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20 febbraio 2021

I nemici da combattere non sono Salvini e Berlusconi

Con l'ingresso di Lega e Forza Italia nel governo Draghi, leggo sui social numerosi attacchi a Salvini e Berlusconi da parte di elettori e sostenitori del Centro Destra delusi da quello che considerano un "tradimento".

Anche dal mio punto di vista, dopo il discorso di Draghi al senato, la scelta di entrare al governo è sbagliata, un errore, ma non un tradimento.

Le elezioni del 2018, ricordiamocelo, hanno dato un parlamento in cui il Centro Destra era minoritario e anche se (o soprattutto se) i sondaggi dicono che adesso il Centro Destra supera il 50% delle intenzioni di voto, chi può decidere di mandarci al voto non solo non lo fa, ma non lo farà mai perchè Mattarella, lungi dall'essere quel personaggio autorevole e super partes come viene descritto dalla stampa serva, è immerso fin nel midollo nella lotta politica, dalla parte dei cattocomunisti.

Con la scelta di Draghi, l'alternativa era di realizzare una opposizione più debole di quella contro Conte, perchè le frattaglie di più europa e simili sarebbero comunque passate dal no al sì.

La scelta di Salvini e Berlusconi, oltre ad aver gettato scompiglio nel campo nemico, potrebbe condizionare le scelte, in ogni campo, del governo e l'utilizzo clientelare dei prestiti europei.

Ma il discorso di Draghi appare netto e inconciliabile con i Valori del vero Centro Destra su euro, clandestini, tasse, transizione ecologica e anche i primi atti nella gestione del morbo cinese non sono di discontinuità con il precedente governo cattocomunista e grillino.

Così come sono rimasti al loro posto ministri imbarazzanti come la Lamorgese, Franceschini e Speranza, oltre ad essere stati imposti "tecnici" che gli Italiani non hanno mai votato e probabilmente mai degnerebbero di un voto.

Ma esistono (ed hanno molti seggi in parlamento) anche i cinque stelle e il pci/pds/ds/pd, con l'appendice renziana, quindi non si può certo pretendere la loro resa, anzi dobbiamo immaginare che combatteranno fino all'ultimo sangue per imporre la loro visione ideologica che è devastante per la Civiltà.

Quello di Salvini, più che di Berlusconi, è un azzardo ad alto coefficiente di rischiosità.

Tra l'altro Giorgetti, Brunetta e Garavaglia, più che la Stefani, la Carfagna, la Gelmini hanno avuto ministeri importanti ma che sono autentiche polpette avvelenate.

Giorgetti perchè dovrà affrontare crisi come Ilva, Alitalia, Whirlpool e un altro centinaio.

Garavaglia perchè il ricostituendo ministero del Turismo, dovrà affrontare la ricostruzione dopo la devastante azione intrapresa dalle chiusure di Franceschini-Boccia-Speranza.

Brunetta perchè il suo ritorno alla pubblica amministrazione ha acceso troppe speranza che, finalmente, possa essere scritta la parola fine ad una burocrazia indolente che ha trovato la sua sublimazione nello smart working.

Se riescono ad ottenere qualche risultato, tanto di guadagnato, se invece non riusciranno ad invertire la rotta, sarà loro attribuito un marchio di incompetenza, dimenticandosi che gran parte del tragitto verso l'inferno è stato compiuto dai loro predecessori grillini e cattocomunisti.

Non sono d'accordo con la scelta di entrare al governo anche se, al momento, siamo solo alla fase delle parole e le parole, anche quelle di Draghi su euro, clandestini e tasse, restano solo, semplici parole.

Saranno i fatti che ci diranno se l'azzardo di Salvini è riuscito o fallito.

In ogni caso l'elettorato di Centro Destra è sicuramente più compatto della artificiosa divisione operata con le scelte distinte di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Ma se ci si attacca reciprocamente, tale coesione rischia di venir meno, perchè chiunque, quando è attaccato, reagisce attaccando a sua volta in una guerra fratricida che è opportuno evitare perchè due anni passano in fretta e il 2023, quando, Mattarella o non Mattarella, si tornerà a votare, è dietro l'angolo e richiede un Centro Destra unito per essere vincente nel suo complesso.

Rispettiamo quindi la scelta di Salvini e Berlusconi, perchè i nemici non sono loro, ma i cattocomunisti e tutti coloro che si nascondono dietro il paravento dell'unione sovietica europea e della sua burocrazia antinazionale. 

 

1 commento:

Nessie ha detto...

"Non ho paura della cattiveria dei malvagi,
ma del silenzio degli onesti”. Se il Drago ci incenerirà con chiusure totali (finora ci ha piazzato lì Speranza ovvero l'uomo dei protocolli genocidi, delle chiusure e delle mancate autopsie, più Lamorgese la ministra degli sbarchi, più Franceschifo che non ha alzato un dito per potenziare il turismo azzerato da Conte) e i due "onesti" staranno a guardare o a fare i pesci in barile, è evidente che saranno complici. Questi sono dati oggettivi.