Come nel gioco del Monopoli, dopo un anno di virus cinese, ricominciamo dal via.
A Bologna (e presumibilmente a breve anche altrove) si sono inventati la zona "arancione scuro" per evitare il rosso (e forse gli indennizzi) e per non dire "lockdown", ma l'esito è lo stesso: si può uscire solo per lavoro, salute e necessità, con autocertificazione.
In più resta il coprifuoco che è l'elemento più trascurato ma maggiormente invasivo sulla libertà di un cittadino.
Capisco che il governo Draghi sia in carica da poco, che non ci sia stato il tempo per un approfondimento della questione e che, quindi, il messia del terzo millennio abbia optato per affidarsi a chi da oltre un anno ha gestito la questione sul versante politico.
Ma proprio quello è l'errore gravissimo di Draghi, che non rende onore alla sua fama che, a questo punto, potrebbe sembrare ampiamente sopravvalutata.
Confermare Speranza ministro della salute, con il contorno del cts e dei vari funzionari che lo hanno affiancato nel tempo non rappresenta un cambio di passo, ma solo una zavorra che porta a fondo il governo e con esso tutti coloro che ne fanno parte.
Per questo Salvini, inascoltato (anzi, contrastato da Zingaretti che, peraltro, non ne ha mai azzeccata una) chiede con forza le riaperture.
E i cattocomunisti rispondono, pavidamente, con la zona arancione scuro che tutela solo chi è già tutelato ed assistito: i dipendenti pubblici e tutti coloro che hanno la certezza di uno stipendio.
Senza pensare che l'immensa quantità di carta moneta che viene immessa nel mercato, produrrà come effetto una inflazione gigantesca e, quindi, la svalutazione di pensioni, stipendi e risparmi.
Noi lo sappiamo, ma a Draghi qualcuno lo ha ricordato ?
1 commento:
Mi dissocio da quanto sta facendo la Lega in queste ore. Il neo-sottosegretario Centinaio ha sancito dalla Palombelli (rete 4) l'avvenuta conversione della Lega sull'obbligatorietà dei vaccini.
https://voxnews.info/2021/02/26/dopo-i-porti-aperti-ora-nella-lega-vuole-anche-lobbligo-per-il-vaccino-video/
Inoltre, Salvini un giorno sì e l'altro pure richiedeva le dimissioni di Arcuri da supercommissario. Salvo poi a votare SI' con tutto il suo partito alla permanenza di Arcuri fino alla fine di Aprile di un incarico che avrebbe dovuto già scadere a marzo.
Per fortuna, non ho tessere da restituire. Ma mi sento un'ingenua per avergli creduto e averlo seguito in molti raduni di piazza.
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