Dev'essere un incubo, per Zingaretti e i forzitalioti, svegliarsi ogni mattina con l'assillo di dover rilasciare una dichiarazione contro il Governo.
Un incubo doppio, se si pensa che, dopo quattordici mesi, hanno già sparato tutte le cartucce e le profezie secondo le quali saremmo "andati a sbattere" ripetutamente e tutto quello che viene proposto servirebbe solo a mascherare vuoi i dissidi interni, vuoi errori di prospettiva.
L'incubo è doppio perché si trovano davanti due partiti che, pur al governo, coprono l'intero spettro delle questioni concrete, dalla sinistra estrema e assistenzialista del reddito di cittadinanza e del salrio minimo a 9 euro, ai Valori Identitari, Nazionali e Liberali della riduzione delle tasse, dell'autonomia regionale, del ripristino della Sovranità Nazionale, della legittima difesa e del respingimento degli immigrati.
A Zingaretti e compagni non resta che ripetere stancamente slogan di propaganda, spesso in totale distonia con il sentimento popolare, come è il sostegno alle ong e l'accoglienza per gli immigrati.
Ma Zingaretti e compagni vengono aiutati, dai media che ripetono ossessivamente sempre la loro stessa frase come per tentare un lavaggio del cervello agli Italiani, per inculcare a forza concetti sballati, la cui ripetitività li ammanta di una sorta di credibilità seguita alla loro costante ripetizione, dall'altro una grossa mano arriva da quel Movimento 5 stelle che, alla faccia del cambiamento, dimezzati i consensi in un solo anno, preferisce "fare melina" invece di provare a calciare la palla nella rete avversaria.
Così il governo è fermo nei suoi provvedimenti più qualificanti come l'autonomia regionale e la flat tax e consente a Zingaretti e compagni di trastullarsi con il gioco del Moscopoli ed al soviet europeo di riproporre i suoi ricatti contro il Popolo e la Nazione Italiana.
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