Con un articolo di Giuseppe Turani, un ampio servizio su Antonio Patuelli presidente Abi e una intervista al presidente di Confesercenti, QN il Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, Giorno, Nazione) ha aperto una campagna per l'abolizione totale dell'uso del contante.
Turani lo ha scritto chiaramente: per cinque anni proibire l'uso del contante in ogni transazione.
Una evidente mentalità stalinista che presuppone uno stato persino più invadente di quello prepotente e predone che abbiamo.
Una mentalità ostile alla Libertà della Persona, quindi contraria alla Dignità dell'Uomo.
Una mentalità che si traduce nella sottomissione agli interessi di chi vorrebbe controllare anche le spese minime dei cittadini e porta acqua al mulino di chi, vendendo e guadagnando sulle carte di pagamento, alimenta l'indebitamento di singoli, famiglie e aziende.
La guerra che viene scatenata contro il contante è la stessa guerra contro la Libertà che a livello statuale è rappresentata dalla moneta unica che ha sottratto alle Nazioni la Sovranità monetaria.
Il fisco è, da sempre, lo strumento per opprimere meglio i popoli, inibendo loro l'autonomia economica e quindi la libertà individuale.
E' evidente che difendere l'uso del contante è anche difendere la nostra Libertà.
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1 commento:
Turani è di sinistra, pennivendolo di Repubblica e fu amichetto dell'Ariosto (tanto per fare un po' di storia e di cronaca).
Purtroppo questi servi prezzolati, questi miserabili caporalucci, ubbidiscono al diktat della grande finanza internazionale le cui banche d'affari stanno per essere travolte dal crac e che pertanto si parano le terga impedendo l'eventuale corsa agli sportelli. Se non c'è contante, non c'è corsa. E' in quest'ottica che purtroppo va vista la bordata di Turani.
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