Sono due le motivazioni che gli abatini dell'immigrazionismo adducono per giustificare comportamenti come quello della Sea Watch.
Dicono che le ong salverebbero vite.
Non è vero.
Le ong vanno in acque libiche appositamente per gettare le loro reti, raccogliere un po' di disgraziati, scaricarli in Italia per contrastare la politica di questo governo e per giustificare la loro raccolta fondi.
E' un business.
Ma è ancora più grave se si considera che per un pugno di clandestini scaricati in Italia, altre decine muoiono perchè, illusi anche dal comportamento di quelle ong e dal miraggio Italia, prendono il mare su barconi improvvisati nell'erronea convinzione di essere poi raccolti.
E qui veniamo alla seconda motivazione: sono naufraghi e la "legge del mare" impone di salvarli.
Ma i clandestini non sono naufraghi, sono persone che, illuse come sopra, scientemente si imbarcano su mezzi non in grado di affrontare una traversata.
Naufrago sarei io se, prendendo un traghetto per le isole, questo avesse un'avaria e affondasse.
Non mi sarei imbarcato con la convinzione di essere poi trasportato da altra imbarcazione.
Il naufragio è casuale, non può essere programmato e soprattutto non è un evento seriale.
Il Governo Italiano è pertanto perfettamente legittimato a non dare accoglienza ed a respingere chi non salva vite perchè trasporta chi non è un naufrago.
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