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09 maggio 2012

Monti non scarichi su altri le sue colpe


Il gauleiter dei poteri forti internazionali ha superato ogni limite, appaiandosi alla ridicola esternazione del suo mallevadore che abita (ancora per poco) al Quirinale e non si è accorto del successo delle liste di Grillo (o, pieno di bile, rifiuta di riconoscerlo …).
Monti non sa cosa fare, probabilmente non lo sapeva neanche prima, ma pretende di farci credere che ha un “programma” per risollevare l’economia.
Per ora abbiamo però visto solo tasse e provvedimenti recessivi.
La boria, lo snobismo e l’infinita superbia che lo contraddistinguono, lo portano a scaricare sul prossimo colpe che sono soltanto sue, di chi lo ha messo in quel posto (e messo a noi in quel posto …) e di chi ancora lo vota.
Con Berlusconi nessuno si suicidava.
Con Berlusconi avevamo più soldi in tasca, quindi potevamo spendere di più.
Con Berlusconi avevamo meno tasse.
Con Berlusconi, soprattutto, c’era più ottimismo, più speranza, più fiducia nel futuro.
Mario Monti, con tutta la sua prosopopea ha saputo solo tassare e creare problemi in decine di migliaia di persone che rischiano di trovarsi senza pensione e senza stipendio perché non è stato preventivamente valutato l’impatto di una riforma delle pensioni che andava realizzata già nel 1994 (come cercò di fare Berlusconi) ma che adesso poteva essere attuata solo con gradualità e neutralizzandone gli effetti su chi era uscito dal mondo del lavoro in base alle vecchie leggi (ed era il percorso lungo, virtuoso e paziente del Governo Berlusconi).
Mario Monti, con le sue tasse, ha tolto quel piccolo margine di sicurezza e di operatività che ancora rimaneva, dando spazio alla repressione fiscale nel più puro stile da sceriffo di Nottingham.
Mario Monti, soprattutto, con le sue tasse ha tolto speranza e fiducia nel futuro perché ha sottratto quel margine che consentiva a tanti non solo di sopravvivere, ma di proseguire nella loro attività.
Ma Mario Monti non si è accorto che cercando di ribaltare sul prossimo le responsabilità delle “vicende umane” delle crisi, ha pronunciato una auto accusa visto che proprio lui ha fatto parte di Goldman Sachs e per due mandati è stato commissario europeo.
E la crisi ha proprio lì le sue radici.
Berlusconi e il Pdl, invece di rincorrere i “moderati” che si sono dimostrati inconsistenti elettoralmente, dovrebbero reagire allo schiaffo di Monti staccandogli la spina, hic et nunc, senza “se” e senza “ma”, per poi dar corso ad una campagna elettorale incisiva e determinata, rilanciando il progetto di sempre contro le tasse e per allontanare lo stato dalle nostre vite e dalle nostre tasche.
Un’Italia rinnovata, federalista e presidenzialista.
Se ci sarà la maggioranza assoluta, bene.
Se invece Berlusconi, ancora una volta, dovesse scendere a compromessi con i centristi, allora meglio una opposizione dura e determinata, senza sconti per nessuno, perseguendo con coerenza il proprio progetto di società.





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1 commento:

Giulio ha detto...

Da quando c'è Monti tutti gli indicatori economici sono peggiorati: deficit, debito, disoccupazione, recessione. Tutto a causa delle tasse....ci vuol coraggio a fare da scarica barile !
Ma la cosa che mi infastidisce di più è l'atteggiamento del PDL che prende schiaffi e sta zitto, i 40 firmatari sono pochi !