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03 febbraio 2021

Mattarella vuole tutti a sostegno di Draghi: ma per fare cosa ?

La decisione di Mattarella di incaricare Draghi per formare un governo senza connotazioni politiche e che non sia solo elettorale dopo che Renzi ha fatto secco Fico, richiede un paio di premesse ad una serie di paletti.

Intanto è da stigmatizzare il coacervo di parole con le quali Mattarella ha cercato di giustificare la sua scelta di non chiamare gli Italiani al voto, giungendo al ridicolo di affermare che il virus potrebbe nuovamente scatenarsi in nuove ondate e negando quindi l'evidenza delle elezioni che si svolgono ovunque nel mondo, a prescindere dal morbo cinese.

In tal modo Mattarella, in primo luogo, pone l'Italia allo stesso livello del Venezuela, della Cina, di Cuba, della Corea del Nord, dove votare è solo una fastidiosa ricerca di chi osa dissentire.

Ancora peggio se guardiamo all'investitura di un signore che, sarà anche quotato negli ambienti finanziari e tra i poteri forti, ma non si è mai presentato alle elezioni, non ha mai ottenuto un solo voto dal Popolo (cui sarebbe demandata la Sovranità) e che diventa quindi un "primo ministro del re" come accadeva nelle monarchie assolute nell'Ancien Regime.

Una presidenza imperiale che ha in sommo dispregio l'opinione e il voto popolare cui, forse, ritiene di dover al massino offrire una brioche.

Precisato il quadro che condanna la scelta di Mattarella, mi domando il senso politico dell'appello "a tutti i partiti" perchè sostengano un governo forte.

Già a Mattarella non può riconoscersi alcuna terzietà, più che arbitro e notaio lui, come tutti i presidenti da Pertini in poi, è entrato a gamba tesa in campo, giocando sempre solamente per una parte politica, la sinistra cui appartiene e anche adesso cerca di favorirne la politica conservativa contro il presumibile esito delle elezioni.

Ma il sostegno a Draghi, per cosa è ? Per quale programma ? Per fare cosa ?

Non condivido le posizioni aprioristiche di sostegno o contrarie al governo Draghi, senza prima aver visto le carte.

Posto che Draghi sarà premier perchè "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole", mi aspetto dai miei rappresentanti che vadano ad ascoltare cosa propone Draghi, formulando anche proposte e indicazioni.

Così se Draghi propone un governo che scriva il recovery plan (rimosso Gualtieri), che organizzi (sottraendola ad Arcuri) la campagna di vaccinazione (che dovrà essere rigorosamente volontaria senza conseguenze per chi decide liberamente di non vaccinarsi) e, bloccando allo stato ogni altra iniziativa in un senso o in un altro, convocando le elezioni per giugno o luglio (entro aprile i due punti citati dovrebbero essere stati già abbondantemente risolti), allora si può passare al secondo punto: la composizione del governo.

Una composizione che deve tener conto sì della rappresentanza parlamentare, ma anche della volontà popolare che si è espressa nelle varie elezioni che si sono svolta ad oggi e che ha consegnato 14 regioni al Centro Destra contro 5 ai cattocomunisti.

Sicuramente escludendo Conte e i suoi ministri da ogni dicastero, ma anche persone mai votate e mai elette o candidate.

Se, invece, Draghi si gonfiasse come un tacchino per l'investitura e volesse stilare un programma per arrivare a fine legislatura, allora le cose si complicherebbero, perchè vorrei sapere quale risposta potrà dare al problema dei clandestini, visto che le posizioni sono inconciliabili.

Le tasse sono un altro tema fortemente divisivo, anche perchè Draghi rappresenta quella finanza dell'unione sovietica europea che spinge per una patrimoniale contro le case ed i risparmi degli Italiani.

La stessa partecipazione all'unione sovietica europea verrebbe messa in discussione: da sudditi o da Nazione con la spina dorsale dritta ?

E che dire della legge elettorale che ognuno vorrebbe tagliata su misura per le proprie esigenze ?

Nessun mandato in bianco potrà essere conferito a Draghi, che dovrà operare in base ad un preciso programma che dubito possa vedere la luce.

Infine le conseguenze sui partiti.

Me ne frego delle conseguenze sui cattocomunisti e sui grillini, a me interessa solo il Centro Destra.

E nel Centro Destra è evidente che esiste una parte, i centristi e la parte peggiore di Forza Italia, che è vogliosa di salire sul carro di Draghi a prescindere dal programma.

Meglio perderli che continuare ad averli come palle al piede.

Sono convinto che la maggior parte degli elettori di Forza Italia, in caso di scissione, opterebbe per l'alleanza con Lega e Fratelli d'Italia e non con il pci/pds/ds/pd e Renzi.

Lega e Fratelli d'Italia, che già adesso sono accreditati del 40% delle intenzioni di voto, con una Forza Italia ripulita potrebbero arrivare al 45%, non la maggioranza assoluta, ma, con la attuale legge elettorale, sufficiente per avere la maggioranza in parlamento ed eleggere il nuovo presidente della repubblica che per me potrebbe (e dovrebbe) anche essere Berlusconi.

E qui casca l'asino, perchè tutti i virtuosismi dialettici di Mattarella per giustificare la scelta di non sciogliere le camere, sono finalizzati ad impedire che avvenga quel che ho descritto nel paragrafo precedente.

Non c'entra nulla il recovery plan, il virus cinese, il possibile contagio, la crisi economica, il piano vaccinale.

Allora perchè facilitare loro il compito dicendo subito di no a Draghi ?

Salvini e la Meloni vadano a vedere le carte di Draghi e pongano le loro richieste.

Sarà poi Draghi a pronunciare quel "no" che renderebbe il suo governo una navicella sballottolata tra i venti della politica e delle pretese di ogni parte.

Ma Draghi, dall'alto della sua fama, potrebbe accettare di essere il nocchiero di una nave in balia degli umori dei tanti Eolo cattocomunisti e grillini, appeso ai diciotto senatori di Renzi ?

1 commento:

Nessie ha detto...

La cosa è un bel po' più complessa di come la fai. Anche perché l'"opposizione" si è da tempo "draghizzata" e non ha nessuna voglia di andare alle elezioni per governare sulle macerie:

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/fermi-tutti-non-sara-governo-mario-draghi-bensi-260046.htm

quindi l'opzione Draghi passerà con l'avallo di tutti loro. Salvini è da quest'estate che fa il nome di Draghi (e non a caso) e la Meloni strilla "al voto, al voto", ma poi farà in modo da far passare un governo "tecnico". Intanto la Borsa vola e questo favorisce il decollo di super Mario.