La propaganda immigrazionista ha impugnato come una clava un video nel quale si vedono i gendarmi francesi che costringono una clandestina a scendere da un treno.
Gli immigrazionisti hanno messo in evidenza solo il fatto che si trattava di una donna incinta.
Hanno tralasciato il contesto, cioè il preventivo invito verbale rivolto all'intera famiglia nigeriana di scendere e il rifiuto opposto dal capo famiglia.
Ovviamente i gendarmi hanno fatto quel che dovrebbero fare le Forze dell'Ordine di tutto il mondo: hanno preso i riottosi e li hanno portati a terra per eseguire controlli ed espulsioni.
Il fatto che la donna fosse incinta non modifica la sostanza che si trattava di un soggetto illegalmente presente sul territorio francese.
In questo la Francia dimostra di essere uno stato serio e che difende gli interessi dei francesi, a differenza dell'Italia che sta accogliendo milioni di immigrati, si commuove per le donne incinte ai cui figli, se nati in Italia, gli immigrazionisti vorrebbero concedere la cittadinanza in forza del barbaro ius soli e ignorando l'esperienza, dalla quale cercano faticosamente di tornare indietro, del Regno Unito, della Francia e del Belgio, dove sono proprio le seconde e terze generazioni di immigrati a promuovere disordini ed a formare la manovalanza e la base per coloro che vogliono tagliarci la gola.
Non ho mai avuto simpatia per la Francia però, come sentii dire tanti anni fa da Arnoldo Foà in un programma televisivo, si può imparare qualcosa, sempre, da chiunque.
Persino dai francesi.
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1 commento:
Macron deve accreditarsi presso l'opinione pubblica francese, per la sua pessima Loi Travail. Per questo è costretto a fare il duro sul tema "immigrazione". Senza contare che in questo momento sta rubando vento alle vele del Front National, i cui numerosi voti per Marine sono congelati, e lui lo sa. Quale che sia la ragione di tanto rigorismo, va comunque detto che loro sono attenti ai loro interessi. Da noi invece abbiamo un Gentiloni ad interim, messo lì apposta per obbedire agli ordini della Ue.
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