Leggo che l'onorevole signorina Maria Elena Boschi, fedelissima di Renzi (nessuno è perfetto) si è lamentata per presunti "insulti sessisti" da parte di chi segue e commenta sui media social il Ministro Salvini.
Non solo, ma come una Carola tedesca qualunque, avrebbe chiesto anche il bavaglio, se non al Ministro, ai suoi sostenitori.
Evidentemente le continue lamentele sulla mancanza di parità tra Uomini e Donne, sono esclusivamente intese ad acquisire vantaggi, rifiutandone gli aspetti negativi.
Una parità che possiamo, chiamare asimmetrica, perché la politica è questa, e deve anche essere accettazione di linguaggi esplicitamente offensivi, quando non comportamenti di tal genere, come in passato.
Evidentemente l'onorevole signorina Boschi è troppo giovane per ricordare le offese con le quali i suoi antenati politici del pci fecero politica contro Scelba e Piccioni, seguitando poi contro Andreotti e Fanfani, ironizzando persino sui loro difetti fisici.
A Giorgio Almirante fu negato persino da mangiare al Cantagallo di Bologna, mentre sono recentissime le offese contro Berlusconi e, oggi, contro Salvini e la Meloni.
La parità (che esiste già e non è colpa di Salvini se in Italia - ma anche nel mondo -di Thatcher ce n'è stata finora una sola) non è un menu dal quale si possa scegliere quello che si preferisce.
Quando si coglie una rosa, bisogna accettare che ci siano anche le spine.
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