Mentre Fico prende e perde tempo per consentire ai suoi sodali grillini e cattocomunisti di trovare il modo per rifare lo stesso governo di prima, salvando la faccia a tutti in modo che tutti possano dire di aver ottenuto quello che volevano, i giornali si sbizzarriscono nell'ipotizzare i nomi dei prossimi papabili alla presidenza del consiglio.
Conte, ma anche Draghi e la Cartabia.
Così si calpesta la Sovranità Popolare, posta in cima ai dettati della loro amata costituzione del 1948, perchè Conte, Draghi e la Cartabia non hanno mai vinto una sola elezione e, anzi, non si sono mai presentati al giudizio dell'elettorato.
In questo quadro preferirei il re dei congiuntivi (Di Maio) o un funzionario del pci/pds/ds/pd come Franceschini che, almeno, i voti li hanno cercati e ottenuti, mettendoci la faccia.
Abbiamo ripetutamente visto che i chiamati da Dio sono un fallimento (Dini, Monti, Conte) e non abbiamo motivo per credere che Draghi e la Cartabia siano meglio.
Perchè una cosa è scrivere profondi articoli sui quotidiani amici e ossequianti, una cosa è brandire una costituzione e interpretarla in modo da ottenere applausi scroscianti dalla stampa serva, altro è governare, cioè riuscire a fare la sintesi di interessi contrapposti, spesso in conflitto, ricercando il bene dei cittadini.
In questo, il tanto bistrattato "popolino" che secondo taluni è ignorante e deve essere educato e condotto anche controvoglia sulla strada indicata dagli illuminati fenomeni della sinistra, è sempre riuscito ad individuare e votare la persona più capace, da De Gasperi ad Andreotti a Berlusconi.
Berlusconi, ormai logorato dai suoi 84 anni, parla di governo dei migliori.
Sarei d'accordo, basta intendersi su quali siano le qualità dei migliori.
E per me, la prima, è quella del coraggio di metterci la faccia, di dialogare con il Popolo e di sottoporsi, umilmente, al giudizio dell'elettorato.
Senza il viatico del voto popolare, nè Draghi, nè Cartabia, nè altri estratti dal cilindro degli illuminati.
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