sentenze, non vedo perchè di fronte a questo lo stato dovrebbe concedergliela. Da tempo Sofri in carcere ci entra solo per dormire, anzi dopo la malattia credo sia in sospensione di pena, come del resto Bompressi, e a vedere le foto pubblicate sui giornali che lo ritraggono in barca con la famiglia direi che la convalescenza non se la passa male, così come Bompressi che almeno però la grazia l'aveva richiesta e che al momento dell'annuncio si trovava in un circolo di paese ad imbottigliare vino. Capisco a questo punto che la grazia concessa a Sofri sarebbe la ciliegina sulla torta e, arrivando a uno che si proclama innocente rifiutandosi perciò di chiederla, automaticamente ne sancirebbe l'innocenza. Sofri non ha mai chiesto scusa "La parola scusa va usata con molta parsimonia" o perdono ai Calabresi e tenta di dare la responsabilità al clima politico dell'epoca per non assumersi quella sua personale. Non è l'unico che dice queste cose, Battisti le dice uguali, sia in merito alle scuse che alla sua responsibilità.
Mons, vero, Sergio d'Elia militava in Prima Linea, nel 1978 uccise una guarda carceraria, fu condannato a 30 anni, leggevo che è dall'86 che collabora col partito radicale alla riforma della giustizia (sigh!) non so dire di preciso da quanti anni è libero, sicuramente nel 2000 lo era già da tempo. Non solo è stato eletto deputato nelle fila rosapugno ma è stato eletto addirittura segretario della Camera. L'anno scorso, quando Calderoli propose di mettere una taglia per facilitare la cattura di Unabomber, d'Elia definì questa proposta "Criminogena", sì perchè prima di diventare deputato è stato, e credo lo sia ancora, segretario di "Nessuno tocchi Caino". Voilà.
Poi una parola va spesa per solidarietà alla famiglia e alla moglie di Calabresi che ha appreso dai giornali e dalla tv della grazia a Bompressi (l'autore materiale), Mastella e Napolitano le hanno telefonato solo il giorno dopo. Una vera vergogna perpetrata per far passare il più possibile in silenzio la dcisione e mettere tutta l'italia di fronte al fatto compiuto. Con questa cosa sappiamo con certezza che Caino ha la precedenza su tutto e su tutti, figuriamoci su Abele che è sotto terra.
Lorenza.
Scusate la lunghezza.

Anonimo ha detto...

Aggiungo solo che il direttore del carcere di Pisa si era dichiarato contrario perchè Sofri non chiedendo perdono e la grazia mostra di non essersi ravveduto.
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Un'ultima cosa.
Sofri si è dichiarato molto compiaciuto della vittoria di Prrrr e dell'incarico a ministro di Bersani...Bersani da giovane militava in Avanguardia Operaia, un'organizzazione per iniziati duri e puri famosa per usare attrezzi metallici pesanti nei confronti dei "fassiti", credo che AO sia responsabile dell'omicidio di Sergio Ramelli.
Lorenza.

Massimo ha detto...

Sì, ho letto anch'io.
Come disse Fra' Cristoforo a Don Rodrigo puntandogli un dito contro ?
"Verrà un giorno ..." e quel giorno venne, e Don Rodrigo morì, fra atroci sofferenze, di peste ... ;-)

Anonimo ha detto...

Scusate,
qualcuno sa dirmi qual è la motivazione per cui si ritiene lecito liberare chi è stato condannato?
La "malattia" è chiaramente una scusa.
Perchè si deve liberare un assassino?

Si vuol forse far capire che se PER RAGIONI POLITICHE oggi decidessi di assassinare un esponente politico potrei avere la fortuna che se anche mi condannassero potrei essere liberato dalla parte politica avversa all'ucciso tra qualche anno?

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo
At 02 giugno, 2006 18:43, Anonymous said...

MA LO SAI COSA HAI SCRITTO?

Rispondi a questa semplice domanda:
a prescindere da questioni di salute, PERCHE' è LECITO LIBERARE UN ASSASSINO?

E perchè, aggiungo, non liberare tutti gli altri assassini che hanno ucciso per motivi diversi dai soldi?

Qual è la logica che segue chi è favorevole alla liberazione di un assassino???

Massimo ha detto...

Li liberano perchè hanno bisogno di personale politico ... ;-)

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con il post. La questione Sofri è da troppo tempo una spina nel fianco dell'Italia.
Riporto per intero un Antidoto di Rino Cammilleri intitolato "GRAZIA"

Com’è noto, la par condicio per i comunisti non esiste (la reclamano solo per sé quando sono in svantaggio). Perciò, grazia a Bompressi e a Sofri, e niente ai «neri». Naturalmente, le decine di latitanti rossi residenti in Francia, ora che Castelli non c’è più, potranno continuare a latitare tranquilli. Tra l’altro, l’accanimento con cui si vuol dare la grazia a un Sofri che non l’ha mai chiesta (ma la vuole, oh, se la vuole!) è persino grottesco. L’ex procuratore D’Ambrosio ha autorevolmente dichiarato che «Sofri è ormai un altro uomo», perciò è inutile tenerlo in galera.
Brava la ex toga, specchio di giustizia: quanti assassini sono «ormai altri uomini»? Promemoria: se mi arrestano, basterà dire «scusate, non lo faccio più». Ma no: se arrestano me, ingoiano la chiave; io, infatti, non ho militato in «Lotta Continua».
A Sofri è stato dato in semilibertà, intanto, un prestigioso posto di bibliotecario alla prestigiosissima «Normale» di Pisa. Un posto che, senza di lui, sarebbe stato assegnato per concorso a un laureato disoccupato. Il quale resterà disoccupato o dovrà cercare altrove (se trova, in quest’Italia di precari).
Sofri ha affrontato ben nove gradi di giudizio, armato di memoriali e controcavilli; infine, ha accettato con gioia la poltrona e le agevolazioni di legge, nonché una galera da barzelletta con telecamere e interviste a lui un giorno sì e l’altro pure. Non c’è male per uno che ha passato la gioventù a sputare veleno contro la «giustizia borghese».

Anonimo ha detto...

Che poi a Lotta continua leggevo è da addebitare pure un attentato, fallito per puro caso, al missino On.Servello. Oltre ai sospetti sulla strana morte di un militante della stessa LC di RE Alceste Campanile.
Lorenza.