La Storia si ripete, come si ripete la vicenda di una amministrazione democratica che prende lucciole per lanterne e si esalta per la caduta di un tiranno, come fece nel 2011 con le varie "primavere arabe" che portarono poi ad una situazione peggiore, senza sapere che cosa accadrà e, anzi, riabilitando il leader degli insorti che era nella lista dei terroristi globali da catturare o abbattere.
La situazione è però ingarbugliata e contorta nel cercare di capire chi sta con chi e contro chi, se si pensa all'esultanza degli israeliani che continuano allegramente a bombardare i depositi di armi del disciolto esercito siriano.
Sicuramente mastica amaro l'Iran che, nell'incapacità di difendere l'unico stato alleato della regione, ha dimostrato quanto sia stato messo in ginocchio da Israele e, con l'Iran, quanto sia sulla difensiva il gruppo terrorista di hetzbollah.
Non si può che prendere atto di una realtà, il passaggio del territorio siriano da un governo ad un altro, cercando di prevenire un ulteriore, massiccio afflusso di profughi, da fermare possibilmente prima che si imbarchino, perchè poi abbiamo visto che il buonismo imperante impedisce una corretta difesa dei Confini, mentre una magistratura militante vanifica le leggi che questo Governo emana per contenere l'invasione dei clandestini.
La sostanza è che un regime islamico equivale ad un altro e la differenza sta solo in quella frase che ebbe a dire Franklin Delano Roosevelt su Somoza quando questi diventò dittatore del Nicaragua: è un figlio di puttana come gli altri, ma è il NOSTRO figlio di puttana.
Speriamo che questa volta l'amministrazione democratica non concluda il suo mandato con l'ennesima topica a danno di tutto l'Occidente.
Nessun commento:
Posta un commento