La vittoria di Trump negli Stati Uniti deve essere un volano per tutte le forze contrarie alle consorterie affaristico finanziarie che vanno smontate e disperse.
I prossimi appuntamenti ci riguardano da vicino e sono per domenica 4 dicembre.
In Austria il ballottaggio per l'elezione a presidente, con Hofer che, questa volta, può farcela (salvo brogli) contro il rossoverde supportato (tanto per cambiare come ormai accade dal 1969 quando Rodomiro Tomic fece votare al ballottaggio in parlamento il socialcomunista Allende invece del Liberalnazionale Alessandri) anche dai democristiani del partito popolare.
Ancor più da vicino, sempre il 4 dicembre ci riguarda e ci coinvolge il referendum costituzionale con un NO duplice: contro il peggioramento di una costituzione già pessima di suo e contro Renzi, il bulletto che, con una faccia di tolla incredibile, dopo aver ripetutamente espresso il suo sostegno alla moglie di Clinton si è subito dichiarato disponibile a lavorare con Trump dicendo che l'amicizia (sudditanza ?) con gli Stati Uniti non era in discussione.
Il 4 dicembre Hofer in Austria e il NO in Italia possono sgretolare un altro pezzo di muro delle caste, dei privilegiati e delle consorterie di potere.
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