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No alla deriva

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02 febbraio 2021

Nessuna illusione,ma la speranza non può impedirla neppure Mattarella

Forse questa sera sapremo se grillini e cattocomunisti sono riusciti a trovare il sistema per salvare la faccia e, nel contempo, continuare a galleggiare evitando il voto, con o senza Conte, grazie alla benevolenza del loro dodicesimo uomo in campo, quello che dovrebbe invece essere vestito di nero e fare l'arbitro.

Sappiamo tutti che la via maestra, l'unica seria e rispettosa della Sovranità Popolare, è il voto che Mattarella avrebbe dovuto convocare già dopo le elezioni del 4 marzo 2018 e ancora dopo l'uscita della Lega dal governo nell'agosto 2019.

Ma più della coerenza a Valori e Principi della Democrazia, di cui a sinistra si riempiono abusivamente la bocca, può la casacca di appartenenza e la sudditanza a quella consorteria di potere che è l'unione sovietica europea e, allora, senza illusioni, aspettiamoci un governo purchessia che agisca esattamente come il Conte bis, senza affrontare i problemi della rinascita italiana e della tutela della nostra terra.

Ma la speranza no, quella neppure Mattarella può impedircela.

E la speranza è che accada un imprevisto tale per cui crolli tutto il castello di carta costruito dai Conte, dai Mattarella, dai Grillo, dai Renzi e dagli Zingaretti e si vada al voto.

Con grande scorno delle peggiori penne del giornalismo che, davanti allo spettacolo indecoroso che forniscono cattocomunisti del pci/pds/ds/pd e grillini, preferiscono cercare di forzare divisioni nel Centro Destra, facendo leva sulle ambiguità di alcuni presunti esponenti del Centro Destra, cui attribuiscono più importanza del dovuto, sperando di ripetere le esperienze dei Fini e degli Alfano il cui risultato elettorale fu a livello del loro spessore umano e politico.

E se dovesse realmente accadere quell'inciampo e si andasse ad elezioni, la prima richiesta è di escludere dalle liste del Centro Destra i Toti, le Carfagna, i Rotondi e i Brunetta, per costruire un gruppo parlamentare coeso, eliminando, per quanto possibile, ogni rischio di trovare nuovi Fini e nuovi Alfano. 

1 commento:

Nessie ha detto...

Inciampo? Ma questi vanno più spediti di un TGV ad alta velocità nel realizzare i loro propositi. Draghi for President del Consiglio ne è la riprova. Uomo Britannia, uomo Goldman, uomo BCE e ora premier. Magari con l'appoggio indiretto della Lega.